N.05
Settembre/Ottobre 2025
Fonti /

Detti sulla preghiera

 

Alcuni fratelli interrogarono abba Agatone dicendo: “Padre, quale virtù tra quelle che pratichiamo richiede maggior fatica?”. Rispose: “Perdonatemi, penso che non vi sia fatica così grande come pregare Dio senza distrazione. Ogni volta infatti che l’uomo vuole pregare, il Nemico cerca di impedirglielo, perché sa che nulla può fargli ostacolo se non il pregare Dio. Qualsiasi condotta di vita l’uomo pratichi, se persevera in essa, trova riposo; ma per pregare bisogna lottare fino all’ultimo respiro”.

 

Alcuni interrogarono abba Macario dicendo: “Come dobbiamo pregare?” (cfr. Lc11,1). L’anziano disse loro: “Non c’è bisogno di sprecare molte parole (cf. Mt 6,7), ma di stendere le mani frequentemente e dire: ‘Signore, come vuoi e come sai, abbi pietà di me!’ Quando poi sopraggiunge una tentazione: ‘Signore, aiutami!’. Egli sa ciò che è bene per noi e ci usa misericordia”.

 

Un giorno alcuni monaci chiamati “euchiti” vennero a visitare abba Lucio, quello di Ennaton, e l’anziano li interrogò dicendo: “Qual è il vostro lavoro manuale?”. E quelli dissero: “Noi non tocchiamo alcun lavoro manuale, ma, come ha detto l’Apostolo, preghiamo incessantemente (cf. 1Ts 5,17).  Disse l’anziano: “Non mangiate?”. E quelli dissero: “Sì”. E l’anziano disse:”Quando mangiate, dunque, chi prega per voi?”. Poi disse loro di nuovo: “Non dormite?”. E dissero: “Sì”. E l’anziano disse: ”Quando dormite, dunque, chi prega per voi?”. Ed essi non seppero rispondere alle sue domande.

Poi egli disse loro: “perdonatemi, ma voi non agite come dite. Io invece vi dimostro che, mentre pratico il mio lavoro manuale, prego incessantemente: me ne sto seduto con Dio dopo aver messo a bagno alcune foglie di palma, e con esse intreccio una corda dicendo: Abbi pietà di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia, e secondo l’abbondanza delle tue compassioni cancella la mia iniquità (Sal 50,30). E disse loro: “Non è una preghiera?”. E quelli: “Sì”. E l’anziano disse loro: “Se resto a lavorare e pregare per tutto il giorno, guadagno più o meno sedici monete. Ne metto due sulla porta e con il resto mangio, e chi prende le due monete prega per me quando mangio e quando dormo, e così per grazia di Dio si compie in me [il precetto di] pregare incessantemente”.

 

Un anziano disse: “È sorprendente come noi compiamo le nostre preghiere con tale cura, pensando che Dio sia presente e ascolti le nostre parole, ma nel peccare ci comportiamo come se lui non ci vedesse”.

 

(Detti  dei padri del deserto. Collezione sistematica, a cura di Luigi d’Ayala Valvai, Ed. Qiqajon, Magnano, BI  2013, p. 391;393;396-397)

 

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