Il testo biblico che ispira l’immagine della compaginazione, termine preso a guida di questa riflessione, è l’inizio del secondo capitolo degli Atti degli apostoli dove l’autore, l’evangelista Luca secondo la tradizione, descrive la discesa dello Spirito Santo sulla comunità dei discepoli di Gesù riunita a Gerusalemme nel giorno di Pentecoste (At 2,1-13).  Nel capitolo precedente, dopo il prologo, Luca aveva descritto l’ascensione di Gesù al cielo (At 1,1-11), il ritrovarsi della comunità dei discepoli e delle discepole nella camera alta (At 1,12-14) e poi il primo discorso di Pietro incentrato sulla defezione di Giuda e l’integrazione di un altro discepolo al suo posto (At 1,15-26). I toni sono pacati, ma il dramma sotteso a quei fatti e a quelle parole è palpabile: il Maestro non è più presente in mezzo ai suoi, benché i due “uomini in bianche vesti” ne abbiamo promesso il ritorno (At 1,10-11); e per di più…