N.03
Maggio/Giugno 1998

Bibliografia ragionata dei documenti della Chiesa sulla pastorale vocazionale nel dopo Concilio

 

 

Documenti Della Chiesa Universale

Fino al Concilio i documenti ispiratori, della Chiesa sulla pastorale vocazionale si limitavano a dichiarare l’urgenza della preoccupazione vocazionale e a raccomandare il grande mezzo della preghiera. Così Pio XI nell’Enciclica Ad catholici sacerdoti del 1935 primo invito a un’azione sistematica, specialmente nell’ambito dell’associazionismo cattolico. Così l’esortazione apostolica di Pio XII Menti nostrae, del 1950. Raccomandava l’animazione educativa e vocazionale degli ambienti e il reclutamento prudente dei candidati.

II Concilio al tema della pastorale delle vocazioni ha tracciato i nuovi riferimenti di base per ogni vocazione: il piano di Dio nella Chiesa e in Cristo; l’ispirazione della Parola di Dio; la destinazione alla Missione interna e esterna. Ha formato l’argomento diretto di Optatam Totius. Ora la pastorale vocazionale aveva la sua magna charta, breve, ma carica di temi che attendevano sviluppi urgenti. Natura, oggetto, fini ultimi e obiettivi progressivi, luoghi, mezzi, operatori, metodi d’azione. La prospettiva diretta era la formazione sacerdotale, ma il respiro di ispirazione era più largo. Nel dopo concilio l’esplosione è stata immediata e larga.

Subito del 1964 è l’istituzione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, da parte di Paolo VI. Non è per sé un documento di magistero, ma lo diventa sia per il significato della iniziativa che per il Messaggio che ogni anno i Pontefici regaleranno alla Chiesa, ricco di elementi dottrinali, programmatici, metodolo-gici, con ampio ventaglio di riferimenti vocazionali. Ebbe grande risonanza l’affermazione di Paolo VI nella Populorum progressio, (1967) nn. 15-17, sulla scia di Gaudium et Spes: “ogni vita è vocazione”. Dichiarava la natura vocazionale essenziale alla persona umana, a tutte le persone umane.

Del 1968 è la lettera con la quale la Congregazione per l’Educazione Cattolica chiedeva ai vescovi l’unità d’impegno e un più preciso sforzo unitario, coordinato, a servizio delle vocazioni. Ma occorreva una collocazione organica entro l’itinerario formativo. La Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis della Congregazione per l’Educazione Cattolica (6 gennaio 1970) dedica un’intera sezione alla cura pastorale delle vocazioni allo stato di perfezione e al sacerdozio: nell’ambito della vocazione cristiana, sulla radice del battesimo, coltivandone i germi nelle varie età partendo dalla preghiera, con attenzione psicologica e pedagogica, stimolati dall’Opera delle Vocazioni, coordinando in Centri diocesani l’impegno del clero diocesano e religioso per tutte le vocazioni.

Intanto il mondo intero è al lavoro in ogni Diocesi per i Piani Pastorali. Quattro Congressi internazionali preparano il campo (1965-1970). Dal 20 al 24 Gennaio 1973 in Vaticano convengono i rappresentanti delle Conferenze Episcopali per esaminare e rilanciare piani organici per le vocazioni. Con il Documento finale la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha offerto la base di Magistero per la creazione dei Piani Nazionali della pastorale vocazionale e degli organismi Centrali e Diocesani di essa. Mutuae relationes (1978) tra l’altro dichiara il ruolo vocazionale primario del vescovo nella Chiesa locale. “Campo privilegiato di collaborazione tra i vescovi e i religiosi deve essere considerato l’impegno pastorale per seguire le vocazioni”.

Seminari e vocazioni sacerdotali (1979) parte illustrando il ministero sacerdotale, per poi delinearne il cammino formativo, dal dono della vocazione alla nascita dei segni, dalla cura in uno sfondo educativo alla maturazione mediante l’azione del seminario.

Il II Congresso internazionale dei Vescovi e altri Responsabili delle Vocazioni ecclesiastiche (Roma 10 Maggio 1981) terminava a livello di Magistero con il Documento Conclusivo (1982): “Cura pastorale delle vocazioni nelle Chiese particolari”. Rappresenta un punto di maturità del magistero in tema di pastorale delle vocazioni, nelle dimensioni congiunturali, teologiche, ecclesiologiche, metodologiche circa luoghi, operatori, età, organismi. Il risultato più maturo sarà la preparazione larga e valida di Programmi e Piani Diocesani per tutte le vocazioni consacrate.

Dopo un decennio (1992) la Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche ha voluto procedere a un bilancio della situazione con indagini sul campo rendendone pubblici i risultati a monito per tutti in un Documento informativo: Sviluppi della pastorale delle vocazioni nelle Chiese particolari. I risultati non sono ottimali. Non resta che ricalcare con fermezza le istanze del Documento conclusivo del 1982. Cristifidelis Laici (1989) è un alto documento che mette la pastorale vocazionale su vie di straordinaria attualità “laicale”. Giovani in prima linea, ma anche bambini e anziani, uomini e donne, tutti operai nella vigna del Signore, sono chiamati in diverse ore, con specifiche vocazioni, dentro “l’universale vocazione alla santità nella perfezione dell’amore”, con modalità insieme diverse e complementari nell’ambito delle realtà terrene. “Entro lo stato laicale si danno diverse “vocazioni”, ossia diversi cammini spirituali e apostolici che riguardano i singoli fedeli laici”.

