N.05
Settembre/Ottobre 2025
Fonti /

La preghiera è un grido del cuore

La vera preghiera non consiste nella voce della bocca, ma nei pensieri del cuore. Non sono le nostre parole, ma i nostri desideri, che fanno salire le voci più potenti all’orecchio di Dio. Se con la bocca chiediamo la vita eterna, ma con il cuore non la desideriamo, il nostro gridare è un tacere. Se invece la desideriamo di cuore, anche se la bocca tace, il nostro silenzio è un grido.

Ecco, nel deserto il popolo con la voce strepita, mentre Mosè, quanto allo strepito delle parole, tace; e tuttavia il suo silenzio è udito dall’orecchio della bontà di Dio, che gli dice: “Perché gridi verso di me?” (Es 14,15). Esiste dunque dentro di noi, nel desiderio, un grido segreto, che non giunge all’orecchio dell’uomo e tuttavia riempie l’udito del Creatore. Così Anna, che si era recata al tempio, taceva con la bocca e tuttavia mandava fuori la voce potente del suo desiderio.

Ecco perché nel vangelo il Signore dice: “Entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,6). Chiusa la porta, prega nella sua camera chi, tacendo con la bocca, effonde l’affetto della sua anima davanti alla bontà divina. E la voce viene udita nel segreto, quando silenziosamente uno grida per mezzo dei santi desideri. Così anche il salmista dice: “Il Signore ha esaudito il desiderio dei miseri; alla disposizione del loro cuore si è volto il tuo orecchio” (Sal 9,38).

 

(Gregorio Magno, Commento morale a Giobbe, XXII,43)

 

Clicca qui per leggere altri testi a cura dei Monaci Camaldolesi dell’Eremo San Giorgio.