Il progetto ἔμβλημα (emblema) nasce a Milano all’inizio della scorsa estate dall’idea dell’attrice e pedagoga teatrale Roberta Secchi ed è tuttora in corso. L’artista ha raccontato che, davanti al suo smarrimento per i fatti del mondo, alla paura del futuro, al non poter decifrare chi (o cosa) è lei in mezzo a tutto questo, ha avvertito “l’inarrestabile tentazione di vivere pienamente il presente, di cercare altri sguardi e interrogare altri vissuti”. L’idea tanto originale quando semplice, si presta a essere presa a modello per ulteriori sperimentazioni in altri contesti. Ma di che cosa si tratta? 

Raccolte via social le adesioni e ricevuti i relativi indirizzi postali, l’ideatrice ha inviato un emblema del suo presente a ciascuno. Gli emblemi sono opere uniche fatte di sole parole, sole immagini, o una combinazione di entrambe. 

I/le partecipanti risponderanno all’emblema creandone uno loro; per farlo non occorre ‘sentirsi’ artisti spiega Secchi “chi vuole può scrivere e/o disegnare di suo, ma si può anche assemblare materiale eterogeneo (come farò io) creando dei collage eterogenei, senza limiti di tecnica e stile”. L’emblema sarà poi inviato all’artista che condividerà tutti gli emblemi inviati e ricevuti su una pagina virtuale, con i nomi di chi ha partecipato. 

Cliccando qui trovate le indicazioni metodologiche per lo svolgimento di un percorso simile al fine di creare esperienze di condivisione tra giovani e adulti sul tema del presente.