Bibliografia ragionata su povertà e vocazioni
1) Principi, valori, esempi di povertà per la PdV sono da ricercare anzitutto nella S. Scrittura, poi nel Magistero.
CASAS GARCIA V., Povertà 1° Fondamento biblico, in AA.VV., Diz. Teol. Vita Cons., Milano, Ancora 1994 (trad. ital.), pp. 1242-60.
Illuminante e convincente è la Povertà di Gesù: DUPONT J., Gesù Messia dei poveri, Messia povero, in AA.VV., Seguire Gesù Cristo, Magnano (VC), Comunità di Bose 1984, pp. 7-87.
Mi sembrano vasti i contributi di SQUARISE C. (a cura di), La povertà religiosa. Un approccio interdisciplinare, Bologna, EDB 1991. Fondamenti biblici: R. CAVEDO e T. LORENZIN. Dinamiche storiche: M. TODD e L. BERTAZZO. Prospettive teologico-morali: U. SARTORIO. La povertà religiosa nel contesto socio-economico attuale, con nuove concretizzazioni: C. SQUARISE (I nuovi poveri e la nuova povertà con alta domanda di solidarietà; povertà tra scandalo e beatitudine, con la mediazione della croce; una chiesa dei poveri; atteggiamento di cuore povero, fino a una dimensione “politica” della povertà-carità, con esigenza di presenze e collaborazioni).
ARTESI M. – BRUSA A., Scritti sulle povertà nel periodo conciliare, in Digest Cattolico. Rassegna di teologia contemporanea 2 (1965) 59-64.
CRIPPA L., Povertà amata, povertà beata. Riflessioni e orientamenti sulla povertà religiosa alla luce del Vaticano II, Milano, Ancora 1989.
2) Quale Povertà proporre nella PdV?
DUPONT J., I Poveri in Spirito, in Le Beatitudini IL Gli evangelisti, Roma, ed. Paoline 1977, pp. 603-740.
HÄRING B., Umiltà dei poveri, in Id., I Religiosi del futuro, Roma, ed. Paoline 1972, pp. 225-257.
3) Per collocare la PdV nel realismo della storia delle vocazioni: priorità, decadenza ricorrente, molte riforme, attualità carica di problemi gravi.
LOPES AMAT A., La Vita Consacrata. Le varie forme dalle origini ad oggi, Roma, Città Nuova 1991.
GRIBOMONT J., L’ascetismo cristiano dei primi secoli, in DIP 7, 253 s.
AA.VV., La povertà, Paoline, Alba 1958, pp. 19-144: la povertà vissuta nelle più note famiglie religiose (ricerca ancora valida).
GONZALES SILVA S., Povertà 2. Riflessione teologica, in DTV Cit 1261-1283. Diversi tipi di povertà nella storia della vita religiosa. Chiesa primitiva, monachesimo, Cristianità europea, Riforma cattolica, Nuove tendenze attuali.Oggi vi è il pericolo di controtestimonianza con una vita di benessere, di sicurezza, dove non manca il necessario, anzi… I giovani migliori non vengono alla vocazione perché incontrano la retorica della povertà. Non sono ingenui e i migliori non trovano la proposta credibile.
4) Formare alla Povertà, è impegno necessario della PdV.
Un buon programma formativo è dato da PIGNA A., Povertà evangelica e religiosa, Roma, ed. OCD 1990. Tra l’altro tocca temi urgenti. Povertà del mondo da eliminare o da santificare dandole un senso? (61-71). I significati della povertà (98-111). Povertà personale e comunitaria (131-134). Testimoniare un valore scomodo (150-157). L’opzione preferenziale per i poveri (158-173).
TRIGO P., Consegrados hoy al Dios de le vida, Santander, Sal Terrae 1995, pp. 115-220. Formazione dei religiosi alla povertà di una Vita Consacrata popolare, poi della presenza apostolica nei “barrios” latino-americani.
5) La “vocazione” dei poveri che chiamano e invocano. I nuovi poveri
VANIER J., Il grido del povero, in Id., Venite e vedete, Bologna, EDB 1996, pp. 17-33. Figure di poveri, la povertà reale, diventano invocazione, suscitano risposta.
