La grazia ti soccorre
Quando sperimentiamo la nostra piccolezza, la nostra povertà e le sappiamo accogliere, diventano la via dell’incontro con Dio, la via per la quale Lui ci conduce alla salvezza. “Ti credevi impotente, sentivi anzi la tua impotenza, sentivi di non aver raggiunto… e invece – hai aperto gli occhi – eri arrivato!” .
Riportiamo di seguito un breve testo di Divo Barsotti.
Ma poi c’è anche il miracolo del tuo vivere, la tua vittoria, il tuo proseguire il cammino, il tuo raggiungere un fine nella vita, il tuo poter compiere una missione, assolvere un compito che ti è stato affidato… tutto dipende dalla grazia. Tu sei privo di risorse eppure devi mettere in atto tutte le tue possibilità e sentire volta per volta che le tue possibilità non valgono nulla; sentire, una volta che ti sei impegnato fino in fondo, che tu sei sempre al di qua di quanto era necessario. Tu dai tutto e non raggiungi nulla: raggiungere è soltanto un dono di quel Dio che ti porta come in volo.
È questo quel che diceva Israele quando cantava a Dio che egli aveva aperto le sue ali come l’aquila e l’aveva portato sul suo dorso al di là. Tu senti questo: devi impegnarti fino in fondo e senti, quando ti sei impegnato, la tua vanità; devi sperimentarla, assaporarla giorno per giorno, la vanità del tuo sforzo, l’inutilità di ogni tuo lavoro. Eppure non è inutile. Nell’istante in cui sperimenti questo e a Dio ti abbandoni, la grazia ti soccorre: tu sei senza difesa davanti a Dio nella preghiera, ed ecco che Dio ti fa vincere, ti fa raggiungere quel punto e tu non sai come. Come vi sei giunto? Come hai compiuto quell’atto, quel lavoro, quel compito? Non lo sai. Ti credevi impotente, sentivi anzi la tua impotenza, sentivi di non aver raggiunto… e invece – hai aperto gli occhi – eri arrivato!
(Divo Barsotti, Meditazione sull’Esodo, San Paolo 2008, p. 153)