Amami come io ti amo
Nulla anteporre all’amore di Cristo
«Forte come la morte è l’amore» (Ct 8,6), perché l’amore di Cristo è la morte della morte. L’amore che portiamo a Cristo, anch’esso è forte come la morte, perché deve essere una specie di morte, in quanto è distruzione della vecchia vita, abolizione dei vizi e abbandono delle opere morte. Sia questo amore una specie di contraccambio a Cristo, anche se sarà sempre impari al suo amore per noi e come una sua sbiadita immagine.
Come Cristo ci ha amati, così dobbiamo amarlo. Per questo dice: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore» (Ct 8,6). Come se dicesse: Amami come io ti amo. Abbimi nella tua mente, nei tuoi ricordi, nei tuoi desideri, nei tuoi sospiri, nei tuoi lamenti, nei tuoi gemiti. Non dimenticarti, o uomo, che da me viene tutto quello che sei. Ricordati non solo di quanto ti ho donato, ma quante cose terribili e immeritate ho sofferto per te. Chi ti ama come ti amo io? Chi ti ha creato, se non io? Chi ti ha redento, se non io?
Togli via da me, Signore, questo cuore di pietra. Strappami questo cuore raggrumato. Distruggi questo cuore incirconciso. Dammi un cuore nuovo, un cuore di carne, un cuore puro! Tu, purificatore dei cuori, prendivi dimora. Abbraccialo e contentalo. Sii tu più alto di ogni mia sommità, più interiore della mia stessa intimità. Tu, esemplare di ogni bellezza e modello di ogni santità, scolpisci il mio cuore secondo la tua immagine; scolpiscilo col martello della tua misericordia, Dio del mio cuore e mia eredità, o Dio, mia eterna felicità.
(Baldovino di Ford, Sermoni, XI, 13-15.22, passim)
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