Il ruolo centrale della Giornata nel cammino ordinario di alcuni Centri Diocesani Vocazioni d’Italia
a cura dei Direttori e dei CDV delle rispettive Diocesi
MONDOVÌ
L’appuntamento della Giornata Mondiale si offre sempre come “occasione favorevole” per rendere visibile, in maniera più diretta, il dialogo e la collaborazione fra il CDV e le diverse comunità cristiane – parrocchiali e religiose – che formano il tessuto diocesano. Naturalmente il dialogo e la collaborazione devono segnare la ferialità del lavoro svolto durante tutto l’Anno pastorale. Ciò non toglie che vi possano essere momenti privilegiati per “mettere a tema” e quasi per “riconsegnare” il significato ed il valore, che animano l’impegno feriale a servizio di tutte le vocazioni. Ora, la Giornata mondiale fra questi momenti è senz’altro quello centrale, in ogni caso il più “sentito” . Di fatto, nella nostra équipe del CDV di anno in anno è cresciuta la consapevolezza che l’appuntamento della Giornata andasse potenziato al meglio, cercando di coinvolgere nella preparazione e nella realizzazione di esso tanto le singole comunità cristiane quanto la Diocesi nel suo insieme.
A livello delle singole comunità, la proposta si concentra sulla Settimana di preparazione – da Domenica a Domenica – che le parrocchie e le Case religiose sono invitate a vivere in vista della celebrazione della Giornata di preghiera. Da parte del CDV, l’impegno è di sostenere le comunità nell’organizzazione di questa Settimana, attraverso una semplice sussidiazione fatta pervenire in tempo utile ai parroci e ai Superiori. Tale sussidiazione comprende (oltre al manifesto e al messaggio del Santo Padre) una traccia predisposta per l’animazione dell’Eucaristia durante i giorni della Settimana di preparazione; traccia pensata in riferimento al tema indicato annualmente dal CNV. La realizzazione delle schede-guida è stata portata avanti di volta in volta in vari modi: incaricando i diversi membri del Centro, secondo uno schema comune; oppure in collaborazione con i responsabili dell’Ufficio liturgico; oppure ancora affidando l’elaborazione a rappresentanti delle differenti scelte vocazionali.
Negli ultimi due anni, si è optato per inviare alle comunità una copia del libretto offerto dal CNV, riscontrandone un’accoglienza molto positiva, in particolare a motivo della ricchezza di indicazioni e di contenuti che esso presenta, utilizzabili dai sacerdoti e dagli animatori anche al di là della Settimana stessa. Ogni anno inoltre alcune parrocchie colgono l’occasione della Giornata per vivere la proposta della Settimana vocazionale animata dal CDV, come preparazione o come prolungamento della riflessione e della preghiera.
Per quanto riguarda invece il livello diocesano, in genere si prevedono due tipi di iniziative. Anzitutto, l’animazione di una Veglia di preghiera, fissata per il sabato precedente la Giornata e destinata in particolare ai giovani. Da tre anni a questa parte, tale Veglia è realizzata in collaborazione con le Sorelle clarisse, che con disponibilità aprono le porte del loro monastero presso Vicoforte. In particolare, quest’anno 1997 la Veglia costituirà un momento “forte” all’interno di una “due-giorni”, con cui chiuderemo il cammino biennale di ricerca vocazionale per ragazze (17 anni in avanti), guidato dal CDV in forma di incontri mensili. La seconda iniziativa di carattere diocesano consiste nella composizione del cosiddetto “paginone vocazionale” che compare sul settimanale diocesano nel numero immediatamente precedente la Giornata mondiale. Dentro il “paginone” in genere trova posto un articolo (affidato al Vescovo o al Direttore del CDV), che riprende e sviluppa il tema annuale, accompagnato da testimonianze vocazionali sullo stesso tema, oppure da “risonanze” riguardanti le proposte del Centro Diocesano, come le Settimane parrocchiali o i due Gruppi di ricerca vocazionale maschile e femminile.
In questo modo, l’appuntamento della Giornata mondiale di preghiera diventa effettivamente il centro verso cui convergono le differenti iniziative a servizio della cura per tutte le vocazioni; e al tempo stesso quasi la sorgente dalla quale quella cura riceve in pienezza il proprio significato ed il proprio valore.
