N.05
Settembre /Ottobre 2009

Il CCEE e il Servizio Europeo per le Vocazioni

Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE)[1], attra­verso le Conferenze Episcopali del continente, promuove la co­munione e la collaborazione tra i vescovi europei per poter rispon­dere efficacemente alle sfide pastorali del nostro tempo. La questione delle vocazioni appartiene senza dubbio agli argomenti principali sia della vita cristiana delle singole persone che della vita della comuni­tà ecclesiale a qualsiasi livello, a cominciare dalle parrocchie e dalle diocesi nazionali, fino a quello europeo. Per poter creare e mante­nere una rete europea della pastorale vocazionale tra i direttori o i responsabili dei Centri Nazionali per le Vocazioni dei singoli paesi, è stato istituito il Servizio Europeo per le Vocazioni (European Voca­tions Service EVS) quale commissione del CCEE. Gli statuti sono stati approvati dall’Assemblea plenaria del CCEE nel 2006. Il presidente dell’EVS è un vescovo, delegato dal CCEE per la durata di cinque anni. Sono invitati agli incontri, in veste di ospiti, i rappresentanti della Santa Sede (Congregazione per l’Educazione Cattolica, Pontifi­cia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e di vita apostolica) e dell’UCESM (Unione delle Conferenze Europee dei e delle Superiori/e Maggiori).

L’attività annuale dell’EVS è caratterizzata da due eventi principali: la preparazione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni e il Congresso Europeo dei Delegati dei Centri Nazionali per la Pastorale Vocazio­nale. Il vivo legame tra il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Eu­ropa e i delegati nazionali viene mantenuto principalmente attraver­so il vescovo, presidente dell’EVS, in quanto delegato per la pastorale vocazionale del CCEE, il quale informa i presidenti delle Conferenze Episcopali sulle attività svolte dall’EVS e presenta i progetti futuri. Il Segretariato del CCEE sostiene il lavoro del presidente dell’EVS facili­tando così una più stretta collaborazione tra le Conferenze Episcopali d’Europa e i responsabili dei Centri Nazionali Vocazionali.

Il tema scelto per l’incontro di quest’anno è stato “Seminatori del Vangelo della vocazione”: una Parola che chiama e invia. I contributi di riflessione biblica, sociologica e pedagogico-pastorale, lo scambio di esperienze e di opinioni ci hanno offerto una conoscenza più profonda della teoria e della metodologia del lavoro a servizio delle vocazioni. Non siamo stati arricchiti solo a livello professionale, abbiamo potuto infatti vivere momenti in cui si sono svelate la profondità, la validità e la bellezza delle vocazioni personali dei relatori e dei partecipanti.

Come collaboratore del Segretariato del CCEE vorrei trasmettere a tutti i partecipanti del Congresso, oltre ai saluti del presidente del CCEE, S.Em. il card. Péter Erdõ, e dei membri del CCEE, il sincero apprezzamento dei vescovi europei per voi e per il vostro servizio. Con grande simpatia, gratitudine e con tante preghiere vi accom­pagnano nel vostro impegno: la fatica dei “seminatori del Vangelo della vocazione”. A loro nome ringrazio tutti coloro che hanno con­tribuito in qualche modo al successo di questo congresso. Grazie di cuore per le vostre parole, nelle quali si è presentata e si incarna sempre di nuovo il mistero della Parola che ci chiama e ci invia. 

 

[1] Al CCEE appartengono, quali membri, le attuali 33 Conferenze Episcopali presenti in Euro­pa, rappresentate di diritto dai loro presidenti, gli arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il vescovo di Chişinău (Moldavia). Lo presiede il card. Péter Erdõ, arcivescovo di Esztergom-Budapest, primate d’Ungheria; i vicepresidenti sono il card. Josip Bozanić, arci­vescovo di Zagabria e il card. Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux. Segretario generale del CCEE è p. Duarte da Cunha. La sede del segretariato è a St. Gallen (Svizzera).