N.03
Maggio/Giugno 2024

Occasione 

«Il tuo allenatore è quella voce che, da dentro, adesso è lì a bisbigliarti: “Eccola la tua grande occasione: giocatela fino in fondo, accendila!”. Non giocarla potrebbe significare, un giorno, fare i conti con il rimpianto: uno dei peggiori, poi, non è quello di non avere mai avuto un’occasione, ma di averla avuta e di non essere stato capace di coglierla. L’Olimpiade è la tua grande occasione sportiva» (Francesco, Lettera aperta ad un atleta olimpico, 2021). In chiave vocazionale è facile cogliere l’analogia tra l’occasione olimpica e la vita: anche quest’ultima è un’occasione o, forse meglio, una serie di occasioni prima da riconoscere e, poi, da cogliere. 

Qui, l’occasione che mi si presenta è quella di riscoprire un testo che mi sembra utile riportare per intero: «Secondo la concezione biblica, l’uomo ‘non ha la vocazione’ come se fosse un bene di possesso, bensì deve ‘maturare la propria vocazione’ come una graduale scoperta […]. Con il termine ‘chiamata’ si allude più specificamente all’appello contestuale, all’intervento puntuale che Dio fa giungere ai suoi destinatari in modi e forme diverse […]. Nel corso dell’esistenza intesa come ‘itinerario di vocazione’ si possono realizzare più ‘chiamate’ di Dio […] pertanto la vocazione è il ‘compito’ di tutta l’esistenza umana che a sua volta è contrassegnata da diverse chiamate». (G. De Virgilio, «Vocazione/chiamata», Dizionario Biblico della vocazione, 988).

Il numero che questo editoriale introduce è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per il tempo libero, il turismo e lo sport e, sotto forme differenti, mi pare che tutti questi ambiti abbiano, in qualche modo a che fare con l’occasione che si presenta sia perché cercata con la passione, l’allenamento, la disciplina – penso allo sport – la curiosità, l’approfondimento, il viaggio, il cammino – e penso al turismo – ma anche con la disponibilità a riconoscere che il tempo ha bisogno di essere liberato perché lasci emergere l’inattesa sorpresa di Dio.

In fondo, annunciare la vocazione e accompagnare all’incontro con il Signore risponde a dinamiche simili che hanno a che fare con la regola di vita, con la passione, la lotta e l’ascesi, con il gusto di scrutare nella Scrittura e nella storia per compiere la propria impresa ma anche del disporsi a riconoscere che le chiamate di Dio sono occasioni, sempre feconde e assai numerose seminate in ogni giorno della nostra vita.