N.03
Maggio/Giugno 2025

Abitare la Parola come pellegrini

Leggere la scrittura con la scrutatio

Ogni pellegrino sa che il viaggio non è fatto solo di mete, ma soprattutto di passi, di ritmo, di soste e ripartenze. Anche la Scrutatio è un pellegrinaggio, un cammino dentro la Scrittura, dove i versetti sono sentieri che si intrecciano, si aprono a nuove prospettive e conducono all’Incontro. È un modo di abitare la Parola, percorrendola con lo stesso respiro di chi, camminando, si lascia trasformare dal viaggio.

«E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui» (Lc 24,27).

Nel racconto dei discepoli di Emmaus, Gesù si fa compagno di viaggio. Cammina accanto a due pellegrini smarriti, delusi, incapaci di comprendere il senso degli eventi che li hanno sconvolti. Non offre subito risposte, ma si mette in cammino con loro, ascolta i loro dubbi e, passo dopo passo, spiega le Scritture. Gesù non si limita a citare i testi sacri: li collega tra loro, crea un intreccio di parole capaci di illuminare il cuore dei discepoli, di far ardere in loro la speranza.

È il primo esempio di Scrutatio, un modo di abitare la Parola come pellegrini, di esplorarla non solo con la mente ma anche con il cuore, camminando al suo interno come in un villaggio antico, fatto di strade che si incrociano, di piazze dove fermarsi a riflettere, di vicoli nascosti che riservano sorprese.

Così come Gesù ha fatto ardere il cuore dei discepoli collegando i versetti tra loro, anche la Scrutatio ti invita a un viaggio interiore. Non è uno studio accademico, né un esercizio di memoria: è un pellegrinaggio attraverso la Scrittura, un cammino che trasforma chi lo intraprende.

Che cos’è la Scrutatio? Il termine Scrutatio deriva dal latino scrutare, che significa indagare, esplorare in profondità. In latino classico, scrutari indicava la ricerca di oggetti nascosti o l’esaminare attentamente qualcosa, proprio come chi scruta il cielo alla ricerca di segni o esplora un territorio sconosciuto.

È legato anche a scrinium, un cofanetto in cui si custodivano documenti preziosi, suggerendo l’idea di una ricerca attenta tra testi sacri.

La Scrutatio è un metodo per leggere e comprendere la Bibbia collegando tra loro diversi passi, lasciando che la Scrittura si spieghi con la Scrittura. L’arte di “scrutare le Scritture” è tipica della tradizione ebraica e patristica. È stata poi ripresa dalla sapienza monastica dei primi secoli del cristianesimo. Per i monaci, la Scrittura era molto più di un testo da studiare: era un luogo da abitare, una realtà viva con cui entrare in dialogo. Scrutarla significava intraprendere un pellegrinaggio spirituale, un cammino attraverso i versetti che portava a un incontro vivo con Dio. Non era una ricerca lineare, ma un viaggio fatto di tappe, di soste, di ritorni su passi già percorsi. E proprio come in ogni pellegrinaggio, la meta non era solo un luogo fisico, ma un cambiamento interiore, una conversione del cuore.

Come nel cammino di Emmaus, dove i discepoli scoprono un senso nuovo negli eventi della loro vita ascoltando le parole di Gesù, anche nella Scrutatio si parte da un versetto e si seguono i collegamenti interni alla Bibbia, come strade che si intersecano nel villaggio della Parola e si costruiscono di volta in volta nell’incontro con luoghi e personaggi.

I monaci non avevano Bibbie con riferimenti incrociati come le nostre, ma contavano sulla memoria e sulla preghiera per collegare i versetti.

Un contributo decisivo allo sviluppo della Scrutatio venne dai domenicani della Scuola di Gerusalemme, che curarono, oltre alla traduzione, uno dei primi apparati critici, insieme a un sistema di riferimenti incrociati tra i versetti. Da questo studio nacque la Bibbia di Gerusalemme (1956), ancora oggi una delle edizioni più utilizzate per la Scrutatio, insieme alla Bibbia TOB (1975) [1] e, più recentemente, alla Bibbia Scrutate le Scritture delle Edizioni San Paolo (2020).

