Film: Nebraska
Regia: Alexander Payne
Sceneggiatura: Bob Nelson
Fotografia: Phedon Papamichael
Musiche: Mark Orton
Interpreti: Bruce Dern, Will Forte, June Squibb, Bob Odenkirk, Stacy Keach
Produzione: Bona Fide Productions, Echo Lake Productions, Blue Lake Media Fund
Distribuzione: Lucky Red
Colore: bianco e nero
Durata: 115’
Origine: USA, 2013
Premio per la migliore interpretazione maschile a Bruce Dern all’ultimo Festival di Cannes.
Il regista – Alexander Payne, autore del Nebraska, si è laureato in Storia e Letteratura spagnola a Stanford e successivamente in regia e arti drammatiche all’Università di Los Angeles. Autore di opere come Election (1999), A proposito di Schmidt (2002), Sideways – In viaggio con Jack (2004) e Paradiso amaro (2011), Payne viene considerato un “neorealista” nel panorama del cinema americano e un maestro dell’on the road, come dimostra anche questa sua ultima opera, «una ballata folk sulla strada tra dramma e commedia».
La vicenda – Woody Grant è un uomo anziano che ha condotto un’esistenza tormentata. Ora la demenza senile avanza e Woody, che ha ricevuto una delle tante lettere che promettono mari e monti, è convinto di essere il vincitore di un milione di dollari da ritirare a Lincoln, nel Nebraska. Lui abita in Montana e decide di partire a piedi per ritirare tale somma. Naturalmente viene fermato dai familiari che lo rimproverano per la sua cocciutaggine e che minacciano di farlo ricoverare in una casa di riposo. La moglie, Kate, non ne può più di lui e delle sue manie; il figlio Ross, che lavora in televisione, pensa che il ricovero sia l’unica soluzione possibile; ma David, il figlio più giovane che vende elettrodomestici e vive una situazione sentimentale incerta, decide di assecondare il vecchio padre e di accompagnarlo in macchina fino a destinazione. Il lungo viaggio diventa un’occasione per David per conoscere meglio quel padre scorbutico e amante dell’alcol, ma che ha vissuto una vita intensa e ricca. Una sosta a Hawtorne, città natale di Woody, diventa l’occasione per una riunione familiare e per incontrare vecchi amici e conoscenti. Tutti vengono a sapere della (presunta) vincita e Woody viene festeggiato e blandito. Ma poco alla volta molti vorrebbero approfittare di tale fortuna e avanzano crediti nei confronti dell’uomo. Ma una volta chiarito che si tratta di una falsa vincita, Woody viene sbeffeggiato e deriso. Forse ora il viaggio non ha più senso e David pensa di far ritorno a casa. Ma ancora una volta la determinazione del vecchio ha la meglio. I due ripartono e arrivano a Lincoln. Finalmente ora Woody realizza che si è trattato di un imbroglio e resta profondamente deluso. Ma David, che ha compassione di quel padre umiliato, decide di comperare un furgone e un compressore (che rappresentavano il sogno del vecchio) e gli permette di ripassare da Hawtorne per suscitare l’invidia di chi l’aveva deriso e dargli la possibilità di prendersi una rivincita. Poi i due partono per far ritorno a casa. Il loro rapporto è decisamente cambiato.
Il racconto
Introduzione – Prima dei titoli di testa le immagini rappresentano un uomo vecchio che avanza faticosamente sul marciapiede innevato, a fianco della ferrovia, lungo una strada trafficata. Porta gli stivali, un vecchio giaccone e un berretto di pelo. Viene visto e fermato da un poliziotto che lo interroga, ricevendone solo risposte evasive. Si capisce chiaramente che si tratta di un uomo in stato confusionale.
Prima parte
– Dopo i titoli di testa vediamo David che si reca alla stazione di polizia per riportarlo a casa. Il vecchio, il cui nome è Woody, spiega al figlio che vuole andare in Nebraska a ritirare un milione di dollari che afferma di avere vinto. David cerca di spiegargli: «È una truffa; uno dei trucchi più vecchi del mondo. Vogliono solo venderti riviste». Ma Woody non gli dà retta. – A casa Woody deve sorbirsi gli aspri rimproveri della moglie: «È già la seconda volta che tenta di svignarsela. Chi lo immaginava che questo str… volesse essere un milionario? Ci doveva pensare anni fa e lavorare per diventarlo». Woody dice di voler comperare un furgone nuovo e un compressore, come quello che tanti anni prima aveva prestato al suo socio Ed, che non glielo aveva più restituito. Kate parla di farlo ricoverare in una casa di riposo.
