La rivista ‘Vocazioni’: le grandi ispirazioni “trasversali” della pastorale vocazionale
La Rivista ‘Vocazioni’ ha accompagnato e ispirato l’intero cammino recente nel movimento vocazionale in Italia, partendo dalle richieste dei partecipanti al I Congresso Nazionale Vocazioni (Roma, 10-14 febbraio 1970), animatori vocazionali e operatori presso i CDV, che ne hanno sollecitato la nascita. “Servizio trimestrale di documentazione, studio, informazione del Centro Nazionale Vocazioni”, diceva il primo numero del maggio 1972. Contributi di “studi, orientamenti, esperienze, documentazione”, confermava il primo numero della nuova serie del gennaio-febbraio 1984. Fino al modello più recente di “Editoriale – Studi – Orientamenti – Esperienze – Proposte – Temi aperti – Dai CRV e dai CDV” e ultimamente “Documentazione – Invito alla lettura”.
Le prospettive
Diverse prospettive si affacciano nella rivista, integrandosi.
La prima è il volto della realtà viva e globale della dimensione vocazionale della Chiesa Italiana, in ogni sua espressione, ma soprattutto in relazione alle vocazioni consacrate ministeriali e carismatiche, nella fase iniziale “pastorale” di animazione, proposta, discernimento, accompagnamento, avvio alla formazione.
La seconda è il valore complesso divino e umano, storico e attuale, giovanile, ecclesiale e mondano della chiamata e della risposta.
La terza è l’aspetto problematico e persino critico della situazione vocazionale iniziale nei giovani, nella Chiesa, nelle comunità e negli organismi, nella socio-cultura, nelle agenzie educatrici, perfino nella stessa pastorale delle vocazioni, piani e progetti, metodi, luoghi, operatori, processi.
La quarta è il coraggio della risposta con soluzioni, iniziative e proposte valide e efficaci, offerte attraverso ricerche e indicazioni sui fatti, i problemi, i valori, i fattori e le dinamiche che garantiscono la speranza.
La quinta è la volontà di fedeli e costanti mediazioni. Della Conferenza Episcopale Italiana, centro di magistero e dottrina, e anche organo propulsivo. Della più vasta visione dei progetti pastorali della Chiesa italiana negli anni ‘80 e ‘90. Del CNV (con i CRV e CDV), sorgente immediata di studio, riflessione, coordinamento, informazione, promozione. Degli organismi vocazionali ecclesiali, religiosi, consacrati e delle iniziative da essi collegate e vitalizzate.
Le dimensioni
I tagli trasversali delle dimensioni vocazionali presenti nella rivista sono stati subito ben caratterizzati fin dai primi numeri. Oggi proseguono con svolgimento crescente e adeguamento attuale.
Il collegamento interno unitario è assicurato in ogni numero da un impegnativo editoriale. Suo compito è introdurre e inquadrare l’argomento monografico nei contesti necessari per capirne il significato globale e analitico, ma soprattutto per avviarlo subito dentro la concretezza della situazione problematica che ne dà ragione, per tracciare le vie di immediata applicazione alla ricca e fluida condizione italiana generale cristiana, pastorale comune e vocazionale.
Il taglio scientifico è affidato principalmente agli studi che aprono ogni tema con impegno di media profondità e sviluppo. Vogliono essere provati e probanti, ma leggibili. Sono affidati a competenti, sia per impegno di ricerca e sia per l’occupazione di posti di responsabilità negli organismi vocazionali italiani, sia perché operatori capaci di garantire una sintesi immediata tra teoria e pratica.
La fondazione e l’animazione sostanziale teologica è costante e solida: nel Dio unitrino e centralmente in Cristo redentore e salvatore, attestato dalla Bibbia, nel Mistero della Chiesa vivente e missionaria, nelle sorgenti sacramentali, nell’articolazione dei ministeri, dei carismi e dei servizi.
È abbondante la attenzione alla dimensione antropologica. Psicologia dell’essere e del vivere dei protagonisti, delle strutture e dinamiche di ogni divenire, perciò anche di quello vocazionale. Sociologia strutturale e culturale, con particolare attenzione alla condizione, disponibilità e modalità vocazionale giovanile e alla dinamica dei contesti dove nasce e cresce la vocazione.