PADOVA
È sempre molto difficile raccontare in poche righe un cammino di grazia e di fede: chiama in causa non solo le attività realizzate dagli uomini, ma soprattutto la presenza del Signore, il suo Spirito che sempre accompagna gli eventi della Chiesa, anche quelli che sembrano a noi più insignificanti. Il presente tentativo di riflessione e di lettura storica si pone quindi senza alcuna pretesa di essere esaustivo; neppure vuole essere un arido elenco di iniziative. Spero solo di comunicare un’esperienza significativa per la Chiesa di Padova; che possa servire alla crescita comune.
Il Centro Diocesano Vocazioni nasce in diocesi, in modo informale, circa 20 anni fa. Il primo periodo è dedicato a far crescere la conoscenza e l’attenzione reciproca verso le varie realtà vocazionali presenti nella nostra Chiesa. Può essere utile sapere che la diocesi di Padova è una realtà molto ampia e variegata: 460 parrocchie, 880 preti diocesani circa, oltre 360 religiosi, 2500 religiose, ecc. Non era quindi scontato né inutile dedicare tempo ed energie per portare avanti ed approfondire la presenza, la storia, la specificità di ogni espressione vocazionale.
Si può dire che il primo cammino del CDV fu soprattutto opera di alcuni pionieri, desiderosi di rispondere alle nuove indicazioni della Chiesa in materia di pastorale vocazionale. Nel 1982 inizia il mio compito come direttore di tale organismo.
I passi che insieme abbiamo cercato di muovere sono stati scanditi dai documenti della Chiesa, in particolare dal Piano Pastorale per le Vocazioni in Italia. Il cammino fatto, mi sembra possa essere sintetizzato secondo le grandi direttive fornite da quel documento.
– La scoperta, l’attenzione verso le varie “espressioni vocazionali” presenti nella Chiesa diocesana, puntando ad un cammino di comunione. Le intenzioni, evidentemente, sono state concretizzate in incontri, in proposte specifiche. In un primo momento la presenza dei vari Istituti religiosi, secolari, dei Seminari diocesani, di altre realtà pastorali, è stata sollecitata tramite lettera per due, tre volte: quanti si sono resi disponibili o sono stati incaricati dai rispettivi superiori, sono stati chiamati a far parte del CDV. Si è cercata anche la strada del contatto personale, per sensibilizzare le comunità religiose, gli organismi pastorali verso un lavoro di comunione a servizio della Chiesa diocesana. Le modalità di incontro, in questi anni, sono cambiate, a seconda delle esigenze e delle proposte via via presentate: da un incontro, quasi mensile, per tutti i membri, si è passati a tre incontri annuali (uno di programmazione, uno di preparazione alla giornata per le vocazioni, uno conclusivo di verifica), lasciando l’iniziativa per altri momenti all’interno delle zone, dei vicariati o di qualche settore specifico (es. ragazzi, giovani, ecc.).
La formazione degli animatori vocazionali.
Tale attenzione si è concretizzata su due fronti: innanzitutto ponendo impegno per la crescita formativa degli stessi animatori vocazionali del CDV, spinti dal desiderio di offrire un servizio pastorale sempre più adatto ai tempi e alle esigenze del mondo di oggi. Tale attenzione ci ha visti impegnati ad accostare, a studiare, a più riprese, i nuovi catechismi della CEI, a fare un percorso sul tema della “direzione spirituale”, scandito in tre successive tappe diverse, a pensare e progettare, con l’aiuto di qualche esperto, degli itinerari educativi da proporre ai giovani; la seconda attenzione si è concretizzata cercando di proporre momenti formativi anche per gli animatori “nativi della comunità cristiana”: catechisti, genitori, animatori vocazionali parrocchiali. Le iniziative sono state anche in questo ambito le più diverse: la presenza degli animatori del CDV nelle scuole vicariali dei catechisti, un corso di riflessione sulla famiglia e il suo compito educativo in prospettiva vocazionale, un corso di formazione specifica per gli animatori vocazionali. La realizzazione di tali iniziative ha visto la collaborazione con i vari organismi di pastorale diocesana.
