N.02
Marzo/Aprile 2021

Educare è introdurre alla realtà

Mettersi in ascolto del bene presente nella quotidianità

È capitato a molti di noi, forse a tutti, che qualcuno ci indicasse di volgere il nostro sguardo verso una realtà bella con questa espressione: “Guarda!”. Un’esperienza che racchiude tutta la grandezza e la concretezza dell’educare. Riprendendo questa immagine, Lev Vygortski, psicologo e pedagogista russo, descrive l’educazione come «la funzione del dito indice»[1]. Nella crescita di una persona c’è il dito che indica una realtà e lo sguardo che segue questo dito fino ad arrivare al contenuto che quest’ultimo indica. Passando il tempo, diventa qualcosa di più invisibile: la funzione del dito si trasforma in insegnamento. Un bambino si accorge di quello che accade perché un adulto gli mostra ciò che può guardare. In questi ultimi mesi, di fronte alla pandemia, abbiamo compreso quanto sia importante stare accanto ai giovani in una situazione inedita, indicando segni di luce pur in una notte oscura. Nel Vangelo, c’è un episodio suggestivo che…

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