Le catene che impediscono alla nostra vita di fiorire, sprigionando tutta la fecondità di cui è capace, talvolta non appaiono subito. Di alcune circostante ci accorgiamo solo col tempo, quando cresciamo e maturiamo uno sguardo più lucido e più profondo sulla complessità di fattori che ha accompagnato la crescita della nostra umanità. Inizialmente, durante la carestia, l’Egitto è stato un luogo di salvezza per Israele. Poi, col passare del tempo, è diventata una prigione da cui era difficile evadere. Ciascuno di noi, nel corso della vita, matura a partire da alcuni legami importanti, che poi si rivelano essere anche dei lacci da cui è necessario liberarsi, senza scivolare nel senso di colpa. Quando ci accorgiamo di questo non è la fine, ma inizia il tempo in cui possiamo gridare tutto il desiderio di vita che resta. 

(Roberto Pasolini, Non siamo stati noi. Fuori dal senso di colpa, San Paolo 2020, pp. 80-81)