N.01
Gennaio/Febbraio 1997

Il tema e i sussidi della GMPV nel cammino vocazionale di un istituto religioso

Una bussola, una mappa, lo zaino e tanta voglia di camminare. Ogni anno non manca niente per incominciare l’avventura: come bussola ci è dato il tema della GMPV, come mappa i sussidi proposti dalla Chiesa italiana tramite il CNV e nello zaino portiamo tutta la ricchezza del nostro Carisma di suore della S. Famiglia che ci alimenta e ci sostiene nell’individuare percorsi, nel segnare tappe, nel condurre il cammino verso la meta. La famiglia religiosa si dà un piano di animazione vocazionale nell’intento di coordinare attorno ad un progetto unitario le iniziative in atto e di stimolarne delle nuove nei diversi ambiti pastorali (parrocchia, gruppi-famiglia, servizio socio-assistenziale e sanitario). Per un’azione di stimolo e di coordinamento efficace, la comune responsabilità di animazione vocazionale ci ha condotto a costituire équipe a livello generale, provinciale e zonale, che aiutano le sorelle a realizzare nelle comunità il servizio vocazionale. Alla luce di quanto il Vangelo ci consegna della vita e del mistero della S. Famiglia di Nazareth, muoviamo i passi accanto a preadolescenti, ragazzi e giovani lungo itinerari di formazione cristiana formulati per essere adatti ai soggetti e permeati della spiritualità “nazarena”; cioè di quei valori vissuti nella S. Famiglia di Nazareth e che sono la caratteristica del nostro proporci nello stile di testimonianza e nell’accompagnamento vocazionale, animando e cercando di condurre a vivere con responsabilità e generosità l’inserimento nella Chiesa e nel mondo. L’intento è quello di aiutare il giovane a incontrarsi e confrontarsi con Gesù e il suo progetto nella scoperta quotidiana di sé che apre alla risposta al suo Amore: “Lascio tutto… Eccomi”. Destinatario privilegiato della nostra cura pastorale è la famiglia, in cui il ragazzo è chiamato a crescere, anche nella risposta alla propria vocazione: nei casi, purtroppo frequenti, in cui questo “ambiente” viene meno cerchiamo di creare, con il gruppo e nella relazione interpersonale, quelle costanti che possono essere la pista di lancio per imparare a donarsi ai fratelli.

Con le proposte annuali ci prefiggiamo di promuovere nella Chiesa in particolar modo la vita religiosa e ugualmente ci rivolgiamo con cuore aperto a tutti coloro che, maschi e femmine, sono attratti dalla spirito di Nazareth e vogliono vivere la loro vocazione con una consacrazione laicale nel mondo: è una esperienza nuova che si sta delineando in itinerari specifici di formazione, ma la cui proposta vive all’interno di ogni attività vocazionale da programma. Nella parrocchia, nel gruppo, nel campo-scuola, puntiamo sulle esperienze fondamentali della liturgia, della catechesi e della carità per coltivare il terreno adatto da lasciar lavorare alla Grazia. I Sacramenti assumono una particolare valenza vocazionale e accanto ad essi i testimoni: missionari in partenza, catechisti, famiglie impegnate, giovani consacrati, come pure figure di uomini e donne proposte dalla Chiesa tra le quali il nostro fondatore: il beato Pietro Bonilli e la sua passione per la vita di Gesù a Nazareth, tra Maria e Giuseppe, nella missione di carità verso la famiglia e i poveri di essa. Il tema annuale della GMPV getta una luce tutta particolare sulla sua vita ed esperienza spirituale, permettendoci di conciliare la fedeltà al carisma con quella nei confronti della Chiesa e del cammino elaborato con il CNV. Lo sforzo da parte di ogni sorella di aderire con entusiasmo e impegno alla missione vocazionale che il Signore ci ha affidato, viene premiato dal dono di collaboratori giovani e a volte coppie che, forti anche di una previa preparazione, si prestano generosamente in tempo, energie, intelligenza e mezzi per organizzare e animare con noi le diverse proposte nell’arco dell’anno.

