Tra noi due
La volontà del Signore sulla mia vita non è scritta nei cieli, lasciando a me il compito di indovinarla con un po’ di fortuna: essa si decide nel mio cuore tra noi due. Non è questo forse il senso della lotta tra Giacobbe e l’angelo? Ma Dio sa dove mi porta. È il più forte, ma non vuole costringermi.
Nessuna vocazione è al ribasso. Siamo chiamati alla gioia di Dio. Impegnandoci per Dio, non ci alieniamo, avanziamo verso l’alto mare della gioia. Il mare non sarà necessariamente tranquillo: il battello sarà forse scosso, forse addirittura minacciato da burrasche improvvise, da raffiche di vento, da tempeste violente… La pesca potrà essere infruttuosa: «Ragazzi, avete un po’ di pesce?» domandava Gesù resuscitato, sulla sponda del lago di Galilea, interpellando i suoi apostoli che avevano lavorato tutta la notte senza prendere niente ed erano depressi… Ma il miracolo si produrrà, l’incontro con il Signore che ha camminato sulle acque e le ha calmate, che ha preparato lui stesso sull’altra sponda un po’ di pesce alla griglia: allora «il loro cuore si rallegrerà e quella gioia, nessuno potrà toglierla loro».
(Dom Marie-Gérard Dubois, Passione estrema per l’assoluto. La vita nascosta dei monaci della Trappa, Edizioni Piemme 1997, pp.207-208)