Queste Bibbie sono quindi dotate di:

 – Riferimenti ad altri versetti. Solitamente posizionati a margine o al centro della pagina, collegano il versetto che stai leggendo con altri passi biblici simili, paralleli o correlati per tema, parola o evento.

 – Note a piè di pagina che forniscono spiegazioni sul contesto storico, culturale o teologico del versetto, chiarendo termini difficili o particolari.

 – Varianti testuali. Alcune Bibbie riportano in nota le differenze tra i manoscritti antichi (come il Codice Vaticano o il Codice Sinaitico). Questo aiuta a comprendere come il testo si è evoluto nel tempo.

 – Altre possibili traduzioni. In alcuni casi, viene indicata una traduzione alternativa del termine ebraico o greco originale, utile per cogliere sfumature di significato.

 – Commenti dei Padri della Chiesa. Alcune edizioni includono citazioni dei Padri della Chiesa o di studiosi biblici, offrendo una prospettiva tradizionale o teologica sul passo.

 

Come si fa la Scrutatio? La Scrutatio non richiede conoscenze teologiche, ma solo un cuore aperto e la disponibilità a lasciarsi guidare dalla Parola. Ecco come cominciare questo pellegrinaggio spirituale:

Prepara il cuore. Trova un luogo tranquillo e chiedi a Dio di parlarti attraverso la Sua Parola. Invoca lo Spirito Santo con una semplice preghiera. Prendi un quaderno per annotare le intuizioni.

Scegli un versetto di partenza. Può essere quello della liturgia del giorno o un passo che senti vicino al tuo cuore. Leggilo e rileggilo senza fretta, lasciando che risuoni dentro di te come un’eco.

Cerca i collegamenti. Proprio come un pellegrino che segue i sentieri, esplora i rimandi interni alla Scrittura. Questo è il cuore della Scrutatio: cercare altri passi che aiutino a comprendere meglio il brano scelto. Lasciati guidare da questi collegamenti, come strade che si incrociano nel villaggio della Parola.

Stai nel testo. La Scrutatio non è una corsa, ma un sostare nei versetti, un camminare lentamente lasciando che la Parola ti parli. Come un pellegrino che si ferma a contemplare un paesaggio, fermati su un versetto e ascolta le emozioni che suscita, permettendo a essa di suscitare domande, aprire orizzonti, indicare percorsi. Non si tratta solo di scrutare, ma di “lasciarsi scrutare dalle Scritture”, come insegna san Girolamo[2].

Disegna la tua mappa: Annota su un quaderno i tuoi pensieri, le tue intuizioni, le tue domande. La Scrutatio è un percorso unico e personale, e disegnare la mappa del tuo cammino ti aiuterà a vedere come Dio ti sta guidando attraverso la Sua Parola. Riassumi ciò che hai scoperto e trasformalo in preghiera, chiedendo a Dio di aiutarti a comprenderlo e a metterlo in pratica.

 

In fondo, la Scrutatio è proprio questo: un pellegrinaggio interiore attraverso le strade della Scrittura, un cammino che ti permette di abitare la Parola, lasciandoti trasformare da essa. Non sei tu a fare il cammino, ma è la Parola che fa te, modellando il tuo cuore e la tua mente secondo il pensiero di Dio.

Se non hai mai provato la Scrutatio, è il momento di cominciare. Apri la Bibbia, scegli un versetto e come un pellegrino che si mette in viaggio senza sapere dove lo porterà la strada, lascia che la Parola ti guidi. Dio ha qualcosa di importante da dirti… sei pronto a metterti in cammino?

 

 

[1] TOB: Traduction Œcuménique de la Bible, questa traduzione ecumenica è frutto della collaborazione tra studiosi cattolici, protestanti e ortodossi.

[2] «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo» in Girolamo, Commento a Isaia, Prologo 24,17.