L’animazione vocazionale delle comunità cristiane.
La convinzione che ci ha sempre sostenuti è stata quella di portare, per quanto possibile, il nostro contributo di sensibilizzazione, di attenzione alla dimensione vocazionale nella pastorale diocesana, vicariale e parrocchiale. In tale prospettiva, a livello diocesano abbiamo cercato l’incontro, la conoscenza, la collaborazione con i vari organismi di pastorale diocesana: in particolare con l’Azione Cattolica nelle sue diverse espressioni, con gli Scout, con l’Ufficio Catechistico, con la Commissione Famiglia, con la Commissione di Spiritualità. Tra le iniziative più belle quelle realizzate con l’A.C.: la scuola di preghiera, inizialmente solo diocesana, poi diffusasi in quasi tutti i vicariati, gli week-end dello spirito nella Casa diocesana di Spiritualità. A livello zonale-vicariale da alcuni anni, abbiamo proposto l’iniziativa delle equipe vocazionali, raccolte intorno ad un prete animatore, coinvolgendo in loco le espressioni vocazionali, Voleva essere un segno di comunione, di animazione vocazionale della pastorale. Con modalità, anche qui, varie, a seconda delle forze, dell’entusiasmo, delle convinzioni, ecc. le iniziative (momenti di preghiera, incontri di riflessione; recital, mostre, settimane vocazionali, ecc.) sono state tante, significative, certamente occasioni di grazia. Il cammino era stato abbastanza lungo, provato in modo sufficientemente serio: per questo era tempo dell’approvazione giuridica da parte della Chiesa, che è avvenuta nel novembre del 1994, con decreto vescovile. Il testo dello statuto del CDV, discusso e approvato dai membri dello stesso, è stato quindi sottoposto al Vescovo: la sua approvazione ha sancito il lavoro impostato e portato avanti negli anni precedenti.
Una lettura seria di un tratto di storia non può tacere i limiti dell’esperienza:
– va sottolineata innanzitutto la fatica di cambiare mentalità intorno alla pastorale vocazionale: questo da Parte dei superiori religiosi, dei preti delle parrocchie, dei laici. Forse neppure lo stesso organismo del CDV è entrato nella mentalità degli operatori pastorali per la sua vera fisionomia e per i suoi compiti più specifici;
– continua il persistere di criteri di reclutamento vocazionale, preoccupandosi di coltivare il proprio piccolo campo piuttosto che aprirsi ad un’azione più ampia, più ecclesiale, ma che sembra immediatamente meno feconda;
– va ricordata ancora la poca preparazione specifica degli animatori/trici vocazionali, oggi sempre più necessaria, soprattutto per chi lavora nel mondo giovanile;
– è da notare un venir meno delle forze impegnate specificamente nel campo della pastorale vocazionale da parte degli Istituti religiosi maschili e femminili, con la conseguente grande mobilità degli addetti ai lavori: tante volte c’è appena il tempo di conoscersi e già l’animatore vocazionale è spostato in altra diocesi o per altri servizi.
NUORO
La giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni è entrata nella tradizione delle nostre comunità. È un appuntamento atteso e voluto in quanto si riconosce l’importanza e l’urgenza della promozione vocazionale e, in particolare, della preghiera secondo il comando del Signore. Nella nostra diocesi la celebrazione della Giornata è affidata alle comunità parrocchiali. Queste, oltre che esporre all’ingresso della Chiesa il significativo manifesto e darne notizia e spiegazione durante le omelie, fanno precedere alcuni incontri di riflessione con le aggregazioni ecclesiali presenti in esse e momenti di preghiera con l’adorazione Eucaristica,
Il Centro Diocesano Vocazioni provvede alla distribuzione dei sussidi predisposti dal Centro Nazionale. Questi vengono offerti a tutte le parrocchie perché ne facciano utile uso sia nella preparazione che nella celebrazione della Giornata stessa. La presentazione e l’offerta dei sussidi ci sembra un fatto molto importante in quanto indica una attenzione alle singole comunità che così si sentono più coinvolte e allo stesso tempo indicano un cammino che tutti possono percorrere nella animazione vocazione.
