Messe abbondante
«Come un seminatore, Dio con generosità è uscito nel mondo a seminare e ha messo nel cuore dell’uomo e della storia il desiderio dell’infinito, di una vita piena, di una salvezza che lo liberi. E perciò la messe è molta, il Regno di Dio come un seme germoglia nel terreno e le donne e gli uomini di oggi, anche quando sembrano travolti da tante altre cose, attendono una verità più grande, sono alla ricerca di un significato più pieno per la loro vita, desiderano la giustizia, si portano dentro un anelito di vita eterna» (Leone XIV, Angelus, 6 luglio 2025).
Rallentare, fermarsi, sostare è occasione preziosa di questo tempo estivo nel quale la vacanza – se non costringiamo al solo divertimento – è occasione opportuna per indugiare nell’ascolto di quel desiderio profondo che è il recesso più intimo del cuore. Nella silenziosa presenza a se stessi, nella contemplazione del creato e nella cura di quelle relazioni di amicizia vera che sono ristoro e consolazione dell’anima è facile scorgere il risuonare della vita di Dio, unico luogo in cui trovare vero ristoro (Sal 62,2).
In questo senso, l’abbondanza della messe, in questo tempo di riposo è da ricercare dentro di sé per riconoscere (ancora una volta) che il Signore non ha lesinato e non lesina nel seminare in noi il seme della sua Parola e della sua vita. Consapevoli di non meritare questa sua benevolenza, possiamo volgere il nostro sguardo agli altri e alla storia per convincerci che anche lì, allo stesso modo (e forse anche di più) è possibile «riconoscere, con gli occhi di Gesù, il buon grano pronto per la mietitura [che] c’è qualcosa di grande che il Signore vuole fare nella nostra vita e nella storia dell’umanità» (Leone XIV, Angelus, 6 luglio 2025).
Coraggio, allora! La pastorale vocazionale si fa soprattutto coltivando la relazione con il Signore e il dialogo con Lui. «Allora Egli ci renderà suoi operai e ci invierà nel campo del mondo come testimoni del suo Regno» (Leone XIV, Angelus, 6 luglio 2025).
In occasione del Giubileo dei Giovani, il Santo Padre Leone XIV incontrerà i giovani italiani riuniti in piazza san Pietro per la loro professione di fede. L’incontro con il Signore e con il successore dell’Apostolo Pietro infonda nel loro cuore il coraggio di conoscere il suo amore e rispondere con entusiasmo alla loro vocazione.