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Dio è amicizia!

L’amicizia è luogo di rivelazione e manifestazione di Dio. Dove c’è amicizia e amicizia vera, lì c’è Dio. E lì c’è l’uomo.

L’amicizia è come camminare insieme, suppone distanza, contemplazione di paesaggi e scoperte. L’amicizia si offre: non si impone, non si mendica, non si simula. L’amicizia, come Dio, è una presenza sempre offerta. Pubblichiamo un breve testo tratto da L’avventura dell’amicizia (AA.VV.).

 

Il noi che l’amicizia costituisce non può esistere e sussistere che in una comune aspirazione a ciò che ci supera e realizza in ciascuno di noi singolarmente. […] Il tu che l’amicizia scopre non può essere raggiunto che nella sua relazione con il tu assoluto, cioè con Dio. Presupposto dell’amicizia è che l’uomo non è un essere già compiuto e in un certo senso realizzato, ma un essere che deve farsi, in pellegrinaggio, un “pellegrino dell’assoluto”. Quello che amo nell’amico non è mai ciò che si è realizzato, che può deludere o venir meno, ma sempre ciò che si sta realizzando. L’amicizia autentica è quindi indistruttibile perché fa affidamento sempre sulla vocazione, cioè sulla risposta sempre possibile alla chiamata che non cessa di risuonare: è legata alla speranza.

 

Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

Dove c’è amicizia

e amicizia vera,

lì c’è Dio.

E lì c’è l’uomo.

L’amicizia è il più grande

di tutti i sentimenti.

Senza di essa, dice san Paolo,

tutto è vano.

Dio è amicizia!

Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

“Dio è una presenza sempre offerta

Alla quale noi non sempre rispondiamo”.

L’amicizia si offre:

non si impone,

non si mendica,

non si simula:

l’amicizia, come Dio,

è una presenza sempre offerta,

anche se non sempre accolta.

È come la sorgente nel bosco:

essa deve dare al passante assetato

l’acqua più pura che ha

ed il meglio di sé.

Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

L’amicizia è il “pane dell’angelo”

che all’uomo sfiduciato

e desideroso di morto, come Elia,

restituisce il coraggio di un nuovo inizio:

“Alzati e mangia,

perché hai ancora tanto cammino

davanti a te!”.

Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

Nelle ore oscure di cupo abbandono

in cui l’uomo avverte con angoscia

il suo Dio assente e lontano,

è l’amicizia che aiuta a ritrovare

la presenza amica del Padre.

È il dono dell’angelo,

nell’orto del Getsemani,

è il miracolo del buon ladrone sul Calvario.

Gesù gli esprime la sua riconoscenza

“beatificandolo”:

“Oggi sarai con me in paradiso!”.

Ubi caritas est vera, Deus ibi est.

 

(Robert Comte, Jean Lacroix, Roger Schutz e AA.VV., L’avventura dell’amicizia, Qiqajon 2007, pp. 112.171-173).