Che cosa è la profondità del cuore
Che cos’è la profondità del cuore? Cerchiamo di capirlo. Ci sono diversi modi di domandare; per esempio; si può chiedere da dove provenga un fenomeno naturale; si può andare avanti a domandare delle cose che riguardano l’uomo, più precisamente e sempre più insistentemente sulla sua natura, fino alla domanda: ‘Da dove vengo? Dove vado? Perché sono qui? Perché devo sopportare questa vita? Perché devo sopportarla con me stesso?’. Dove si percepiscono queste domande profonde, lì c’è il terreno profondo del cuore, i cordis intima, da lì nascono le preoccupazioni più profonde […] Si può dire che l’uomo sia costruito verso l’interno, in esso si va sempre più in profondità, tanto che pensiamo di sfuggire a noi stessi. E Dio è nel profondo di noi stessi, lì ci tiene la sua mano; lo Spirito Santo può entrare nell’intimo del nostro cuore come dice la Sequenza, e da lì viene la luce che rischiara ogni domanda […]. C’è solo una risposta alle domande ultime: che Dio è Dio e che Dio mi ama. Questa risposta ci viene data dallo Spirito Santo, è Dio stesso che parla all’intimo del cuore. Al bisogno esteriore si può porre rimedio, per il bisogno interiore non si può fare alcuna magia appropriata, ma esso viene trasformato dal fatto che Dio mi ama. Quando un fardello è pesante e ci si immerge nell’acqua con esso, questi diventa leggero perché c’è qualcosa che lo sorregge. Così accade qui. C’è qualcuno che sorregge me e il mio fardello. Per questo abbiamo pregato, cari amici, che lo Spirito Santo venisse a darci la certezza che Dio è e ci ama. E poi torniamo di nuovo alla vita, rafforzati dalla consapevolezza di aver ricevuto qualcosa che è semplicemente dono […]. In fondo non c’è altro dono che questo: che lo Spirito dimori in noi e ci assicuri che Dio è, e che è veramente e che mi ama. Sapere questo è il dono di tutti i doni. Che ce lo conceda
(R. Guardini, Sullo Spirito Santo, 83-85).