Quest’anno si intende preparare la Giornata a livello diocesano con un incontro di tutti i cresimandi utilizzando il sussidio apposito. Questo incontro verrà organizzato in collaborazione con l’Ufficio Catechistico Diocesano. Ci sembra che il coinvolgimento dei cresimandi sia significativo. Si intende presentare a questi ragazzi e ragazze la problematica vocazionale attraverso delle testimonianze di giovani che hanno “lasciato tutto” e hanno risposto “eccomi!” e una celebrazione della Parola e della Eucaristia che siano coinvolgenti. Un altro momento nella preparazione della Giornata sarà vissuto dai giovani. In Sardegna è tradizione ormai consolidata da oltre dieci anni che il Centro Regionale Vocazioni offre alle diocesi della Regione la possibilità di un incontro regionale la domenica che precede quella della Giornata Mondiale, sul tema della Giornata stessa.
L’“incontro giovani” viene partecipato da circa 500 giovani provenienti dalle diverse diocesi della Sardegna e prevede un momento di annuncio del tema, di testimonianze, di celebrazione e di festa. Questa occasione di confronto tra giovani è ritenuta molto utile dai giovani stessi che in questo modo sono sollecitati a vivere in maniera più cosciente ed entusiasta la Giornata nelle loro singole comunità parrocchiali.
Vorrei anche rilevare che i sussidi forniti dal Centro Nazionale sono oltre che interessanti e ben presentati, molto utili per la promozione vocazionale; sono un punto di riferimento per una conoscenza e un approfondimento delle tematiche annuali; sono infine molto richiesti dai sacerdoti, dai religiosi e religiose e dagli operatori della pastorale in generale e da quella vocazionale in particolare.
LODI
Da parecchi anni il CDV della diocesi di Lodi, coadiuvato da un’équipe vocazionale composta da rappresentanti di alcuni istituti di vita consacrata presenti in diocesi e da alcuni giovani impegnati come animatori vocazionali parrocchiali, propone, lungo il corso dell’anno pastorale, incontri su tematiche vocazionali (normalmente riferite al tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni), indirizzate alle diverse fasce di età: ragazzi/e (dalla 5a elementare fino alla 3a media), adolescenti, giovani e animatori vocazionali. La celebrazione della Giornata Mondiale diventa occasione di sensibilizzazione a grande raggio sulle problematiche vocazionali di tutte le comunità parrocchiali della diocesi.
L’orientamento è quello di offrire sussidi alle Parrocchie perché al loro interno possano promuovere quelle iniziative più consone alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche pastorali, mentre – a livello vicariale – il CDV propone una veglia di preghiera rivolta a tutte le componenti pastorali. Per favorire una maggiore comunione nella preghiera si invitano i vicariati (8 in tutto) a lavorare unitamente a due a due per una veglia di preghiera da celebrarsi in prossimità della Giornata.
A livello diocesano per diversi anni si è organizzata una serata rivolta soprattutto ai giovani, che è stata caratterizzata da diverse proposte: dal recital alla “tavola rotonda”, ad un concerto musicale, ecc. Abitualmente, inoltre, sempre in prossimità della Giornata, si tengono il convegno diocesano dei ministranti e, presso il Seminario, le giornate eucaristiche; aperte a chiunque voglia partecipare.
La Giornata è invece caratterizzata dalla celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Vescovo, con il conferimento dei Ministeri ad alcuni seminaristi. Da due anni, dopo l’esperienza diocesana della mostra vocazionale allestita dalle Suore Apostoline – iniziativa legata al piano pastorale diocesano 92/93 sulla vita consacrata – è stato organizzato – scegliendo un vicariato per anno – una settimana vocazionale. Tale idea è nata dal voler coinvolgere maggiormente le diverse componenti delle comunità parrocchiali del vicariato interessato sul tema vocazionale.
