N.01
Gennaio/Febbraio 2025
Fonti /

Desiderio e ricerca di Dio

Avvicinatevi a lui e sarete illuminati e i vostri volti non saranno confusi”. Sono confuso, Signore Dio, sono confuso di una confusione tetra e orribile ogni volta che, avvinandomi a te, mi trovo chiusa la porta della tua visione e mi par quasi di udire quella terribile voce: “In verità vi dico: “Non vi conosco”. E io, che desideravo essere illuminato da te, sono così avvolto di tenebre dal dolore del mio cuore e dallo sconvolgimento di tutto il mio animo, che quasi mi sembra fosse stato meglio non essermi avvicinato. Chi infatti mi consolerà, se tu hai voluto desolarmi? Si allontanino e periscano tutte le consolazioni che non sono te e che da te non sono: “Guai a chi è solo”, dice Salomone. Davvero guai a me, se sono solo, se tu non sei con me o io con te.

Beato e assai beato mi credo, o Signore, se sento che tu sei con me; ma provo disgusto di me e mi sono in odio ogni qualvolta sento che io non sono con te. Finché sono con te sono anche con me; mentre non sono con me finché non sono con te. E guai a me ogni volta che non sono con te, senza di cui non posso assolutamente essere. Non sono, infatti, in grado di sussistere, in un qualsiasi modo di sussistenza, sia nel corpo che nell’anima, se non è presente la tua forza; non ti desidererei non ti cercherei se non fossi mosso dalla presenza della tua grazia; non ti troverei mai se non mi venisse in soccorso la tua misericordia e bontà.

Ma quando io, in tutte queste cose, sono con te, sento operante in me la tua grazia; è bello (allora) per me essere, vivere; nel Signore è lodata la mia anima.

 

(Guglielmo di Saint-Thierry, Dalla meditazione alla preghiera. Meditativae Orationes, Introduzione, traduzione e note a cura di Cecilia Falchini, Ed. Qiqajon, Magnano, BI  1987, p. 35)

 

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