– Nella sequenza successiva vediamo David nel suo ambiente di lavoro. Cerca di vendere delle casse acustiche ad una coppia, ma con scarso successo. In seguito lo vediamo con la sua ex compagna che lo ha lasciato e che non intende tornare con lui. Si tratta evidentemente di un uomo che ha qualche problema, sia dal punto di vista professionale e soprattutto da quello sentimentale.
– David viene chiamato da casa. Il padre ha tentato ancora di scappare. Questa volta interviene anche il fratello Ross che è molto critico nei confronti del padre e, di fronte a David che cerca di difenderlo («Non dargli addosso. Non si rende neanche conto di quello che fa. Non ha bisogno di una casa di riposo; ha bisogno di un motivo per vivere. È questo il problema»), obietta: «Io e mamma cerchiamo di essere realisti, e dovresti farlo anche tu. Con una casa di riposo faremmo il suo bene; il che, ammettiamolo, è molto più di quello che lui ha mai fatto per noi. Non gliene ha mai fregato un c… di te, David».
– In un secondo momento Woody ritenta la fuga. David si mette alla sua ricerca e lo trova per strada, deciso più che mai. Cerca di convincerlo a tornare indietro, ma il padre obietta: «Portamici tu, allora».
– Colpito da queste parole, David si prepara per il viaggio, nonostante le recriminazioni di Kate: «Dovresti aiutare me. Sono io che faccio tutto qui. Tuo padre se ne sta sempre seduto. Guardalo: è un uomo inutile. Sua madre l’ha viziato». Ma David ha deciso di assecondare il suo genitore, provocando le ire della madre: «Sei tale e quale tuo padre, cocciuto come un mulo».
Seconda par te
– Inizia il lungo viaggio che va dal Montana al Nebraska (circa duemila chilometri). Va subito sottolineato il grosso peso strutturale che assume il paesaggio. L’autore descrive un’America inedita, fatta di lande semideserte, di spazi brulli sovrastati da un cielo plumbeo e minaccioso, di cittadine di provincia che manifestano i segni della crisi, non solo economica.
– Arrivati in South Dakota, David pensa di fare una piccola deviazione per mostrare al padre il Monte Rushmore, sul quale sono scolpite le immagini di quattro presidenti degli Stai Uniti. Si tratta di un piccolo diversivo, di un’occasione per distrarre il padre, per conversare con lui. Ma Woody non sembra apprezzare più di tanto.
– Durante il pernottamento in un hotel, Woody, di ritorno dal bar dove ha tracannato qualche birra, cade e si ferisce alla testa. Viene ricoverato in ospedale dove viene ricucito. I medici consigliano di trattenerlo un giorno o due in osservazione. David, che ha poco tempo a disposizione, pensa di ritornare a casa, ma poi cede di fronte alla determinazione del genitore. Non senza avere prima recuperato la dentiera che Woody aveva perso nell’attraversare i binari.
– Kate, avvisata per telefono, li consiglia di far sosta a Hawtorne, a trovare la zia Marta e il fratello di Woody. Potrebbe essere l’occasione per una rimpatriata con tutti i membri della famiglia. I due arrivano finalmente in Nebraska. David guarda il padre con sempre maggior interesse e curiosità, un padre di cui si rende conto di non sapere quasi niente.
Terza par te
– Zia Marta li accoglie con calore, ma il fratello di Woody è di poche parole e i suoi due figli (uno dei quali è stato anche in galera per violenza sessuale) sono due ciccioni un po’ inebetiti che si divertono a prendere in giro David per il tempo che ci ha messo per arrivare fin lì. «La crisi ha fatto a pezzi Hawtorne; è molto dura per i giovani; è un momento terribile», si giustifica zia Marta. L’ambiente è squallido e la televisione sembra farla da padrone.
– Woody ritrova l’officina dove aveva lavorato per tanti anni assieme a Ed (quello del compressore). Poi va al bar con il figlio. David sta cercando di smettere di bere ma, invitato dal padre, ordina anche lui una birra («Mi faccio un sorso con mio padre»). Dopo varie birre incominciano le confidenze. David gli dice di esser si lasciato con la ragazza con cui stava da due anni e manifesta la sua insicurezza: «Forse dovevo chiederle di sposarmi. Non sono mai stato sicuro. Come si fa a sapere quando sei sicuro? Tu eri sicuro? Com’è che tu e la mamma vi siete sposati?». David è desideroso di conoscere meglio la propria famiglia, ma riceve soltanto risposte evasive. Poi rimprovera il padre perché beve troppo, ma provoca la sua reazione stizzita: «Va bene, sì, bevo tanto. Che vuoi? Tu fai quello che ti pare e io altrettanto. Berresti anche tu se fossi sposato con tua madre. Non hai il diritto di dirmi cosa devo fare».