A livello organizzativo questa proposta comprendeva alcuni incontri a carattere formativo rivolti agli educatori (catechisti, genitori, dirigenti sportivi, A.C., Caritas, Scout, ecc.) per favorire in loro la presa di coscienza che ogni azione educativa, perché sia realmente tale, deve essere necessariamente vocazionale, un cammino cioè alla scoperta della chiamata di Dio rivolta ad ogni persona. All’interno della “Settimana” si sono inoltre organizzati alcuni momenti particolarmente significativi rivolti alle diverse fasce di età. Per i ragazzi/e una giornata suddivisa tra animazione, preghiera, riflessione, gioco; per gli adolescenti una marcia (o una “biciclettata”) vocazionale attraverso tappe presso luoghi-simbolo della Chiesa locale legati alla vita consacrata (Oratori, Seminario, Istituti di vita consacrata). In queste tappe l’adolescente veniva aiutato a riflettere (anche con una sua personale partecipazione attiva) e pregare sul senso della vita e della chiamata; il momento conclusivo vedeva la rappresentazione di un recital ideato e realizzato da un gruppo giovanile oratoriano della diocesi.
Anche per i più giovani, dopo due anni in cui veniva organizzata una marcia vocazionale, lo scorso anno si è pensato ad un momento di aggregazione con proposta musicale a sfondo vocazionale, seguita da alcune testimonianze dei diversi stati di vita e da un momento conclusivo di preghiera.
Il CDV ha sempre, inoltre, fornito alle Parrocchie sussidi per la preghiera comunitaria e per ammalati: schemi di Lodi – Vespri – Rosario – Adorazione eucaristica. Inoltre, per tutto il perdurare dell’iniziativa che quest’anno era rivolta al vicariato di Lodi-città, si è proposto alle singole parrocchie, agli istituti di vita consacrata presenti, all’ospedale e alle case di riposo di ospitare per uno o più giorni un’icona “pellegrina” di Maria, perché la comunità ivi residente si raccogliesse attorno ad essa per pregare per le vocazioni alla vita consacrata; questo per creare una “catena” simbolica che accompagnasse e sostenesse nella comunione della preghiera le diverse iniziative.
È stato pubblicato anche un depliant che raccoglieva tutte le proposte vocazionali degli Istituti di vita consacrata presenti in Diocesi per l’estate ‘96, per facilitare l’orientamento per i giovani che cercavano tali esperienze. La partecipazione a tali iniziative ha visto una discreta accoglienza da parte dei ragazzi/e; adolescenti e giovani e dei catechisti, mentre particolarmente esigua è stata quella degli educatori e delle famiglie. È sempre problematico capire le motivazioni che stanno alla base delle scelte personali; crediamo, come CDV, che forse la difficoltà alla partecipazione a tutte queste iniziative è data dalla collocazione di queste attività sul finire dell’anno pastorale, dal doversi “inserire” in programmi pastorali parrocchiali già in atto, forse anche da una certa “stanchezza” che permea un po’ le nostre comunità cristiane occupate in tante iniziative per cui l’attenzione alla pastorale vocazionale viene talvolta considerata come una delle tante attività, importante sì, ma non così necessaria all’interno dei programmi pastorali.
Crediamo che questo comunque abbia offerto la possibilità al nostro CDV di riflettere su come tentare di inserirsi nella vita delle Parrocchie perché tengano viva l’attenzione (o farla nascere) per la pastorale vocazionale. Da sottolineare invece come aspetti positivi la totale adesione alla preghiera all’interno delle proprie comunità e soprattutto il coinvolgimento degli animatori vocazionali che, al di là del momento organizzativo, hanno continuato (almeno una parte di essi) a rendersi disponibili alla collaborazione con il CDV per le diverse iniziative che si svolgono durante l’anno. Anche questo ci ha offerto l’occasione di riflettere sul ruolo e sull’importanza dell’animatore vocazionale all’interno delle comunità parrocchiali, spingendoci a riservare per loro (anche su loro richiesta) momenti specifici a livello diocesano per la formazione e la preghiera.
RIMINI
Nella Diocesi di Rimini l’Ufficio Diocesano Vocazioni collabora strettamente ed unitariamente agli altri uffici diocesani (giovani, catechesi, caritas, liturgia, missioni, famiglia…). La programmazione dell’anno pastorale diocesano è sempre comune e fatta insieme secondo gli obiettivi prioritari che la Diocesi si da durante l’anno. La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni rappresenta uno dei momenti forti dell’anno che viene inserito solitamente all’interno della programmazione generale dell’anno pastorale, in accordo con gli altri uffici pastorali.
