Giornata della Famiglia:insieme per rispondere alla chiamata di Dio
Dopo aver animato per circa due anni gli incontri vocazionali interparrocchiali mensili rivolti ai giovani, abbiamo sentito l’esigenza di fermarci in attenta riflessione sull’esperienza vissuta in vista di un suo sviluppo.
I giovani (16-22 anni) manifestano alcune caratteristiche quali un grande bisogno di essere accompagnati nella loro ricerca da persone adulte nella fede, l’esigenza di avere un dialogo familiare sui valori della vita cristiana, il desiderio di essere evangelizzatori di Cristo a partire dalla propria famiglia.
Gli incontri approfondivano la chiamata universale alla santità, alla fraternità e alla missionarietà e le particolari vocazioni. Incentrati su Cristo Parola, Cristo Eucaristia e Cristo presente nei fratelli hanno favorito l’accostamento alla preghiera personale e comunitaria, l’impegno missionario nel proprio ambiente ecclesiale e sociale. È nata da qui l’esperienza della “giornata della famiglia”.
Da tempo all’interno del Movimento Pro Sanctitate si rifletteva e si operava sulla realtà famiglia, ma ora nasceva dal concreto una esperienza formativa nuova. Tutti i membri della famiglia, dai piccoli agli adolescenti, dai giovani ai genitori e poi anche i nonni (!) sono stati convocati per un cammino “insieme”, alla riscoperta del particolare “nome” che l’amore del Padre donava a ciascuno.
L’incontro, della durata di circa tre ore, si svolge di domenica pomeriggio e si articola in genere in un momento di accoglienza festosa organizzata a turno da un gruppo e da una catechesi a due voci di un sacerdote e una volontaria Pro Sanctitate (oblate apostoliche, laiche consacrate in un istituto secolare). La catechesi, che a volte viene presentata attraverso dinamiche coinvolgenti o l’uso dei mezzi audiovisivi, è seguita da una riflessione di gruppo dove i bambini e gli adolescenti si riuniscono sempre separatamente con metodologie e linguaggi adeguati alla loro psicologia mentre i giovani e gli adulti si incontrano a volte insieme e a volte no secondo i contenuti presentati. La “giornata” si conclude con un’assemblea di preghiera dove tutti traducono in ringraziamento-richiesta-offerta la condivisione avvenuta e con un momento di fraternità indispensabile per creare atmosfera di famiglia e di festa.
Come questa esperienza mensile contribuisce a creare una coscienza vocazionale della famiglia e a favorire una scelta vocazionale dei giovani?
Lasciarsi convocare “come famiglia” per percorrere “insieme” un itinerario di fede che propone la vita come risposta massima d’amore all’infinito amore di Dio, è un gesto che crea già nella famiglia una consapevolezza: la chiamata alla santità è non solo personale ma comunitaria e quindi anche familiare. È bello percepire come ciascuno si senta responsabile del cammino dell’altro e che, mentre si ripromettono di diventare sempre più credibili nella testimonianza, i giovani si ritrovano sostenuti e accompagnati con l’impetrazione della preghiera nell’orientamento delle proprie scelte. Anche la scelta matrimoniale viene illuminata da un profondo significato vocazionale, mentre le scelte consacrate emergono come un “dono prezioso” da chiedere, da riconoscere, da accogliere con generosità. L’esperienza della “giornata” continua nella ferialità e propone alla famiglia momenti di preghiera comuni, ricerca della volontà di Dio nelle scelte di ogni giorno, ascolto profondo delle esigenze del mondo, spirito di sacrificio al fine di diventare, ciascuno secondo il suo carisma, missionari della chiamata alla santità e alla fraternità.
Nell’anno 90-91 si sono approfondite le vocazioni universali e i tempi forti dell’anno liturgico, in questo anno 91-92 il filone scelto è quello dei sacramenti.
Ogni intervento di Dio nella vita dell’uomo è chiamata e vuol provocare una risposta, a noi cogliere la profondità dell’invito del Padre e diventare risposta ai bisogni degli uomini del nostro tempo.
Questa esperienza ha dato vita a dei sussidi che le Oblate Apostoliche hanno raccolto nella “collana vocazione” con l’intento di contribuire ad una pastorale vocazionale rivolta all’intero nucleo familiare. La preghiera per la famiglia “comunità d’amore”, composta da S.E. Mons. Guglielmo Giaquinta, fondatore del Movimento Pro Sanctitate, sostiene le famiglie che partecipano alla “giornata” e vuol essere una meta perché ogni famiglia sia culla di vocazioni: “Trinità divina, donaci figli sani, donaci figli santi e, tra di essi, scegli i tuoi consacrati”.