N.05
Settembre/Ottobre 1999

Il colloquio europeo di Lubiana

Si è tenuto a Lubiana, nella prima settimana di Luglio, dall’1 al 4, l’incontro europeo dei Responsabili nazionali della pastorale vocazionale. Il colloquio al quale hanno preso parte 50 persone provenienti da 18 Paesi, ha avuto come tema: “La pastorale vocazionale in Europa in preparazione al Giubileo del 2000”.

Diversi sono stati gli interventi che hanno portato a studiare le possibili strategie per una pastorale sempre più efficace e prioritaria nelle chiese locali. Dopo un breve resoconto da parte del responsabile delle vocazioni della Slovenia, paese ospitante, sull’andamento statistico, il Dr. Rainer Birkenmaier, Responsabile nazionale della Germania, ha presentato il tema: “Compiti e programmi della pastorale vocazionale in Europa in occasione del Giubileo del 2000”.

Secondo il relatore tre sono i punti nodali per una nuova evangelizzazione: fare sintesi tra l’essere cristiano e l’essere uomo; impostare una nuova ‘mistica’ del cristianesimo; pensare la Chiesa del futuro come Chiesa missionaria. Il relatore ha concluso sottolineando come non è la gioventù il problema della vocazioni oggi, ma piuttosto i formatori non adeguatamente preparati e capaci di progettare una pastorale vocazionale intelligente e creativa.

Una seconda relazione è stata presentata dal Direttore francese, P. Jean Marie Launay. Il relatore ha ribadito la necessità di una riconciliazione di tutta la comunità ecclesiale con la vocazione. Troppe persone infatti nella Chiesa non parlano più ai giovani della vita consacrata. Solo una testimonianza vera, autentica del chiamato può suscitare nella comunità cristiana vocazioni. Gli uomini hanno bisogno di “icone” trasparenti del mistero di Cristo.

La terza relazione, presentata da P. Raffaele Sacco della Pontificia Opera delle Vocazioni ecclesiastiche, ha avuto come tema: “La pastorale vocazionale e le circostanze attuali”. La relazione è stata così strutturata: compiti primari della pastorale vocazionale; ruolo della preghiera; missione da organizzare; interventi e orientamenti; difficoltà incontrate. Ha concluso accennando al ‘clima’ da ricercare alla vigilia del Giubileo dell’anno 2000.

Alcuni interventi, su fatti, esperienze collaudate in alcuni paesi hanno correlato questo incontro di dialogo e confronto collegiale sui “luoghi della vocazione”. Un’esperienza quest’ultima, non solo interessante dal punto di vista dello scambio di esperienze, ma di crescita comune all’interno delle singole Chiese che sono in Europa.

Durante i lavori è intervenuto il segretario generale delle Conferenze episcopali europee, mons. Aldo Giordano, per comunicare l’avvenuta nomina del Vescovo delegato Mons. Alis Kothgasser, come incaricato europeo per la pastorale vocazionale. Il clima generale della settimana è stato molto positivo. L’impressione comunque è che la pastorale vocazionale italiana sia in prospettiva e per l’esperienza accumulata in questi ultimi trent’anni, più avanti di quanto si sta facendo negli altri paesi europei.