La tensione metodologica è assicurata dagli orientamenti che guidano verso il che fare e come fare in relazione a ogni tema, per operarlo in modo valido, rispetto alla natura delle cose e efficace rispetto agli andamenti e ai risultati, per tradurlo in iniziativa di presenza, di azione: animazione, annuncio, proposta (luoghi, propositori, contenuti, sviluppi), accompagnamento.
Il taglio pedagogico e pastorale è evidente nella immersione abituale e approfondita del discorso vocazionale dentro un autentico e completo cammino e processo unitario e specifico di “educazione” umana, di “formazione” cristiana, comune, evolutiva, personale. Ne seguono veri e vari progetti, programmi, piani, rapporti, processi di cammino e itinerario incarnato nella realtà strutturale, dinamica, situazionale dei giovani ai quali sono rivolte la proposta e la cura di accompagnamento promozionale. La concretizzazione del taglio è offerta dalle esperienze riferite per ogni tema, assunte da ogni parte d’Italia, da operatori animatori che operano in tutte le condizioni. Stimolano alla programmazione.
La dimensione ecclesiologica abbonda per il costante riferimento dottrinale e operativo al Mistero della Chiesa di comunione e servizio, alla realtà della Chiesa italiana globale e locale. La completa attenzione fedele al Magistero centrale e locale che media la missione e il mandato vocazionale della Chiesa. La concretizza il riferimento alle condizioni realistiche positive, ma anche problematiche della comunità italiana: Chiesa italiana e locale operante per le vocazioni negli organismi ecclesiali pastorali, religiosi, secolari, laicali, in famiglia e parrocchia, nella scuola, nei movimenti e gruppi, nella pastorale giovanile. È frequente e centrale il riferimento diretto all’animatore singolo e qualificato, ai gruppi e comunità di animazione e servizio. L’obiettivo è diffondere la coscienza, mentalità e tensione di articolazione unitaria per le vocazioni a tutti i livelli.
Il taglio di attualità e inserimento passa attraverso le informazioni su fatti e iniziative, in pagine dedicate ai CDV e ai CRV, alla Vita Consacrata, al Magistero, alla vita dei giovani… Servono le proposte. Guida la documentazione.
La bibliografia offre indicazioni essenziali per allargare e approfondire i temi trattati in fonti accessibili. L’aggiunta di un ulteriore invito alla lettura distende gli orizzonti dell’aggiornamento.
Le ricorrenze tematiche
I campi di maggior attenzione sono dimostrati dalla scelta e offerta dei temi, esaurienti, spesso ricorrenti, ripresi e aggiornati con nuove angolazioni animatrici, trattati sia in forma monografica organica, teoricopratica, sia come presenza trasversale nel corpo di molti contributi.
La Pastorale delle Vocazioni (PdV) è il grande tema unificatore e caratterizzante. Richiama e attualizza gli insegnamenti conciliari e postconciliari su di essa, seguendo le indicazioni ormai affermate e organiche del Congresso Mondiale del 1981 e le indicazioni del nuovo P.P.V. del 1985. La Rivista nel ciclo degli anni ha accompagnato organismi e operatori a programmarla e attuarla con contorni sempre meglio definiti e maturi.
La PdV è nella vita della Chiesa, ordinaria e intenzionale, in tutte le sue dimensioni: essenziale, italiana, regionale, diocesana, locale, particolare e vivente articolata nelle strutture degli istituti e gruppi consacrati di dimensione mondiale o più limitata, dei movimenti laicali, missionari…
La caratterizzazione unitaria assume molti aspetti. La vocazione è espressione della intera personalità e del divenire vitale del giovane e del cristiano. Tutte insieme le vocazioni articolano sia la Vita che la Fede e la Carità. Nell’unità radicale sono varie e complementari, diverse per livelli di chiamata, risposta, impegno. Ramificano nell’arco laicale, ministeriale, religioso e consacrata. Si specificano nelle forme eremitica, cenobitica, monastica, contemplativa, attiva, variamente mista, missionaria, secolare, societaria, personale e di gruppo non canonica… Tutti sono per tutte le vocazioni, e all’interno per le proprie.
