Volontariato nei soggiorni estivi: un contributo “vocazionale”
Il volontariato nei soggiorni estivi si attua in “comunità di servizio”. È un’esperienza di volontariato per giovani, che viene effettuata in gruppo, per la durata di 15 giorni circa, nei mesi estivi, presso le Sedi climatiche dell’Associazione.
È sorta nel 1970 ed è rivolta a tutte le giovani dai 17 anni che desiderino dedicare parte della propria estate ad un’attività di volontariato a servizio di portatori di handicap nelle Sedi di Caorle, Candriai, Santa Sabina, Varazze, Magreglio e Capiago.
Ad esse viene offerta un’esperienza “forte” di condivisione nelle modalità specifiche de La Nostra Famiglia di accostarsi al problema dell’handicappato e di servirlo nello spirito evangelico che lo pone al centro di attenzioni privilegiate, in quanto portatore dei valori della persona e del Mistero di grazia presente nella sua vita.
L’esperienza viene centrata su tre componenti specifiche:
* il servizio agli ospiti de La Nostra Famiglia nei semplici gesti quotidiani;
* la fraternità nella Comunità educativa de La Nostra Famiglia e nella condivisione della fatica e della gioia di ogni giorno;
* l’ascolto della Parola per attingervi la luce per la propria vita ed esperienza personale e come alimento necessario per la vita fraterna di servizio.
Il servizio sia ai bambini che alla casa, è costituito concretamente da semplici gesti quotidiani ed è rivolto a bambini in situazione di bisogno: ciò favorisce l’atteggiamento della dedizione, del dono.
Esso mette alla prova la capacità di aprirsi all’incontro con l’altro e di restarvi aperto anche in situazioni di difficoltà e fa sperimentare che il condividere crea misteriosamente gioia interiore.
Questo insieme di esperienze di dono e di apertura di sé, così diverse dall’abituale ricerca solo di se stesso, fa vivere al giovane una situazione interiore di libertà e di gioia, attraverso la quale scopre che l’apertura, il dono, è consono e profondamente costruttivo della propria persona.
Non solo, ma la grazia, proprio attraverso questi gesti in cui il giovane gioca interiormente il suo distacco dall’egoismo, può operare quell’ultima rinuncia e resa di se stessi a Dio.
La fraternità si svolge nel quotidiano incontro con le altre volontarie, con i ragazzi, con gli educatori, con gli operatori attraverso piccoli gesti e scelte che possono essere il modesto contributo per mezzo del quale matura e si realizza l’autentica disposizione interiore ad una fraternità disinteressata.
In queste situazioni di ordinarie preoccupazioni la volontaria vive dei momenti in cui la sua libertà si trova di fronte all’alternativa: di essere prudentemente vile e di dire di no evitando di rischiare, oppure, in un gesto di audace fiducia in apparenza assurda, di rischiare senza assicurazione alcuna, mettendo a repentaglio se stessa, amando così nel senso vero e proprio della parola.
Insieme alle situazioni quotidiane vi sono organizzati incontri specifici nei quali ci si confronta, ci si verifica, ci si aiuta nella maturazione.
Sono “occasioni” di ascolto della Parola di Dio, più che un cammino di fede vero e proprio.
Questo ascolto avviene in due modi diversi:
* nel “leggere” insieme le particolari situazioni di vita nel tentativo di scoprire quali sono i valori per cui esse sono divenute nell’intimo una esperienza positiva per la giovane;
* nel fornire momenti specifici di lettura e ascolto della Parola per illuminare la vita e l’esperienza personale.
Gli strumenti educativi sono tutti gli atti e i momenti di vita quotidiana intesi come “situazioni formative”, in quanto si privilegia il valore educativo dell’esperienza vissuta. Ogni gruppo di volontarie è animato da giovani piccole Apostole che condividono ogni aspetto e momento dell’esperienza e, nel tempo dedicato alla formazione personale, aiutano le giovani a cogliere ogni dimensione della stessa.
Un Sacerdote è abitualmente presente con lo scopo di offrire occasioni ed esperienze formative a giovani non credenti, per affrontare il problema di una visione globale della vita fino a scoprirvi il Mistero di Dio.
L’esperienza diffonde fra le centinaia di giovani che si avvicendano ogni anno a Caorle, lo spirito che anima La Nostra Famiglia, suscitando nuove risorse e disponibilità giovanili verso la persona dei portatori di handicap, secondo una visione tipicamente cristiana e orientando le giovani a scelte professionali e vocazionali conseguenti agli interrogativi che l’esperienza sollecita come punto di partenza, di scoperta e attualizzazione dei valori portanti della propria esistenza.
Per informazioni rivolgersi a: Associazione “La Nostra Famiglia” Via Don L. Monza 1 – 22037 Ponte Lambro (CO) – tel. 031/620394