Il CCEE e il Servizio Europeo per le Vocazioni
Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE)[1], attraverso le Conferenze Episcopali del continente, promuove la comunione e la collaborazione tra i vescovi europei per poter rispondere efficacemente alle sfide pastorali del nostro tempo. La questione delle vocazioni appartiene senza dubbio agli argomenti principali sia della vita cristiana delle singole persone che della vita della comunità ecclesiale a qualsiasi livello, a cominciare dalle parrocchie e dalle diocesi nazionali, fino a quello europeo. Per poter creare e mantenere una rete europea della pastorale vocazionale tra i direttori o i responsabili dei Centri Nazionali per le Vocazioni dei singoli paesi, è stato istituito il Servizio Europeo per le Vocazioni (European Vocations Service EVS) quale commissione del CCEE. Gli statuti sono stati approvati dall’Assemblea plenaria del CCEE nel 2006. Il presidente dell’EVS è un vescovo, delegato dal CCEE per la durata di cinque anni. Sono invitati agli incontri, in veste di ospiti, i rappresentanti della Santa Sede (Congregazione per l’Educazione Cattolica, Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e di vita apostolica) e dell’UCESM (Unione delle Conferenze Europee dei e delle Superiori/e Maggiori).
L’attività annuale dell’EVS è caratterizzata da due eventi principali: la preparazione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni e il Congresso Europeo dei Delegati dei Centri Nazionali per la Pastorale Vocazionale. Il vivo legame tra il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e i delegati nazionali viene mantenuto principalmente attraverso il vescovo, presidente dell’EVS, in quanto delegato per la pastorale vocazionale del CCEE, il quale informa i presidenti delle Conferenze Episcopali sulle attività svolte dall’EVS e presenta i progetti futuri. Il Segretariato del CCEE sostiene il lavoro del presidente dell’EVS facilitando così una più stretta collaborazione tra le Conferenze Episcopali d’Europa e i responsabili dei Centri Nazionali Vocazionali.
Il tema scelto per l’incontro di quest’anno è stato “Seminatori del Vangelo della vocazione”: una Parola che chiama e invia. I contributi di riflessione biblica, sociologica e pedagogico-pastorale, lo scambio di esperienze e di opinioni ci hanno offerto una conoscenza più profonda della teoria e della metodologia del lavoro a servizio delle vocazioni. Non siamo stati arricchiti solo a livello professionale, abbiamo potuto infatti vivere momenti in cui si sono svelate la profondità, la validità e la bellezza delle vocazioni personali dei relatori e dei partecipanti.
Come collaboratore del Segretariato del CCEE vorrei trasmettere a tutti i partecipanti del Congresso, oltre ai saluti del presidente del CCEE, S.Em. il card. Péter Erdõ, e dei membri del CCEE, il sincero apprezzamento dei vescovi europei per voi e per il vostro servizio. Con grande simpatia, gratitudine e con tante preghiere vi accompagnano nel vostro impegno: la fatica dei “seminatori del Vangelo della vocazione”. A loro nome ringrazio tutti coloro che hanno contribuito in qualche modo al successo di questo congresso. Grazie di cuore per le vostre parole, nelle quali si è presentata e si incarna sempre di nuovo il mistero della Parola che ci chiama e ci invia.
[1] Al CCEE appartengono, quali membri, le attuali 33 Conferenze Episcopali presenti in Europa, rappresentate di diritto dai loro presidenti, gli arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il vescovo di Chişinău (Moldavia). Lo presiede il card. Péter Erdõ, arcivescovo di Esztergom-Budapest, primate d’Ungheria; i vicepresidenti sono il card. Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria e il card. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux. Segretario generale del CCEE è p. Duarte da Cunha. La sede del segretariato è a St. Gallen (Svizzera).