N.05
Settembre/Ottobre 2024
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Il desiderio è una preghiera

E chi capiva perché ruggiva? Aggiunge: E dinanzi a te sta ogni mio desiderio. Non dinanzi agli uomini, che non possono vedere il cuore, ma dinanzi a te sta ogni mio desiderio. Sia dinanzi a lui il tuo desiderio; ed il Padre, che vede nel segreto, lo esaudirà. Il tuo desiderio è la tua preghiera; se continuo è il desiderio, continua è la preghiera. Perché non invano ha detto l’Apostolo: Pregando senza interruzione. Forse noi senza interruzione pieghiamo il ginocchio, prostriamo il corpo, o leviamo le mani, per adempiere all’ordine: Pregate senza interruzione? Se intendiamo il pregare in tal modo, credo che non lo possiamo fare senza interruzione. Ma c’è un’altra preghiera interiore che non conosce interruzione, ed è il desiderio. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato, non smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere la preghiera, non cessar mai di desiderare. Il tuo desiderio continuo sarà la tua continua voce. Tacerai se cesserai di amare. Chi sono quelli che hanno taciuto? Coloro dei quali è detto: Poiché ha abbondato l’ingiustizia, si raggelerà la carità di molti. Il gelo della carità è il silenzio del cuore; l’ardore della carità è il grido del cuore. Se sempre permane la carità, tu sempre gridi; se sempre gridi, sempre desideri; e se desideri, ti ricordi della pace. Ed occorre tu intenda dinanzi a chi echeggia il ruggito del tuo cuore. Stai bene attento con quale desiderio devi mostrarti davanti agli occhi di Dio. Forse con il desiderio che muoia il nostro nemico, come, apparentemente con giustizia, desiderano gli uomini? Infatti talvolta non preghiamo come dovremmo. Osserviamo quanto chiedono gli uomini come cosa giusta. Pregano affinché muoia qualcuno, e ne venga a loro l’eredità. Ebbene, anche quelli che pregano perché muoiano i nemici, ascoltino il Signore che dice: Pregate per i vostri nemici. Non pregheranno dunque perché muoiano i nemici, ma affinché essi si correggano e così verranno meno i nemici: non saranno più tali, perché saranno ormai corretti. È dinanzi a te ogni mio desiderio. E se è davanti a Lui il desiderio, non sarà davanti a Lui anche il suo gemito? Come potrebbe esser così, dal momento che il gemito è la voce del desiderio? Per questo continua: Ed il mio gemito non ti è nascosto. A te non è nascosto, ma lo è a molti uomini. A volte sembra che l’umile servo di Dio dica: E il mio gemito non ti è nascosto. A volte sembra anche che il servo di Dio rida: forse che quel desiderio è morto nel suo cuore? Ma se dentro al cuore c’è il desiderio, c’è anche il gemito; non sempre esso giunge alle orecchie degli uomini, ma mai resta lontano dalle orecchie di Dio.

 

(Sant’Agostino, Esposizioni sui salmi, sal 37)

 

 

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