Ciò che voleva
Madre Teresa entra nell’ordine delle Suore di Loreto a Dublino nel 1928 ed è inviata in India. Insegna alla St. Mary’s High School di Calcutta quando, nel 1948, lascia l’ordine per fondare le Missionarie della Carità.
Nel testo che riportiamo qui si legge una piccola parte del travaglio che l’ha condotta a questa scelta.
Sono stata e sono molto felice come Suora di Loreto; lasciare ciò che amo ed esporre me stessa a nuove fatiche e a nuove sofferenze che saranno grandi, essere oggetto di scherno per così tanti, soprattutto per i religiosi, aderire e scegliere deliberatamente gli aspetti più duri della vita indiana, [aderire e scegliere] la solitudine, l’ignominia e l’incertezza, e tutto questo perché Gesù lo vuole, perché qualcosa mi sta chiamando «a lasciare tutto e a radunare alcune compagne per vivere la Sua vita, per svolgere la Sua opera in India». Questi pensieri erano causa di grande sofferenza, ma la «Voce» continuava a dire: «Rifiuterai?». […]
E un altro giorno: «Sei diventata Mia sposa per amor Mio, per Me sei giunta in India. La sete che avevi di anime ti ha portato così lontano. Hai paura di compiere un altro passo per il tuo sposo, per Me, per le anime?». […] Tentai di convincere Nostro Signore che avrei cercato di diventare una ferventissima santa Suora di Loreto, una vera vittima qui, in questa vocazione, ma la risposta giunse di nuovo, chiarissima: «Voglio Missionarie indiane Suore della Carità, che siano il Mio fuoco d’amore tra i più poveri, gli ammalati, i moribondi, i bambini di strada». […]
Queste parole, o piuttosto questa «Voce», mi spaventarono. Il pensiero di mangiare, di dormire, di vivere come si vive in India, mi riempì di timore. Pregai a lungo, pregai così tanto, dissi a Maria Nostra Madre di chiedere a Gesù di rimuovere tutto questo da me. Più pregavo e più la «Voce» nel mio cuore diveniva chiara; allora pregai che Egli facesse di me ciò che voleva.
(Madre Teresa di Calcutta, Sii la mia luce, Bur 2010, pp. 58-60)