Viene seguito un cammino disponibile e in ricerca della chiamata specifica personale che segue fasi di esplorazione, ipotesi, proposta, orientamento, discernimento, opzione e scelta finale di uscita o di passaggio alla formazione.
Viene privilegiata la attenzione ai giovani delle attuali generazioni in rapporto con la pastorale giovanile esplicitamente vocazionale. Parecchi temi sono ricorrenti e ben approfonditi, sempre presenti: i giovani segni dei tempi; i giovani di oggi, campo della proposta e della cura vocazionale; la condizione giovanile e generale, religiosa, vocazionale; gli atteggiamenti verso la ricerca, la proposta, l’accompagnamento; il significato e l’andamento della vocazione nelle diverse età; i nuovi tratti degli adolescenti in relazione alla disponibilità e modalità vocazionali; i giovani e le vocazioni consacrate, religiose; la vocazione come evento etico giovanile; le scelte dei giovani per la pace; quando giovani è al femminile… Perciò donna oggi: situazione, proposta, accompagnamento nella PdV femminile.
Giustamente sono considerati decisivi gli operatori della PdV. Tutti, animatori educativi e formatori. La comunità e le comunità: la parrocchia, la famiglia, la scuola cattolica, i gruppi, i movimenti, associazioni. Gli organismi vocazionali nazionali, regionali, diocesani, locali. I laici adulti. Giovani per i giovani. Al di là dei principi e dei compiti l’accento cade sulle persone, con servizio di preparazione all’esercizio di educazione e formazione.
Abbondano i riferimenti alla metodologia della PdV attraverso l’azione formatrice. La chiarificazione della struttura, della dinamica, delle condizioni di nascita e crescita della esperienza vocazionale. L’animazione: processo e iniziative. La nascita e la crescita delle vocazioni in contesti di preghiera, liturgia, sacramenti. Realizzarsi in Cristo. La Spiritualità, lo Spirito Santo, Maria. La proposta. I campi vocazionali. Tempi forti di iniziative forti: giornata, mesi, anno, celebrazioni. La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Il discernimento e l’autodiscernimento. La direzione spirituale. L’itinerario e gli itinerari di vocazione. L’affettività.
Educare alla fedeltà dinamica e creatrice, nel ciclo di fedeltà di Dio e dell’uomo. “Ti ho amato per primo”. “Ti ho dato tutto” (Dio ha tanto amato il mondo…). Inserire negli itinerari di fede della comunità cristiana, della catechesi e della esperienza cristiana della famiglia, dei religiosi, dei sacerdoti, dei laici adulti.
Viene dato ampio spazio all’organizzazione e alla guida delle esperienze pastorali vocazionali. Catechesi, preghiera per e delle vocazioni, liturgia. Carità. Sacramenti di Battesimo, Cresima, Eucaristia. Volontariato via di scelte definitive. Pastorale giovanile e pastorale vocazionale, integrazione reciproca, necessaria per l’autenticità e la validità di entrambi. Le comunità di accoglienza. Adulti per le vocazioni. Azione del Vescovo, riferimento al Vescovo. Contesto culturale e possibilità e maturazione vocazionale. Europa e Vocazioni.
I riferimenti e le fondazioni
Il gruppo redazionale e i collaboratori della Rivista attingono abitualmente e fedelmente alle fonti bibliche, teologiche, ecclesiologiche, antropologiche direttamente consultate. Sono sempre presenti il Concilio Vaticano II con i suoi grandi testi vocazionali e il post-concilio che lo ha approfondito, applicato, integrato e sviluppato, già con qualche novità. Fanno testo i grandi Congressi e Convegni con i loro documenti di lavoro e conclusivi, i documenti ufficiali della Chiesa sulle vocazioni e sulla PdV, mondiali, nazionali, diocesani e propri degli Istituti di vita religiosa e consacrata, di gruppi vocazionali, gli studi e le esperienze proprie e di altri. Attenti alle scienze umane che interferiscono positivamente nella sostanza e nel divenire delle vocazioni.