L’Esortazione apostolica Pastores dabo Vobis del 1992 offre un documento essenziale, attuale, vivo. L’urgenza passa dall’azione volenterosa all’esigenza di una matura cultura o meglio di un vivo Vangelo della vocazione in una Chiesa di “tutti responsabili” che cerca chi ne ha il dono, lo mette sulle tracce di Gesù, lo conduce a rimanere con Lui dopo un dialogo di grazia e libertà, vincendo ostacoli, usando mezzi idonei, anche nei luoghi moderni di gruppi vocazionali, gruppi, movimenti o associazioni di fedeli laici. 

L’esortazione apostolica Vita Consecrata del 1996 completa il quadro con riferimento appunto alla vasta gamma dei consacrati, crescente oggi fino alle forme nuove. E quadro pastorale globale è piuttosto triste, per il perdurare di molte difficoltà e inadeguatezze. Le prospettive, “guardando verso il futuro”, sono nell’invito a un “nuovo slancio della pastorale vocazionale” aggiungendo nuova credibilità alle antiche metodologie. I messaggi della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, dal 1964 ad oggi, sono documenti che aggiornano su aspetti particolari. Precedono indicativi o seguono interpreti garanti studi ed esperienze. Necessità e libertà delle vocazioni (1968). L’impegno urgente dell’intera comunità cristiana (1969) La vita deve essere consacrata a qualcosa di grande. Bisogna farlo sapere ai giovani (1971). Tutti i fedeli per tutte le vocazioni (1972). Assenza e presenza di una cultura vocazionale nei giovani e nelle famiglie (1973). I cardini: fede, amore, sacrificio (1976). Prosegue Giovanni Paolo II. I contenuti essenziali: pregare, chiamare, rispondere (1978). Altri contenuti essenziali: evangelizzare, riflettere, pregare (1980). Azione qualificata nella chiesa particolare (1981). Vocazioni e Parola di Dio, preghiera testimonianza (1983). Vocazione dei figli e anche dei loro genitori (1984). Cristo ama i giovani, li chiama, li invia per annunciare il Vangelo (1985). Vocazione dei fedeli laici (1986). Maria e la vocazione (1987). Vocazioni della Scuola Cattolica (1989). Vocazioni della catechesi (1990). Bibbia e vocazione (1997). Condotti dallo Spirito (1998).

 

Documenti generali della Chiesa Italiana

Appena terminato il Concilio, Paolo VI investe la CEI della preoccupazione per le vocazioni. La Congregazione per l’Educazione Cattolica approva “ad experimentum et ad sessennium” e promulga il 15 agosto 1972 il Documento normativo su La preparazione al sacerdozio ministeriale – Orientamenti e norme. Definisce per la prima volta il significato di pastorale vocazionale, momento dell’unica azione pastorale, a sua volta unitaria e concorde. Vi dedica l’intera seconda parte. Il quadro che segue è di buona pedagogia. La CEI lo pubblica quale documento proprio il 15 maggio 1980: La formazione dei presbiteri nella Chiesa Italiana – Orientamenti e norme per i seminari. La pastorale è trattata in modo più concettuale e schematico. La Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica termina il Convegno nazionale sui Seminari Minori e le vocazioni sacerdotali (1975) con un documento di “Indicazioni operative per la pastorale vocazionale “. In Evangelizzazione e ministeri della CEI (1977) è chiesto l’impegno di tutti per i molti ministeri, pur con qualche restrizione clericale. Si distinguono le vocazioni a ministeri necessari per l’essere della Chiesa (ordinati) ed altri per il suo benessere (complementari).

Nel 1979 ancora la CEI in Seminari e vocazioni sacerdotali raccomanda la cura di tutte le vocazioni, ma ancora esplicitamente le sacerdotali. Vuole fare opinione attraente e impegnativa per esse. Traccia le linee di un cammino di nascita, cura, maturazione.

Del 1979 è anche il documento di approvazione dello Statuto del CNV italiano. Il documento di approvazione delle CEI del nuovo Statuto è del 1998. Sono documenti della Chiesa italiana anche i Piani pastorali per le vocazioni in Italia. Il primo è del 1973, preparato dal CNV, approvato dalla Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica. Regola un’azione coordinata a livello nazionale, diocesano, locale, unitaria per tutte le vocazioni di speciale consacrazione, programmata con l’animazione di tutte le vocazioni da parte del vescovo. Dalla crisi alla animazione vocazionale. Il secondo è del 1985, consegnato alla Chiesa italiana dalla Commissione CEI per l’Educazione Cattolica e approvato dal Consiglio Episcopale Permanente con il titolo Vocazioni nella Chiesa italiana – piano pastorale per le vocazioni. Si ispira alla maturità del Documento conclusivo del 1982. Fondazione teologica trinitaria e ecclesiologica. Aderenza realistica. Attuazione unitaria per tensione e operatori, entro un’autentica pastorale d’insieme tutta a suo modo vocazionale. Complementarietà e reciprocità con pastorale giovanile. Buon modello di itinerario vocazionale. Coinvolgono direttamente la Chiesa italiana anche i Documenti di lavoro e finale del Congresso Europeo sulle vocazioni del 1996-1997. L’articolazione europea purtroppo vi è totalmente assente, ma le idee e i modelli teorici hanno valore per tutti, anche per l’Italia.

 

Documenti delle Chiese particolari d’Italia

Cfr. P. SCABINI, Gli interventi più significativi sulla pastorale vocazionale dei vescovi italiani nell’ultimo decennio, in Vocazioni 3 (1996). Lettere e note pastorali. Piani – Progetti pastorali diocesani e regionali. Sinodi diocesani. Idee – forza. Per una strategia.