– In un’altra taverna Woody ritrova vecchi amici, tra cui Ed, il suo ex socio. Nonostante le raccomandazioni di David, l’uomo fa sapere a tutti della “vincita” e viene applaudito e festeggiato. È per lui un momento di felicità. Nel ritorno a casa esprime tutta la sua soddisfazione: «Hai visto che faccia hanno fatto?».
– Anche i familiari hanno appreso della notizia e si congratulano con lui, dimostrando anche un certo interessamento (i due cugini si offrono di accompagnarli fino a Lincoln). La notizia si diffonde nella piccola città di provincia e Woody diventa una piccola celebrità.
– Nel frattempo Kate giunge a Hawtorn col pullman. Di fronte alle solite aspre critiche della madre, David obietta: «Vacci piano con lui; non si tratta del milione. Secondo te quanto ancora camperà, più o meno lucido? E che c’è di male nel fargli vivere la sua illusione un altro paio di giorni?».
– Prima di recarsi da zia Marta, Kate vuole andare al cimitero, quello protestante, dove sono sepolti vari membri della famiglia di Woody (lei è invece cattolica e i suoi cari sono sepolti in un altro cimitero). È un’occasione per ricordare, commentare, criticare. Ma per David è anche un modo per conoscere un po’ di più la sua famiglia di origine e, quindi, qualcosa di più del proprio padre.
– Il giornale locale vuole scrivere un articolo su Woody e manda un ragazzino a fargli una foto. David allora si reca in redazione per rivelare la verità e si trova di fronte ad una giornalista che dice di essere stata la ragazza di suo padre. Dalla donna e da vecchie foto David viene a conoscere tante altre cose circa il padre: era stato in Corea; riparava aerei militari; una volta, durante un trasferimento, era stato atterrato. Poi ascolta attentamente le parole della donna: «Tuo padre non è mai stato un chiacchierone. Appena tornato dal fronte praticamente non apriva bocca, ma era sempre molto gentile, non riusciva a negare un favore. Ora che tutti lo ritengono un milionario è un vero eroe da queste parti. David è pensieroso e riflette.
Quarta par te
– Alla taverna Woody viene ancora applaudito dai suoi ex concittadini. Ma ben presto cominciano i problemi. Ed va da David e gli dice di avanzare dei soldi da suo padre e ritiene che sia giunto il momento per restituirli. Di fronte alla perplessità del giovane, Ed non esita a lanciare velate minacce.
– Particolarmente significativa è l’immagine in cui David, che dorme nella stessa camera dei suoi genitori, si sveglia e li guarda intensamente. Poi, il giorno dopo, c’è una grande riunione familiare. Sono arrivati altri fratelli di Woody ed anche Ross (però da solo, senza la moglie e i figli). Durante il pranzo tutti si congratulano con Woody. David tenta di dire che si tratta di una vincita fasulla, ma nessuno gli crede. Tutti pensano che sia un espediente per evitare richieste di denaro. Infatti poco dopo una zia e un cugino di David avanzano delle pretese: la famiglia ha aiutato Woody quando era nel bisogno e ora lui deve ricambiare. Ne nasce addirittura una lite, che viene risolta dall’intervento energico da parte di Kate: «Io ho tenuto i conti. Quello che gli avete dato non è niente rispetto a quanto gli dovevate. Lui non sapeva dire di no a nessuno, e questo l’ha rovinato».
– David e Ross esprimono il desiderio di andare a vedere la casa dei Grant, dove il padre è cresciuto. È ormai una casa abbandonata e fatiscente, ma diventa un’altra occasione per conoscere meglio le proprie origini. Quella casa era stata costruita da Woody con le sue mani, assieme ai fratelli, prima della nascita di David. C’è ancora la camera dove morì un fratello di Woody, David, il cui nome è stato trasmesso al nipote. Il fienile è ancora in piedi. È il momento dei ricordi, della nostalgia, della malinconia.
– Il giorno dopo Ed si rifà vivo con la sua richiesta di denaro. Per dare forza a tale richiesta Ed rivela che fu lui a scongiurare il divorzio di Woody da Kate, visto che il padre di David se la faceva con una meticcia. David resta colpito e domanda al padre quando ciò è avvenuto. Woody risponde: «Dopo la nascita di Ross, prima di te». David viene così a conoscere anche la debolezza del padre. Tuttavia reagisce cacciando con molta fermezza Ed, che se ne va minacciando.
