Il cammino del CDV di Crotone – Santa Severina
Nella sua quasi ventennale storia, il CDV di Crotone – S. Severina ha cercato, attraverso i suoi responsabili, di assumere sempre più un ruolo di estrema importanza nella vita pastorale diocesana.
Convinti che il problema delle vocazioni di speciale consacrazione è questione vitale per l’intera Chiesa e di conseguenza per una Chiesa particolare, il CDV ha cercato di portare avanti, anno per anno, iniziative sempre nuove perché il problema “vocazioni” fosse veramente sentito da ogni singola comunità parrocchiale e in essa, in particolar modo, dai ragazzi e dai giovani.
La nostra Chiesa diocesana, impegnata per ben sei anni (dal 1984 al 1990) nella esperienza sinodale, non ha dimenticato, tra i vari temi trattati, quello urgente di una valida pastorale vocazionale che “sia basata sulla preghiera costante, sulla testimonianza forte, sulla vitalità dei gruppi ecclesiali, su una catechizzazione genuina e positiva, sulla direzione spirituale, su itinerari vocazionali e sulla capacità di proposta discreta ma chiara” (Arcidiocesi di Crotone – S. Severina, Primo Sinodo Diocesano, art. 275).
Tra le principali iniziative svolte in questo ventennio ne vogliamo ricordare alcune per la loro puntualità e intensità di espressione.
Quando agli inizi degli anni settanta fu costituito anche nella nostra Arcidiocesi il CDV, grazie soprattutto a due persone, mons. Giuseppe Morrone, Rettore del Seminario Diocesano, e suor Clementina Santarsiero della Congregazione delle “Figlie di S. Anna”, il problema “Vocazioni” si cercò di farlo entrare in modo vivo nel cammino di tutte le parrocchie della Diocesi.
Nell’arco di alcuni anni si cercò di visitare tutte le comunità parrocchiali incontrando, in momenti di preghiera e in riunioni appositamente organizzate, gruppi di ragazzi, di giovani, di famiglie. Tanto entusiasmo e tanto amore per la Chiesa guidarono i primi passi del CDV.
Da questo intenso lavoro se ne avvantaggiò soprattutto il Seminario, che allora era detto “Interdiocesano” (perché comprendente tre diocesi: Crotone, S. Severina e Cariati): molti ragazzi chiesero di entrarvi per fare una esperienza vocazionale più piena. Tra questi ragazzi ce ne furono alcuni che, perseverando nel cammino sono diventati sacerdoti. Oggi essi, per la loro preparazione e il loro zelo sacerdotale, rappresentano un tesoro preziosissimo per l’intera nostra comunità diocesana.
Così non possiamo dimenticare come, grazie a questo intenso lavoro iniziale, anche un buon numero di ragazze ha scelto la via della piena consacrazione a Dio e alla Chiesa.
È da allora che nella nostra Diocesi si è presa l’ottima iniziativa di organizzare ogni anno, all’inizio dell’estate, presso il Seminario Estivo di Perticaro, il campo scuola vocazionale per i ragazzi che terminano le scuole elementari e che dai parroci ci vengono segnalati perché in loro hanno scorto dei germi di vocazione speciale. A turno, un parroco con delle suore e dei catechisti, guidano questo campo scuola e al termine segnalano ai superiori del Seminario quei ragazzi che maggiormente hanno dato segni di vocazione al sacerdozio. È così che, anno per anno, la famiglia del Seminario si va arricchendo di nuove vocazioni.
Non mancano, certamente, quelle parrocchie che sia durante l’anno pastorale sia durante l’estate organizzano giornate a carattere tipicamente vocazionale. È così che catechesi e vocazione si fondono in un naturale connubio. In proposito c’è da dire che nella nostra Diocesi, da alcuni anni, c’è una proficua collaborazione tra CDV e UCI).
Con il passare degli anni (ci riferiamo soprattutto agli anni ‘80) il CDV si è andato arricchendo di iniziative e di persone che hanno preso seriamente a cuore il problema “Vocazioni”. Vogliamo ricordare l’opera preziosissima soprattutto di tre sacerdoti e di una suora: don Ezio Limina, don Luigi Tonello, don Riccardo Alfieri (attualmente Vicario Generale della nostra Arcidiocesi) e suor Andreina Artuso.
È pur sempre vero che è il Signore a chiamare gli operai per la sua vigna, ma è anche vero che Lui si serve della testimonianza gioiosa di chi ha scelto di consacrarsi totalmente a Dio e alla Chiesa. Nell’esperienza vocazionale bisogna essere contagiosi! È grazie a questo contagio che siamo riusciti a coinvolgere nel lavoro del CDV anche alcuni laici. Così il CDV ha acquistato un più largo respiro ecclesiale.
Del resto anche il Primo Sinodo Diocesano sopra già citato, sempre all’art. 275, ha espresso la convinzione che “la responsabilità della pastorale vocazionale diocesana venga assunta dalle famiglie che, se animate da spirito cristiano e testimoniato nella vita, sono come il primo seminario (cfr. Optatam Totius, 2), e dagli educatori dei fanciulli e dei giovani”.
Le altre significative iniziative che il CDV porta avanti da diversi anni sono:
– il raduno annuale dei “piccoli ministranti” di tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi, in occasione dell’anniversario della consacrazione episcopale del nostro Arcivescovo (11 Febbraio). I ragazzi che vi partecipano sono moltissimi. La giornata è da loro vissuta tra preghiera, canti, giochi, mimi, gara liturgica. Il momento culminante è la solenne celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso Arcivescovo. Per loro il CDV cura da qualche tempo un “Foglio di collegamento”;
– poiché ogni scelta vocazionale trova il suo centro nell’Eucaristia, ogni terzo giovedi del mese, nella chiesa dell’Immacolata in Crotone, i giovani del seminario con un nutrito gruppo di fedeli della città, si ritrovano per un’ora di adorazione eucaristica a sfondo vocazionale;
– molto curata ogni anno dal CDV è la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Si sta cercando di sensibilizzare la gente a questa giornata anche attraverso l’uso di radio e TV locali. Intensamente vissuta è stata la Giornata dello scorso anno, poiché Crotone è stata scelta come sede per la celebrazione regionale della Giornata per le Vocazioni. Incontri di preghiera, dibattiti in varie parrocchie della città e della Diocesi, mostre vocazionali, il convenire di centinaia di ragazzi e di giovani, hanno chiaramente espresso il valore ecclesiale della vocazione;
– molto positivo si sta dimostrando anche il raduno di fraternità, una volta l’anno, nel Seminario Teologico di Catanzaro, tra i ragazzi del nostro seminario minore e i seminaristi studenti di Teologia di quel seminario, gli operatori vocazionali e alcuni giovani;
– infine molto prezioso si sta dimostrando, da un anno a questa parte, il dialogo del Centro Diocesano di Pastorale giovanile in collaborazione con il CDV, in ordine alle scelte vocazionali dei giovani e al loro discernimento.
Certo, il lavoro che ancora ci aspetta è lungo e faticoso, perché tanti sono i bisogni della Chiesa e del mondo intero in ordine alle vocazioni.
Il CDV in questo e per questo ha bisogno di essere sostenuto da ogni comunità ecclesiale, perché è proprio vivendo la vita di comunità che ogni ragazzo, ogni giovane potrà scoprire la propria specifica vocazione.