Il mondo come meditazione – Attività laboratoriale
L’attività formativa qui presentata s’ispira liberamente al lavoro della poetessa Chandra Livia Candiani ed è dedicata a chi per vocazione, professione o ruolo sociale si prende cura degli altri. La premessa generale è che per saper prendere cura degli altri occorre primariamente imparare a prendersi cura di se stessi perché solo imparando ad accogliere i propri limiti e a riconoscere le proprie risorse saremo in grado di metterci in gioco, autenticamente, per prenderci cura degli altri e delle altre. Questo modo di pensare alla cura come una modalità circolare d’incontrare sé stessi attraverso gli/le altri e viceversa è un viaggio lento che richiede tempo e un’attenzione quotidiana a sé. Per questo motivo il laboratorio si sviluppa nell’alternanza tra un lavoro individuale, grazie all’ascolto di un podcast, e un lavoro di discussione in gruppo. Il podcast intitolato “Il mondo come meditazione” è reperibile online gratuitamente su Voci e può essere ascoltato su Spotify e Google Podcast.
Inoltre, per approfondire la metodologia utilizzata per costruire le fasi del laboratorio rimando al libro di Laura Formenti “Attraversare la cura. Relazioni, contesti e pratiche della scrittura di sé” edito dalla casa editrice Erickson.
Fare esperienza
Il laboratorio prevede di coinvolgere un gruppo di persone che per vocazione, interesse, volontariato o scelta professionale si prendono cura di altre persone in ambito educativo, sociale, sanitario, ecc. Il primo passaggio prevede l’ascolto individuale del podcast a cura di Chandra Livia Candiani (Clicca qui per ascoltarlo).
Il podcast è formato da 10 audio della durata di 10 minuti circa ciascuno e quindi ai/alle partecipanti è richiesto di dedicare 10 minuti al giorno per un minino di 10 giorni all’ascolto in autonomia.
È ipotizzabile dare ai/alle partecipanti 15 giorni di tempo per l’ascolto prima dell’incontro collettivo in presenza.
L’ingaggio dei/delle partecipanti può avvenire tramite mail, social network (Facebook e WhatsApp), telefonate e in tutti i modi informali possibili e immaginabili. L’idea è di coinvolgere persone anche se non si conoscono tra loro.
Celebrare la bellezza
L’incontro laboratoriale ha l’obiettivo di generare un dialogo tra i/le partecipanti capace di aprire loro la possibilità di dialogare sul tema della cura di sé tra le persone che si occupano per vocazione, necessità, interesse e/o professione di cura di altri. L’incontro può svolgersi in presenza o online e avrà la durata di due ore.
Dopo un momento di benvenuto, necessario a formare un clima dove le persone si sentano a loro agio, per prima cosa le/i conduttrici/conduttori del laboratorio inviteranno ciascuna/o partecipante a prendere un foglio bianco e a trovare una posizione comoda per ripensare al podcast ascoltato e scrivere di getto i propri pensieri. È fondamentale esplicitare che successivamente sarà chiesto di condividere i pensieri con un piccolo gruppo di partecipanti. Ciascuno/a di loro sarà libero di scegliere cosa condividere e cosa no.
(Tempo per scrivere i pensieri liberamente, dieci minuti)
Comprendere e teorizzare
– Invitare le/i partecipanti a trovare qualcuno nella sala, oppure se online i/le conduttori conduttrici possono creare delle stanze online, a cui leggere i propri pensieri. Regole dello scambio: gruppo di tre persone (in presenza o online); a turno, uno/a prima legge, poi l’altro fa domande per approfondire, il terzo osserva la relazione tra i due e prende nota del processo comunicativo – come parla la coppia? Es. con i gesti, il tono della voce, ecc. Assicurarsi che ci sia tempo sufficiente e uguale per tutte/i.
(Tempo per la condivisione 40 minuti)
– Com’è andata? Le/i conduttori inviteranno le/i partecipanti a ritrovarsi in un unico gruppo (tutti insieme) e chiederanno di raccontare liberamente quello che sentono importante condividere dell’esperienza fatta per riflettere sulla tematica dell’incontro: le relazioni e le pratiche di cura. Valore aggiunto sarà la presenza di persone di età diverse che vivono la relazione con la cura di sé in modo diverso.
L’obiettivo è far emergere le differenze e la complessità non arrivare a pensare tutte/i allo stesso modo.
Agire deliberatamente
Per concludere l’incontro occorre rilanciare le riflessioni tra i partecipanti ponendo loro domande pensose, che non mirano a trovare risposte certe ma ad attivare azioni future. Ecco alcuni spunti per le domande: ora che sei più consapevole che il modo che hai di prenderti cura di te influenza la tua modalità di cura dell’altro, che cosa te ne fai di questa consapevolezza? Quali azioni potresti mettere in atto per prenderti cura di te del tuo corpo come dei tuoi pensieri? In quali occasioni lo stai già facendo?
Se hai trovato interessante questa attività, leggi anche l’articolo Il mondo come meditazione della stessa autrice.