– David e Woody, all’uscita dalla taverna, subiscono un’aggressione da parte dei due cugini che si impossessano della lettera con l’annuncio del premio. Si viene così a sapere che si tratta di un falso. Lo vengono a sapere anche al bar, dove Ed esibisce di fronte a tutti la lettera, prendendosi gioco di Woody, che viene sbeffeggiato e deriso. È il momento dell’umiliazione. Woody si riprende la sua lettera. David sfoga la sua rabbia dando un pugno a Ed.
– A questo punto David pensa che sia ora di finirla: «È finita, ora basta, ci fermiamo. Hai la fronte aperta in due e a stento ti reggi in piedi. Non hai vinto, te lo vuoi ficcare in testa? Io non voglio andare a Lincoln per una stupida fantasia. Già mi sento in colpa per averti portato fin quaggiù. Hai soldi a sufficienza per campare; non puoi guidare; che senso ha?». Ma David resta sorpreso e si commuove quando sente le motivazioni del padre: «È per voi figli. Vi volevo lasciare qualcosa». Woody sviene e dev’essere ricoverato in ospedale.
– Ross e la madre decidono di partire. David aspetta che il padre si riprenda. Ma durante la notte David si sveglia e s’accorge che il padre è scappato un’altra volta. Lo raggiunge, prova compassione per lui e decide di assecondarlo fino in fondo portandolo a Lincoln.
– Qui finalmente Woody viene a sapere che non ha vinto. Ci resta male e se ne va sconsolato, dopo aver accettato come premio di consolazione un cappello. L’impiegata domanda a David: «Ha l’Alzheimer?». Questi risponde: «No, crede a quello che le persone gli dicono». «Non è un bene», conclude amaramente la donna. David sale in macchina dove trova il vecchio padre avvilito e rassegnato. Lo guarda con affetto e tenerezza. E prende una decisione.
Epilogo
– Prima di far ritorno a casa David si ferma da un rivenditore di auto e baratta la sua macchina con un furgone usato, facendo credere al padre di essere riuscito a strapparlo a quelli del premio. Poi, in un altro posto acquista un compressore nuovo e lo carica sul furgone. Particolarmente significativo quello sguardo riconoscente e schivo che Woody rivolge nei confronti del figlio che ha soddisfatto i suoi desideri.
– Durante il viaggio di ritorno, prima di arrivare a Hawtorne, David si fa da parte e fa guidare il padre, nascondendosi. E così Woody può passare in mezzo alla cittadina dove viene visto da tutti: alcuni lo salutano festosamente; Ed lo guarda con rancore; la giornalista lo osserva con tenerezza. L’inquadratura dal basso mostra Woody pienamente soddisfatto, nel momento della sua rivincita.
– Appena fuori dall’abitato David ritorna alla guida del furgone. Il pick-up si dirige verso casa. Con un campo lunghissimo l’immagine mostra l’orizzonte. La musica extradiegetica conclude il racconto. Padre e figlio vivono ora un rapporto nuovo.
Significazione – Woody è una persona anziana che si trova in una situazione di fragilità e di debolezza, dopo aver trascorso una vita fatta di alti e bassi, come ogni vita umana. La tentazione da parte dei familiari è quella di considerarlo una persona inutile, che va rinchiusa in una casa di riposo. Ma il figlio David, che si trova in una crisi esistenziale, cerca di capire il vecchio padre e lo asseconda nella sua illusione di diventare milionario. Lo accompagna così in un lungo viaggio che diventa un’occasione per stargli vicino («Sono contento che siamo stati un po’ insieme») e per conoscere meglio quel padre a lui quasi sconosciuto. Scopre così che dietro quell’insensata cocciutaggine c’è una persona vera, con i suoi limiti e le sue contraddizioni, ma che ha saputo amare e che sa pensare alle persone care. Alla fine David ha ritrovato un vero padre e nel contempo gli ha restituito quella dignità che sembrava perduta.
Idea centrale – Nella nostra società le persone anziane, a causa della loro fragilità, vengono considerate inutili e pericolose, e pertanto da ricoverare in un ospizio. Ma vivere accanto a loro, con spirito di compassione e di amore, permette di conoscerle meglio e di far nascere un rapporto nuovo, consentendo loro di vivere una vita più umana e più dignitosa.