La medicina della tua parola
Il Verbo eterno, sedendo sul suo trono, fa sempre cose nuove e ora vuole farne una… Chiama i dodici apostoli e li manda a predicare, indicando quello che devono fare. Altrettanto fa con le sue spose, ma chi lo intenderà e chi non lo vorrà intendere… Dice loro di non portare nulla per via: né bastone, né sacca, né pane, un solo vestito, nessuna borsa; e devono allontanarsi da quelli che non li vogliono scuotendo la polvere dai piedi… Dà loro la medesima forza e il medesimo comando di scacciare i demoni, sanare gli infermi e molte altre cose… Li elegge con un tiro interiore e con una chiamata esteriore. Altrettanto fa con le sue spose, che chiama perché conoscano le offese, dato che conoscerle non è altro che rimediarvi. Dà loro autorità di sanare gli infermi, scacciare i demoni e risuscitare i morti. In che modo devono sanare gli infermi? Prendendo la medicina della tua parola, o Verbo, che sana tutte le infermità dell’anima.
(S. M.Maddalena de’ Pazzi, RE, Rivelazioni e intelligenze, V notte, in Cantico per l’Amore non amato, Com. S, Leolino, Ed. Feeria, pp. 775-776)
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