PECORARO G., La risposta della vita religiosa nei confronti delle nuove povertà: problemi e linee di tendenza, in AA.VV., Vita religiosa e nuova povertà, Roma, Rogate 1990, pp. 77-99. CODINA V., Vita religiosa e opzione per i poveri, in VIGIL J.M., Con i poveri della terra. Studio interdisciplinare sull’opzione per i poveri, Assisi, Cittadella 1992. È molto vasto il quadro vocazionale di RIGAL J., Il coraggio della missione. Laici, religiosi, diaconi, presbiteri, Cinisello B. (Mi), ed. Paoline, 1988.
6) La Povertà oggi vive tra testimonianza (poca) e controtestimonianza (diffusa).
È il voto meno praticato in generale specialmente a livello alto e centrale. I discorsi diventano barzellette a confronto con la condizione realistica della gente d’oggi. La gente perdona la mancanza di castità, ma non quella di povertà, disprezza e irride, o condivide il compromesso. Eppure proprio la povertà oggi è la testimonianza meglio compresa, soprattutto se fatta di condivisione, presenza servizio eroico, distacco dignitoso.
SARTORIO U., La testimonianza… di fronte al mondo, in GUARISE C., La Vita Consacrata, Padova, ed. Messaggero 1994, pp. 256-262. Cfr. BOISVERT L., La povertà religiosa, Cinisello B. (Mi), ed. Paoline 1992, pp. 33.
Nei paesi di grande povertà è facile la controtestimonianza e la creazione di incertezze e equivoci che distolgono i migliori e attraggono i mediocri. MARI G., Vita consacrata e missione in Africa…, Bologna, E.M.I. 1992, pp. 125-131, con seria bibliografia in lingua francese. Si pensi all’Africa, al Brasile, all’India, ecc., ma anche a nostre regioni in difficoltà.
7) Una nuova pratica della povertà per i chiamati?
È inevitabile, necessaria. Non si può lasciare alla spontaneità. Invece è un argomento non trattato seriamente, evitato. SALAVERRI J. M., Povertà religiosa oggi, Casale Monferrato, Piemme 1988. Alcuni grandi temi sono scomodi e di incerta soluzione. La nuova povertà va composta con i nuovi impegni sociali e apostolici. È possibile, ma anche pericoloso, distinguere tra povertà personale e potenza comunitaria. Il lavoro dipendente è forma nuova di povertà. La comunione dei beni non deve essere apparente. La scelta dei poveri deve essere effettiva e eroica.
8) La via dei giovani verso la povertà evangelica.
Il vero atteggiamento con cui i giovani possono ancora andare verso la povertà è ben espresso con linguaggio adeguato da NOTHOMB D., Seul le riche peut dévenir pauvre, in Vie Consacrée 63 (1991) 2 118-129. La via della vera ricchezza spirituale.
Vale presso i giovani il linguaggio dei testimoni della povertà. Sono estrema minoranza, ma sono gli unici credibili e perciò capaci di attrarre.
MADRE TERESA DI CALCUTTA con VARDEY L., Il cammino semplice, Milano, Mondadori 1995. “Il quarto voto: la scelta dei più poveri tra di poveri”. Il largo seguito vocazionale prova l’attrazione delle povertà estrema e della missione tra i poveri. Come Vincenzo, Cottolengo, Orione, De Foucauld…
BELLO A., Alla finestra della speranza. Lettere di un vescovo, Cinisello B. (Mi), ed. Paoline 1988. Fare come lui.
LAPIERRE D., La Città della gioia, Milano, Mondadori 1986. Fantasia “vera”, provata da racconti di missionari a Calcutta, perfettamente uguali.
GIUDICI M.P., I poveri del terzo mondo, in Consacrazione e Servizio 34 (1985) 12 27-30. I “Servi dei poveri del terzo mondo”, tra evangelizzazione e promozione.
La radicalità è simpatica ai giovani migliori. Ritorna presente nelle nuove forma di vita consacrata. GUCCINI L., La povertà e i poveri, in Id. (a cura di), La vita consacrata a vent’anni dal Concilio, Bologna, EDB 1986, pp. 284-286. Si incontra anche sulla via del Volontariato, della Missione, veri luoghi della Povertà. Dal Volontariato ci si attendeva di più, ma quasi tutti i giovani che vengono ne hanno fatto una qualche esperienza.