A livello diocesano il momento forte della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (GMV) è costituita dalla veglia dei giovani proposta intorno al tema dell’anno ed in collaborazione con gli uffici pastorali interessati. Ogni anno si è insistito su un aspetto diverso: un anno sulla missione – abbiamo vissuto la veglia come momento forte di preparazione e di riflessione di un campo di lavoro missionario che coinvolgeva più di un migliaio tra giovani e adulti -, sui giovani – all’interno del momento della veglia che è diventato il momento giovanile forte proposto dalla diocesi in quell’anno abbiamo potuto affrontare con diverse centinaia di giovani il tema della vocazione.
In questo anno pastorale 1996/97 la veglia della GMV verrà inserita all’interno del cammino che tutte le diocesi italiane stanno facendo per la preparazione al grande giubileo del 2000. In conformità alle indicazioni fornite dalla TMA, di valorizzare le testimonianze dei santi locali come icone viventi e testimoni credibili di Gesù Cristo, la nostra Diocesi, che sta vivendo il cinquantesimo anniversario della morte di Alberto Marvelli – grande testimone di carità e di servizio – ha deciso di cogliere l’opportunità di inserire nella veglia diocesana della GMV particolarmente rivolta ai giovani, la testimonianza di Marvelli come testimone del tema “Lascio tutto… Eccomi!”.
Sempre a livello diocesano l’Ufficio Diocesano vocazioni organizza una campagna di sensibilizzazione nelle parrocchie e nelle associazioni sul tema delle vocazioni attraverso il settimanale diocesano, la radio diocesana, la stampa locale e i periodici cattolici. La GMV inoltre diventa l’occasione per organizzare un pellegrinaggio diocesano dei ministranti presso un santuario mariano; lo scorso anno siamo stati a Loreto, mentre in questo anno con tutta probabilità ci recheremo a Bologna, presso il santuario della Madonna di S. Luca.
A livello parrocchiale l’UDV da molti anni e con un discreto frutto, propone una serie di iniziative e di attività per animare la GMV. Oltre al materiale pubblicato dal CNV viene stampato del materiale in sintonia con la proposta diocesana. La proposta che ha portato maggior frutto finora è quella della settimana vocazionale parrocchiale: diverse parrocchie vi hanno aderito e si sono avvicinate all’UDV e alle sue proposte. La settimana vocazionale consiste in una settimana in cui tutta la parrocchia è concentrata sul tema delle vocazioni: vengono visitati e coinvolti tutti i gruppi dell’iniziazione cristiana, le associazioni, i catechisti e gli educatori, i genitori, anziani, ammalati,… le varie realtà della parrocchia vengono coinvolte intorno a questa particolare attenzione. Il tutto culmina nella domenica della GMV in cui in tutte le liturgie, anche attraverso testimonianze significative, può essere proposto il tema e l’intenzione di preghiera per le vocazioni. A dire il vero la GMV viene valorizzata, ma non particolarmente enfatizzata, perché essa costituisce “solo” il momento apice di un cammino che viene portato avanti tutto l’anno attraverso le proposte, i cammini formativi e di verifica vocazionale, gli incontri realizzati con le varie realtà interessate. È un momento che ha un suo peso e che va preparato e proposto sempre con cura ed attenzione, nella consapevolezza, però, che la pastorale delle vocazioni richiede un impegno serio e continuativo.
TRENTO
In diocesi sono varie le occasioni che, lungo l’anno, mettono a fuoco il tema della vocazione: Ordinazioni diaconali e sacerdotali, Giornata del Seminario, Professioni solenni, Giornata dei religiosi ecc. Cuore di tutto è però la Giornata Mondiale delle Vocazioni perché è vissuta “insieme” ed è quella che col suo tema annuale denso di contenuti e di provocazioni tonifica tutta l’attività dell’anno. È occasione per mettere a fuoco il problema delle vocazioni, è strumento prezioso per aiutare le comunità e i singoli a crescere nell’attenzione vocazionale, a tenere desto questo problema nella comunità diocesana perché accompagni coscientemente e affettuosamente chi si sente “chiamato” a consacrare la propria vita; è infine momento forte e intenso di preghiera per le vocazioni per rispondere al comando di Gesù: “Pregate il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe”.
