N.05
Settembre/Ottobre 2000

Nel tempio del Signore dove si trovava l’arca di Dio

Il Signore tornò a chiamare: “Samuele!” per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: “Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Samuele andò a coricarsi al suo posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: “Samuele, Samuele!”. Samuele rispose subito: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3, 8-10).

 

Perché il tuo servo ti ascolta

Il tema del discernimento è familiare all’esperienza credente: sgorga dagli insegnamenti di Gesù, appartiene all’esperienza della Chiesa fin dai primi passi, è centrale nella nascita dei grandi itinerari spirituali del monachesimo, attraversa la storia della Chiesa e giunge a noi più attuale che mai. Attualità ed urgenza sono generate dalla situazione nella quale oggi maturano le varie vocazioni d’amore all’interno dell’unica vocazione all’amore.

C’è in concreto una vocazione all’amore che dà senso alla vita; c’è una personale via per realizzare tale vocazione che non può avvenire al di fuori di quella comune chiamata ma che non si scopre automaticamente o spontaneamente. Il discernimento vocazionale riguarda questi due ambiti in maniera contemporanea e collegata. Riguarda contemporaneamente alcune domande di fondo dell’esperienza spirituale, quali ad esempio: “sto vivendo la mia vita come vocazione all’amore, per mettere il Signore nella condizione di rivelarmi quale è la mia via per giungere al termine del pellegrinaggio ed essere giudicato degno di appartenere alla storia stessa di Dio, per sempre, con Lui e con tutti gli angeli e i santi del cielo?”. “E questa avventura terrena – dentro alla mia vocazione – a quali condizioni sono certo che è un vero pellegrinaggio che mi riporta alla casa del Padre?”. “Dove, come, quando il mistero della divina chiamata si fa per me evento, storia, concretezza, umanità?”. E così via.

Perché il tuo servo ti ascolti, Signore, anch’io ho bisogno di un “tempio”, anch’io ho bisogno di “Eli”, anch’io ho bisogno di un cuore docile, innamorato e generoso. Signore, non è forse la tua Chiesa, nelle sue comunità cristiane, con le sue donne e i suoi uomini che camminano ogni giorno nelle tue vie, il contesto nel quale tu vuoi che io cresca, mi misuri, mi conosca e ti ami?

Questo numero della rivista si pone questo interrogativo e tenta una prima risposta. Il tempo ci rivelerà probabilmente che siamo all’interno di uno dei temi più importanti della pastorale vocazionale del terzo millennio.

 

2001: oltre le celebrazioni giubilari

Il n. 5 della rivista, collocandosi nei mesi autunnali, durante i quali prende l’avvio il tempo di Avvento ed inizia il nuovo anno liturgico, annuncia anche il nuovo anno “vocazionale” con le sue iniziative e le sue scadenze.

Il Convegno nazionale è ormai definito in tutti i suoi dettagli e se ne trova programma e condizioni nella seconda e terza di copertina.

Il Forum del CNV con i responsabili vocazionali degli istituti di vita consacrata, vera novità tra le iniziative del 2001, è ormai definito in tutti i suoi dettagli. Riunirà i responsabili della animazione vocazionale dei vari istituti con le loro équipes e i membri del Consiglio nazionale del CNV per riflettere sul tema: “La vita consacrata nella Chiesa particolare: come realizzare una pastorale vocazionale di comunione?”. Nei giorni 16 – 18 febbraio 2001 ci vedremo a Sassone presso il Centro di Spiritualità dei Padri Carmelitani. Chiunque – avendone i requisiti – fosse interessato a partecipare incominci a farsi vivo con la nostra segreteria. Il nuovo anno liturgico, annuncia anche il nuovo anno “vocazionale” con le sue iniziative e le sue scadenze.

Il XVI Seminario di formazione alla Direzione Spirituale a servizio dell’orientamento vocazionale ha deciso di diventare itinerante… andando a far visita – nella settimana dopo Pasqua – a quei luoghi che hanno visto forti presenze di testimoni circa la figura della guida spirituale. La prima tappa – nei giorni 17-20 Aprile 2001 – sarà San Giovanni Rotondo. Ci fermeremo là e vivremo la nostra bella esperienza di preghiera, fraternità e studio per migliorare la nostra capacità di servire la maturazione vocazionale delle nuove generazioni. Abbiamo la possibilità di ospitare circa 300 persone per cui si incominci ad annotare nelle agende la possibilità di un salto a San Giovanni Rotondo.

Il Tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni (Domenica 6 Maggio 2001) è stato scelto ed ha trovato, a nostro avviso, una buona sintesi nello slogan: “Vocazioni: luce della vita!”. Si collega a quanto Gesù dice di sé e di colui che, accogliendo la sua chiamata, vive nella sua sequela: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita(Gv 8,12). A Gennaio, in occasione del convegno avremo tra le mani tutti i sussidi. Una scheda spiegherà in tutti i dettagli il significato del tema e dello slogan. Il n. 6 della Rivista (il prossimo) sarà monografico sul tema.

Mentre ringraziamo di cuore il Signore per il dono grande delle celebrazioni giubilari che ci ha concesso di vivere, prepariamoci seriamente a far tesoro di questa sosta per riprendere il cammino con ancora più entusiasmo e generosità: in una parola con un amore ancora più grande.