“Venite e vedrete:” incontri vocazionali per fanciulli e ragazzi
Può capitare che un preadolescente nella sua crescita, percorrendo l’itinerario di iniziazione cristiana, giunga a intuire in sé la presenza costante di un desiderio vocazionale orientato alla figura del sacerdote. Questo fragile e debole segno, se accolto come dono, ha il potere di sconvolgere e trasformare la vita dei grandi e dei piccoli, suscitando in molte persone veri cammini di fede.
Nel prete, che ha accompagnato il ragazzo nella progressiva intuizione di questo desiderio, si presenta la preoccupazione di far proseguire quello che è ormai un cammino di risposta vocazionale, senza inutili rimandi né affrettate decisioni.
Nel ragazzo stesso emerge sempre più l’urgenza di verificare la consistenza reale di questo desiderio, attraverso esperienze, con fronti, riflessioni più chiare e qualificate.
Nei genitori poi s’impone la necessità non solo di dare ordine ai propri sentimenti, spesso contrastanti, ma anche di uscire da quel senso d’impreparazione e di sorpresa, prendendo coscienza personalmente di ciò che sta avvenendo nella vita del figlio.
Anche nella comunità cristiana cresce progressivamente la speranza e la preghiera che i segni quotidiani di generosità, di servizio, di amore per il Signore, presenti nella vita di questo ragazzo, possano trovare compimento in una vita cristiana matura per il bene di tutti.
Sono queste le persone, le esigenze, le reazioni, che caratterizzano il contesto nel quale prende consistenza l’iniziativa vocazionale “Venite e vedrete”. È questa una proposta di accompagnamento vocazionale che il Seminario diocesano di Milano da anni svolge nelle diverse Zone pastorali per tutti quei ragazzi di V elementare e delle medie inferiori che hanno iniziato da poco ad intuire il desiderio di diventare prete.
Ad essi l’Equipe vocazionale del Seminario – composta da un sacerdote educatore, da un gruppo di adolescenti seminaristi del Ginnasio e dai loro assistenti – offre degli incontri mensili, da ottobre a maggio, per aiutarli a prendere coscienza, ad esplicitare e a coltivare il loro sogno prezioso. Questi incontri si svolgono generalmente di domenica, nell’arco di una giornata, e prevedono momenti di riflessione, di preghiera, di confronto e anche di svago, di gioco e di conoscenza della realtà del Seminario attraverso il dialogo e l’amicizia con i seminaristi incaricati dell’animazione.
La proposta mensile che viene rivolta a questi ragazzi tiene presente l’itinerario spirituale del “T12”. Questa sigla, piuttosto curiosa, vuole anzitutto dire “tempo dodici”, appunto perché è rivolta a ragazzi che stanno attraversando l’età della preadolescenza. Inoltre vuole anche indicare “traccia dodici” , perché raccoglie indicazioni per un cammino spirituale, in ascolto e docilità all’azione dello Spirito di Gesù. Ma soprattutto “T12” significa “tra dodici”, perché vuole aiutare i preadolescenti a rivivere l’esperienza evangelica dei primi discepoli, caratterizzata da questi tratti:
– l’entusiasmo di seguire Gesù e di condividere la sua missione in mezzo alla gente;
– la scoperta del fascino che le parole e le azioni del Maestro suscitano nel loro cuore;
– l’urgenza della decisione di convertire la propria esistenza e di lasciare tutto per Lui;
– la voglia incontenibile di raccontare agli altri ciò che si è incontrato.
La proposta “T12” , dunque, si configura come la raccolta di tutte quelle attenzioni educative da rivolgere al cammino spirituale dei preadolescenti, alfine di permettere loro una comunione di vita con il Signore Gesù, vissuta in modo limpido, coraggioso, intenso e fecondo.
Gli ambiti in cui l’itinerario spirituale del “T12” si esprime sono:
a) I segni di fedeltà: nella preghiera, nel servizio e nella povertà;
b) il pane di Dio: l’obbedienza vissuta come una tensione ad incontrare la Parola di Dio nelle diverse forme in cui essa si presenta;
c) il cuore puro: cioè un cuore limpido e semplice, che tende verso la dedizione e il dono di sé per la causa di Gesù;
d) la promessa: questo impegno è rinnovato nella preghiera personale e nell’incontro comunitario che, all’inizio di ogni tempo liturgico, raccoglie insieme quei preadolescenti che aderiscono al “T12”.
Gli incontri vocazionali “Venite e vedrete”, proponendo questo cammino spirituale del “T12”, intendono introdurre alcuni ragazzi in una vita spirituale più intensa, capace di diventare quel terreno fecondo, indispensabile perla crescita e la maturazione delle grandi risposte alla chiamata del Signore. I momenti di riflessione sulle vocazioni e il confronto con adolescenti in Seminario, oltre ad essere una concreta risposta alle esigenze specifiche di questi ragazzi in ricerca, trovano in questo terreno spirituale la giusta ed efficace collocazione.
È evidente che questi incontri mensili di accompagnamento richiedono una collaborazione da parte degli educatori in parrocchia. La proposta “T12”, pubblicata in un agevole sussidio, permette concretamente a tutti (sacerdoti, catechisti, genitori) di convergere su un progetto spirituale, in grado di guidare e di sostenere il cammino di ricerca vocazionale dei ragazzi che frequentano gli incontri. Inoltre questo itinerario può diventare una traccia preziosa per l’accompagnamento spirituale di molti altri ragazzi, recuperando così nel progetto educativo dei preadolescenti l’attenzione alla dimensione vocazionale della vita. Dunque l’iniziativa “Venite e vedrete” non si pone in modo isolato nell’ambito delle proposte educative rivolte ai ragazzi. Vuole essere invece quella proposta specifica che la pastorale ordinaria possiede per continuare l’accompagnamento vocazionale di quei ragazzi che desiderano percorrere la strada del sacerdozio ministeriale. Inoltre “Venite e vedrete” intende offrire continuamente degli stimoli alla stessa pastorale ordinaria, perché questa non venga meno nel tenere alta la cura vocazionale nei propri cammini formativi, ma abbia sempre il coraggio di rivolgere a tutti mete significative di vita secondo lo Spirito. Solo questa ricchezza spirituale è ciò che qualifica vocazionalmente una pastorale ordinaria, capace di condurre anche un preadolescente a intuire e consegnarsi ai grandi sogni di Dio.