Nel primo incontro del Centro Diocesano Vocazioni il tema viene presentato e messo a fuoco perché, oltre ad essere conosciuto, possa essere trattato nella preparazione delle attività vocazionali diocesane, dei vari Istituti religiosi e del Seminario diocesano. I temi che ogni anno vengono proposti fanno così da filo conduttore delle varie iniziative e di volta in volta forniscono la materia su cui far convergere la riflessione negli incontri, nei ritiri e nelle settimane vocazionali.
A questo scopo vengono utilizzato il materiale che viene offerto dal Centro Nazionale Vocazioni adattandolo alle varie realtà. In occasione della Giornata il materiale viene diffuso capillarmente nelle parrocchie e diventa così valido supporto per celebrarla bene.
In preparazione alla Giornata le Comunità sono invitate a fare una veglia di preghiera, aperta in particolare ai giovani, nella quale vengono offerte testimonianze di risposta vocazionale. Inoltre la preghiera del Monastero Invisibile si fa più intensa e centrata sullo stesso tema. In molte comunità nella settimana precedente ci si ritrova per la recita del rosario vocazionale. Nella Giornata momento particolarmente intenso di preghiera e di testimonianza è il Rito di ammissione al presbiterato e al diaconato permanente che i giovani del Seminario e gli altri candidati fanno in Cattedrale alla presenza del Vescovo. In questa occasione in tutte le parrocchie viene curata particolarmente l’animazione della liturgia della Messa e viene proposta anche la preghiera del Vespro per le vocazioni, animata per l’occasione da qualche comunità religiosa. Guardando all’esperienza di questi ultimi anni possiamo dire che la celebrazione di questa Giornata è cresciuta sia a livello di partecipazione che di qualità.
CHIAVARI
“La pastorale vocazionale esige, oggi soprattutto, d’essere assunta con un nuovo, vigoroso e più deciso impegno da parte di tutti i fedeli, nella consapevolezza che essa non è un elemento secondario o accessorio, né un momento isolato o settoriale, quasi una semplice parte, per quanto rilevante, della pastorale globale della Chiesa: è piuttosto, come hanno ripetutamente affermato i padri sinodali, un’attività intimamente inserita nella pastorale generale della Chiesa, una cura che deve essere integrata e pienamente identificata con la cura delle anime cosiddetta ordinaria, una dimensione connaturale ed essenziale alla pastorale della Chiesa, ossia della sua vita e della sua missione”: così il S. Padre nella esortazione Apostolica “Pastores dabo vobis”.
Le proposte che seguono intendono stimolare, coordinare e sostenere il “valore vocazionale” così come pastori e laici sono chiamati a rendere vivo nel tessuto delle singole comunità. Il tema e le modalità del primo Anno Giubilare: “Gesù Cristo – il Battesimo – la Bibbia – Maria la Madre della Chiesa” costituiscono contenuti e metodo essenziali per supportare ogni vocazione.
Incontri per i membri del CDV
Il Consiglio del CDV si ritrova per un tempo di preghiera, di comunione e di programmazione pastorale ogni primo sabato del mese per la Veglia eucaristica animata dai diversi gruppi vocazionali della Diocesi. In tre incontri a parte si ritrova per la programmazione annuale, la preparazione della XXXIV Giornata Mondiale delle Vocazioni e per il consuntivo del lavoro svolto nell’anno e la proposta di attività estive.
Incontri e proposte di catechesi vocazionale
– Seminario regionale per Animatori vocazionali e giovanili sul tema “Maestro che cosa devo fare per avere la vita?”.
– Nel programma della “Scuola di formazione e aggiornamento permanente per il clero” è previsto un incontro sul tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni “Lascio tutto… Eccomi” – La vocazione, itinerario per una risposta d’amore totale.
– In occasione della Giornata Mondiale delle Vocazioni saranno proposte alcune catechesi vocazionali tramite Teleradiopace.
– I membri del CDV sono disponibili per la realizzazione di “Settimane vocazionali” a livello parrocchiale o zonale.
– In collaborazione con la Scuola del Clero, saranno predisposte alcune tracce per la lectio divina e l’omelia per il “mese vocazionale” (Gennaio – Febbraio 1997 – tempo liturgico dal Battesimo di Gesù all’inizio della Quaresima).
