N.06
Novembre/Dicembre 2025
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Sul monte della misericordia

Dio verrà in maniera chiara, e non starà in silenzio (Sal 49,3). Ma il Signore viene anche adesso, ogni giorno; ogni giorno egli chiama i suoi servi, e coloro che trova vigilanti e perseveranti nelle buone opere li conduce con sé presso le realtà celesti, come annunciano le parole che seguono: Lo costituirà sopra tutti i suoi beni (Mt 24,47). Se consideriamo l’ultima venuta, egli troverà tutti svegli, sia i buoni che i cattivi. Allora non ci sarà tempo per dormire o per fare qualcosa di bene o di male, ma potremo solo provare timore e aspettare il giudizio. Perciò, finché abbiamo tempo, come dice l’Apostolo, compiamo il bene verso tutti (Gal 6,10). Questo infatti è l’autentico vegliare: perseverare nelle buone opere. Dorme, infatti, quell’anima che giace come morta, che è negligente e pigra, che non compie nessun bene.

Veglia veramente bene colui che fugge le opere del diavolo e delle tenebre, e rivestito delle armi della verità e della luce, serve Dio in maniera bella e decorosa, per cui in un altro passo si dice: “Vegliate, giusti, e non peccate”. È meglio, infatti, non vegliare che vegliare e peccare. Vegliate e pregate, state saldi nella fede, agite con coraggio, rafforzatevi nel Signore e tutto avvenga nella carità (1Cor 16,13-14). Veglia bene colui che compie queste cose, poiché colui che veglia così non è ozioso. A proposito dello stesso Salvatore, infatti, la Scrittura dice che passava la notte in preghiera sul Monte degli ulivi (cf. Lc 22,39-41), cioè sul monte della pace e della carità, sul monte della misericordia e della compassione. Coloro che vegliano e pregano su questo monte si sentiranno dire in futuro: Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete il regno preparato per voi dall’origine del mondo (Mt 25,34 VL). Perché? Perché avete vegliato e pregato bene, poiché avete abitato insieme con me sul monte della misericordia. Ho avuto fame, infatti, e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete emi avete dato da bere; ero ospite e mi avete accolto (Mt 25,35). Queste sono le buone veglie, queste non sono oziose, e queste egli ci comanda di fare.

 

(Sentenze, 6,6 in I Padri della Chiesa. Un testo al giorno, a cura di Cecilia Falchini, Ed. Qiqajon, Magnano, BI  2008, p. 16-18)

 

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