N.01
Gennaio/Febbraio 1993

Una Comunità religiosa anima la Giornata per le Vocazioni  in parrocchia e nella zona pastorale

La prima cosa che capita tra le mani come annuncio e memoria della GMPV (Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni) è il Messaggio del Papa.

Quello della XXIX Giornata, celebrata il 10 maggio u.s., si introduceva così: “I Discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo” (At 13,52)… ed, infatti, ogni comunità, quando vede aumentare il numero di coloro che scoprono il tesoro nascosto del regno dei cieli e lasciano tutto per dedicarsi alle cose del Signore (cfr. Mt 13,44), si sente ricolma della gioia che proviene dalla parola di Dio e dalla misteriosa azione del Suo Spirito.

A questo testuale inizio seguono: un atto di profonda fiducia di Giovanni Paolo II, nella promessa che qualunque cosa si chiederà al Padre nel nome del Signore egli la darà (cfr. Gv 16,23); la manifestazione di un grande desiderio che solo la preghiera può esaudire: “lo Spirito conduca un numero crescente di fedeli, specialmente giovani, ad impegnarsi nell’amore di Dio, per servirlo in quelle particolari forme di vita cristiana che si attuano nella consacrazione religiosa, stato sacerdotale, professione dei voti, scelta dei monasteri o comunità apostoliche, stato secolare”.

Come membro di una Comunità apostolica di religiose, posta nel cuore del comune popolo di Dio di una parrocchia di paese, e da essa disponibile per un servizio diramato in sei parrocchie, che formano la Zona di Cavriglia, in provincia di Arezzo, mi faccio voce dei sentimenti e delle azioni vissuti dalle tre sorelle per animare, nelle proprie aree di pastorale, i fedeli, e conformemente a ciò che ha detto il Papa, in particolare i giovani, perché fosse vissuta con coscienza e partecipazione, secondo varie espressioni e iniziative, la Giornata di Preghiera per le Vocazioni.

 

 

 

Valori fontali

Il primo impegno è stato quello di ricercare valori fontali vocazionali da tenere in considerazione, vivere, approfondire e pregare, da cui sarebbe poi scaturito il messaggio apostolico itinerante. Da quanto è stato detto è facile comprendere che i cardini della nostra riflessione sono stati due: parola e preghiera! D’altra parte l’aveva detto il Papa, e da sempre lo ripete lo Spirito nella Chiesa.

La Parola ce l’abbiamo tutti i giorni, ma per l’occasione ci è servita quella che faceva riferimento al tema: “Io sarò con te … il mio amore è fedele”. Sono stati utilissimi i sussidi acquistati all’Assemblea nazionale di gennaio. Abbiamo vissuto, attraverso la lectio e la collatio, l’esperienza rinnovata di un Dio che è sempre con noi, pensa a noi, e ci ama con fedeltà.

Questo appunto di diario comunitario potrebbe sembrare molto personale, ma non lo è perché in ogni apostolo e nel nostro caso, nelle religiose, in cui la contemplazione è connaturata con l’azione apostolica, scatta come per automatismo il desiderio e la necessità di comunicare alle anime ciò che portiamo dentro di noi come dono di Dio e maturazione di un esercizio ascetico spirituale. È il famoso “santificarsi per santificare” che riempiva il cornicione di molte cappelle dei Noviziati d’un tempo.

Da qui è nato un particolare “iter” di lavoro che avrebbe impregnato di animazione vocazionale quella pastorale che già stiamo svolgendo. E stato un impegno preso alla larga di più di due mesi prima del dieci maggio.

 

 

Linee sobrie e vive

Innanzi tutto abbiamo cercato di tracciare le linee di animazione, sobrie strutturalmente, vive nei contenuti, in seno al CDV riflettendo, insieme agli altri membri, sul tema di catechesi e sugli altri sussidi. Lo scambio di idee è sempre proficuo e ci arricchisce di quegli aspetti che emergono in altre situazioni di pastorale, dandoci un quadro completo dell’attività da svolgere.

Rinfrancate dalle molteplici cognizioni abbiamo portato l’avvenimento sul tavolo di lavoro del Consiglio prima parrocchiale e poi zonale. In quest’ultima occasione, stante la presenza dei Sacerdoti Parroci, abbiamo consegnato i poster della “giornata” nell’attesa di raggiungere le rispettive Parrocchie con altri due sussidi: la preghiera per le Comunità parrocchiali e il sussidio di catechesi.

Gli altri testi, per cresimandi, per giovani, per la settimana vocazionale, sono stati consegnati via via ai diretti interessati. In quattro parrocchie, alla domenica, i Parroci ci hanno chiesto di fare un intervento ai fedeli sul significato della giornata vocazionale, dopo una loro breve omelia o al termine della Messa.

Siccome non è la prima volta che ci chiamano a questo servizio, ci è stato gradito notare che la gente accoglie con simpatia e coscienza il messaggio, e questo ci ha incoraggiato ad un ulteriore impegno. Infatti, ci ha aperto la strada per programmare con i vari gruppi parrocchiali alcune iniziative vocazionali.

Prima di tutto abbiamo vissuto momenti formativi e di preghiera con i catechisti che a loro volta hanno allargato l’animazione alle loro classi di catechismo; e in modo particolare è stato sviluppato il tema della scelta vocazionale, per una testimonianza cristiana, nelle classi di preparazione alla Cresima.

Con i cresimandi si sono fatti incontri a livello zonale arricchiti da esposizione di disegni, da canti, da drammatizzazioni difatti storici di santi, come San Tarcisio e San Pancrazio, dall’audio-visione di cassette prodotte ad hoc.

Dall’ambiente catechesi dei ragazzi si è passati agli incontri con i genitori, specie quelli dei comunicandi e cresimandi. Con essi abbiamo cercato di svolgere una forte sensibilizzazione vocazionale sull’importanza di una giusta scelta di vita che realizza il progetto di Dio sui nostri ragazzi, dando alla loro esistenza il vero senso e la gioia di vivere qualcosa per Qualcuno.

Con i giovani ci sono stati incontri di preghiera e riflessioni vocazionali, particolarmente con i diciottenni in attesa della loro rinnovazione di fede, svoltasi in Diocesi, con una solenne celebrazione nel santuario della Madonna in San Giovanni Valdarno, alla vigilia di Pentecoste.

Anche i malati e gli anziani sono stati interessati a questa attesa della “giornata” con la preghiera e l’offerta della propria sofferenza e solitudine.

 

 

Un annuncio accolto

Il giorno della Giornata Mondiale abbiamo sentito in ogni Chiesa risuonare la parola e la supplica per le vocazioni, in particolare di speciale consacrazione. Si è capito che l’annuncio era arrivato in molti cuori; poi ciascuno lo vivrà secondo i propri stimoli spirituali e chissà che in certi momenti non sia molto utile e benefico ricordare che Dio ci è vicino con amore fedele.

La giornata del 10 maggio ha avuto la sua conclusione in Diocesi, a S. Agata in Arfoli (Reggello), presso i Padri Sacramentini, ove c’è la sede degli incontri per gli animatori vocazionali parrocchiali. Alcuni della zona sono venuti con noi Suore per celebrare la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli. C’erano rappresentate tutte le vocazioni, ma quello che ha più colpito è stato il gruppo dei seminaristi e delle novizie che hanno espresso con entusiasmo e decisione la loro risposta alla chiamata del Signore.