L’organo del cuore
Ogni uomo ha ricevuto dal Creatore un organo che è in lui il luogo della preghiera. Il racconto della creazione narra come Dio ha creato l’uomo infondendogli il suo spirito di vita (Gen 2,7) e – aggiunge Paolo – l’uomo divenne un essere vivente (1Cor 15,45). Adamo prefigurava colui che doveva venire: Gesù, il secondo Adamo, a immagine del quale il primo uomo era stato fatto punto me segue che la relazione alla Trinità, padre, figlio e Spirito Santo, appartiene fondamentalmente al nostro essere punto lo spirito di vita di Dio è in noi la fonte della preghiera lungo i secoli nelle diverse culture e lingue questo luogo della preghiera ha ricevuto nomi molto differenti punto di fatto essi intendono tutti la stessa realtà. Conveniamo di chiamarlo qui con il suo nome più antico, nome che occupa nella Bibbia un posto centrale: il cuore […]. Tutti i giorni, il nostro cuore resta ordinariamente nascosto. Emerge appena la coscienza. Viviamo quasi del tutto immersi nei sensi esteriori, ci perdiamo nelle nostre impressioni e nei nostri sentimenti virgola in tutto ciò che ci attira o si oppone anche se vogliamo vivere a un livello più profondo, deviamo di solito verso l’astratto: soppesiamo, componiamo, tiriamo delle conclusioni logiche. Frattanto il cuore sonnecchia e non batte ancora al ritmo dello spirito […]. Ritrovare il cammino verso il proprio cuore è il compito più importante dell’uomo. In cerca di uno spazio interiore ancora sconosciuto, l’uomo è un pellegrino alla ricerca del suo cuore, del suo essere più profondo. Ognuno porta in sé, secondo la mirabile espressione di Pietro nella sua prima lettera “l’uomo nascosto nell’intimo del cuore” (1Pt 3,4). Ciò costituisce la nostra realtà più profonda: quello siamo noi, nient’altro. Là Dio ci incontra e soltanto a partire di là noi possiamo a nostra volta incontrare gli uomini punto la Dio ci parla e a partire di là possiamo anche noi parlare agli uomini. Là riceviamo da lui un nome nuovo e ancora misterioso, che lui solo conosce e che sarà il nostro per l’eternità nel suo amore; e a partire di là soltanto potremo fra poco pronunciare il nome di un altro, nello stesso amore punto ma non vi siamo ancora giunti: siamo soltanto in cammino verso il nostro cuore punto il mondo meraviglioso che ci attende merita uno sforzo coraggioso.
(A. Louf, Lo Spirito prega in noi, 15-19)