– Per una lettura vocazionale dei catechismi per l’iniziazione cristiana (Io sono con voi – Venite con me – Sarete miei testimoni – Vi ho chiamato amici) viene proposta agli animatori di catechesi e ai catechisti la guida “Gesù passando li guardò con amore”.
– I sacerdoti incaricati per la “previsita ai cresimandi” evidenzieranno nel colloquio con i candidati, la dimensione vocazionale della scelta cristiana.
– I membri del CDV saranno particolarmente attenti e disposti alla collaborazione per la dimensione vocazionale, al progetto educativo della Scuola cattolica e dei docenti di religione.
Incontri e proposte di preghiera
– La XXXIV Giornata di preghiera per le Vocazioni sarà celebrata nella IV Domenica di Pasqua, il 20 aprile 1997, sul tema: “Lascio tutto… Eccomi!”. Il CDV entro il mese di febbraio ne comunicherà le modalità ed offrirà i necessari sussidi.
– Adorazione eucaristica: In varie località della Diocesi (Seminario Vescovile, parrocchie, Comunità Religiose) con scadenza settimanale.
– Scuola di preghiera: sul tema: “Il Vangelo di Marco: iniziazione al mistero di Cristo e al mistero dell’uomo”.
– Veglia eucaristica mensile: si tiene ogni primo Sabato del mese sul dopocena con l’Adorazione comunitaria animata da un gruppo vocazionale espressione delle associazioni parrocchiali e gruppi ecclesiali. Una Veglia straordinaria si tiene pure, in occasione del Capodanno, sul tema della XXX Giornata Mondiale della Pace: “Offri il perdono, ricevi la pace”.
– Veglie giovani: coordinate dalla Consulta diocesana giovani, si terranno in occasione della Giornata missionaria mondiale: “Annuncia Cristo, per far vivere il mondo” e della Veglia di Pentecoste.
– XII Giornata Mondiale della Gioventù: sul tema “Maestro, dove abiti? Venite e vedrete” – sarà celebrata secondo le modalità proposte dalla Consulta diocesana giovani.
– Le comunità religiose femminili della Diocesi dedicano, secondo il calendario previsto dal programma USMI, una giornata mensile di preghiera per le Vocazioni.
– Si esortano tutte le comunità parrocchiali e le chiese tenute dai religiosi a celebrare la “Giornata mensile” di preghiera per le Vocazioni (1° Giovedì o la Domenica).
– Per cura del Centro volontari della sofferenza, dell’UNITALSI e dei Ministri straordinari dell’Eucaristia sarà particolarmente promossa e animata tra gli ammalati e gli infermi la preghiera per le Vocazioni.
– In occasione di Ordinazioni, del conferimento di Ministeri e di Professioni religiose si invitano le comunità ecclesiali a partecipare, con la preghiera e con la presenza, a questi significativi momenti vocazionali.
– Sollecitati dalle indicazioni del S. Padre. “La nostra preghiera si diffonda e continui nelle Chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori credenti, come in un monastero invisibile, da cui salga al Signore una invocazione perenne (6.1.79)” il CDV propone a tutti (sacerdoti-religiosi-laici) la adesione al “Monastero invisibile”. Si tratta di impegnarsi (come singola persona o come famiglia) con fedeltà e costanza, scegliendo l’ora e il giorno del mese nel quale si ha maggiore disponibilità di tempo (sia di giorno, sia di notte) per un’ora di preghiera per le vocazioni. Il Centro Diocesano Vocazioni farà pervenire a coloro che vorranno aderire (presso il CDV è in distribuzione una scheda per l’iscrizione), qualche sussidio per la preghiera e la meditazione.
Attività di animazione vocazionale
– Il Seminario diocesano, in collaborazione con l’Ufficio liturgico, animerà nei diversi Vicariati e nelle singole parrocchie, i gruppi Ministranti.
– Il CDV, in collaborazione con il Seminario diocesano, propone di scegliere, in ogni comunità parrocchiale, qualche animatore/delegato al fine di tenere i rapporti con il Consiglio pastorale parrocchiale, con il CDV e con il Seminario.