N.06
Novembre/Dicembre 1997

Un vero anelito alla santità…

Nella lettera del Papa per la preparazione del Giubileo troviamo al n. 42 – quasi a chiusura degli orientamenti per il 1997 – un’indicazione con la quale mi piace iniziare l’Editoriale del numero che il ‘97 viene a chiudere. Afferma il S. Padre:

Tutto dovrà mirare all’obiettivo prioritario del Giubileo che è il rinvigorimento della fede e della testimonianza dei cristiani. È necessario, pertanto, suscitare in ogni fedele un vero anelito alla santità, un desiderio forte di conversione e di rinnovamento personale in un clima di sempre più intensa preghiera e di solidale accoglienza del prossimo, specialmente quello più bisognoso.

Non va dimenticato che per il credente questi sono anni straordinari di crescita, di verifica, di rinnovamento di una vita autenticamente “teologale”. Non va dimenticato l’orizzonte vocazionale per cui acquistano senso tutte le nostre riflessioni e il nostro impegno educativo.

 

Obbedienza e Vocazioni

Questo numero prepara e accompagna la celebrazione del nostro annuale Convegno nazionale di studio. Aspetti biblici, teologici, pastorali, pedagogici… Benone! Ma per andare dove? Andarci come? Per andare là dove conduce l’obbedienza della fede, per “pellegrinare” sicuri verso la patria alla quale siamo chiamati… Per andarci con una crescente, coraggiosa, radicale risposta d’amore all’amore. Siamo fatti per questo. Inutile tentennare, voltarsi indietro… Sciocco attardarsi come se questa avventura terrena fosse “la” vita… Stupido e puerile cercare di scusare con penosi balbettii le nostre “disobbedienze” vocazionali… Giusto invece “inorridire” di fronte allo scempio di umanità che si commette là dove si è voluti “restare soli” costruendo una cultura edonista ed individualista che può consegnarci – come in questi giorni con la pedofilia – soltanto una cronaca che ci stupisce, allarma, preoccupa. È la vocazione alla vita divina, rivelatasi in Gesù in tutta la sua pienezza e resa possibile ad ogni uomo dal dono dello Spirito la verità sull’uomo, la via per l’uomo, la vita dell’uomo! Obbedire è diventare quello che siamo. Santi per vocazione. E non c’è alternativa!

 

Vita di famiglia

Non c’è solo il Convegno a prendere il nostro cuore e la nostra mente. È tempo di iniziative importanti e – speriamo – feconde.

– La CEI ha nominato due Vice Direttori del CNV nelle ben note persone di don Lorenzo Ghizzoni (una conferma) e di don Antonio Ladisa (Direttore del CRV della Puglia). Sono segni importanti di incoraggiamento e preziosi collaboratori che vengono ancora di più responsabilizzati.

– Ci stiamo preparando con i sussidi (saranno pronti per il Convegno) alla Giornata. Tema bellissimo che risponde all’invito del Papa: “Tu sei la mia gioia… eccomi!”. Dice infatti un “desiderio di rinnovamento personale” ma nel contesto e col cuore di chi va verso la vita! Col cuore giusto!

– Ci stiamo preparando anche al Seminario sulla Direzione Spirituale della Settimana dopo Pasqua. Andiamo a Calambrone di Pisa per la momentanea situazione di Assisi là dove vanno, invece, la mente, il cuore e la preghiera… presto ci torneremo…

– Stiamo lavorando al nuovo statuto: diventare organismo della CEI qualche ritocco lo comporta: il cuore è quello di sempre! Appena sarà approvato lo pubblicheremo sulla rivista.

– Abbiamo programmato i numeri del ‘98. Il n. 1 e il n. 6 hanno – come sempre – un tema d’obbligo dettato l’uno dalla Giornata Mondiale e l’altro dal Convegno di Studio. Col n. 2 abbiamo voluto aprire a tutti l’insieme delle riflessioni emerse a Rocca di Papa nell’ultimo incontro dei Direttori sulla nuova identità del CDV. Col n. 3 ci vogliamo soffermare sulle “Nuove vocazioni per una nuova Europa”, il n. 4 farà una lettura vocazionale del nuovo Catechismo dei giovani “venite e vedrete” e il n. 5 farà il punto sul cammino di riflessione che in questi ultimi anni ci ha fatto pensare ad una “rifondazione” teologico-pastorale del nostro lavoro. Un aiuto lo chiediamo a tutti e un grazie al gruppo redazionale.

 

Per concludere

Il mistero della nascita di Gesù è di fronte a noi in questi giorni. L’augurio è che il suo modo di aver vissuto tra chiamata e risposta divenga il nostro. Di fronte a noi l’anno dello Spirito Santo: che sia una rinnovata Pentecoste a suscitare nuove, numerose e sante vocazioni ed anche nuovi numerosi e santi animatori vocazionali!