 

 

Campo-scuola nazareno

Si differenzia dai campi parrocchiali o diocesani perché vuole offrire in maniera ampia la specificità della nostra missione e spiritualità attraverso i contenuti, la testimonianza delle persone e lo stile “bonilliano”. La presenza costante della S. Famiglia di cui si propongono i valori fondamentali di vita familiare, assume di anno in anno coloriture diverse in corrispondenza del tema della GMPV. Al giovane viene offerta questa esperienza per essere aiutato a vivere la coerenza tra fede e vita; l’esempio del fondatore risulta stimolante ad un clima di ascolto della Parola e di riflessione, mentre l’approfondimento di problemi esistenziali, il sentirsi famiglia nel celebrare il Signore: la gioia e la comunione, contribuiscono a far festa nella fraternità.

 

 

Campo-lavoro

A chi vuole gettarsi sul versante della carità in opera offriamo il campo-lavoro come momento di formazione e pratica. La dimensione della fraternità e del servizio è struttura di ogni vocazione e nello specifico carismatico viene colta e vissuta a contatto con le “ragazze” affette da handicap fisici e mentali che vivono con noi in case attrezzate per la loro assistenza e costantemente seguite da sorelle preparate nel settore: “essere, dare, costruire famiglia” è il motto che ci pone come sorelle accanto ai “più poveri” del nostro tempo. Questi quindici giorni di servizio sono l’incontro con Cristo nei fratelli, luogo di verifica della propria fede: vengono condotti con questo intento anche avvalendosi dello studio di tematiche specifiche e di doverose verifiche. Si cerca di favorire l’esperienza non solo nei nostri istituti, ma anche in altre comunità e opere caritative assicurando l’iter formativo adeguato e carismatico.

 

 

Esercizi spirituali

Soprattutto in questa proposta annuale si è potuta sperimentare l’efficacia di un lavoro di integrazione degli scritti giovanili del fondatore con le unità del sussidio-guida offerto dal CNV; il confronto con la sua vita semplice, ma impegnata sulla via della santità, conduce a maturare il discernimento vocazionale e soprattutto la conversione, che i giovani dai diciotto anni in poi vanno cercando: è il salto di qualità nel proprio rapporto con Dio. Generalmente chi partecipa proviene da campi-scuola o di lavoro “nazareni” vissuti in precedenza quindi porta con sé anche una interpretazione personale della nostra spiritualità che diventa per noi un aiuto nella attualizzazione del Carisma. In questa dimensione di mutuo arricchimento il Signore ci ha offerto anche una esperienza di collaborazione carismatica con i Fratelli della S. Famiglia che realizza ancor più il nostro voler essere “Chiesa” nel nome di Gesù, Maria e Giuseppe.

 

 

Esperienze in terra di missione

Il giovane che desiderasse entrare in contatto con altre culture cariche di ricchezze di vita, ma anche di tanta povertà materiale e spirituale, può durante l’anno accordarsi con le sorelle incaricate per decidersi a una tale esperienza. Una previa formazione lo prepara ad affrontare giorni offerti nelle comunità in cui le nostre sorelle missionarie prestano il loro infaticabile servizio: è vivere personalmente la scelta dei più poveri che occupa un posto in primo piano nella incarnazione del Carisma nazareno-bonilliano.

Al di sopra di ogni iniziativa che la illumina, la vocazione è dono di Dio, tuttavia, come Padre, egli intesse nell’ordinario di famiglia e di comunità cristiana quella trama di relazioni che sono mediazione del suo invito a divenire collaboratori nella passione di salvezza per ogni uomo. Con noi suore il progetto del beato P. Bonilli di “portare la S. Famiglia” in tutto il mondo prolunga nel tempo e nello spazio: servirla nella famiglia, negli “orfani” di famiglia, nelle famiglie che sono disgregate e disorientate. Amare la Chiesa è lavorare per riuscire a dare un senso ai “tanti Gesù”, adolescenti e giovani, che si interrogano sul perché della vita e su come viverla da uomo e donna ben riusciti, capaci di cambiare il mondo tramite il proprio “sì”.