N.03
Maggio/Giugno 2025
Fonti /

Portate i pesi gli uni degli altri

In un edificio una pietra porta l’altra, poiché ogni pietra poggia sull’altra. Così, proprio così avviene nella santa chiesa, dove ciascuno porta ed è portato dall’altro. Ci si sopporta a vicenda, affinché mediante l’apporto di tutti s’innalzi l’edificio della carità. È questa l’esortazione di Paolo, che dice: “Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo” (Gal 6,2). E sottolineando la forza di questa legge dice: “Pienezza della legge è la carità” (Rm 13,10). Se infatti io non cerco di sopportare voi nel vostro modo di vivere, come può sorgere l’edificio della carità fra noi, che mediante la pazienza siamo uniti dall’amore vicendevole?

Nell’edificio della Chiesa, come si è detto, la pietra che porta è portata a sua volta, perché come io sopporto la condotta di quelli che nel loro tratto sono ancora un po’ rozzi, così anch’io sono stato tollerato da quelli che mi hanno preceduto nel timore del Signore e mi hanno portato, affinché portato imparassi a portare.

Al presente, alcuni sono portati da noi e noi siamo portati da altri; ma il fondamento porta il peso di tutto l’edificio; e questo è il nostro redentore, il quale da solo porta l’intero fardello di tutti noi uniti insieme. Di lui Paolo dice: “Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (1Cor 3,11). Il fondamento sostiene le pietre e non è sostenuto dalle pietre, perché il nostro redentore sopporta tutti i nostri difetti, ma in lui non c’è alcun difetto da sopportare. Da solo egli sopporta i nostri costumi e le nostre colpe, lui che porta da solo l’intero edificio della santa Chiesa.

 

(Gregorio Magno, Omelie su Ezechiele, II,I,5)

 

Clicca qui per leggere altri testi a cura dei Monaci Camaldolesi dell’Eremo San Giorgio.