Giovani del nuovo secolo e vocazioni
Mentre organizzavamo questa giornata di studio con il Consiglio Nazionale, con l’aiuto prezioso di alcuni esperti e di alcuni testimoni, eravamo ancora in attesa della promessa esortazione apostolica del Papa sulla Chiesa in Europa. Immaginavo che il Papa avrebbe toccato due temi a lui carissimi: i giovani e le vocazioni. Non sono rimasto deluso. Nel momento in cui scrivo queste brevi righe di editoriale, l’esortazione apostolica – uscita il 28 giugno u.s. – è nelle mie mani. Vorrei usare due passaggi del Papa per collocare in quel contesto le riflessioni della nostra giornata di studio che questo numero ci consente di condividere con tutti i nostri lettori. È una bella conferma con la quale il Papa sembra benedire il nostro umile lavoro di riflessione a favore delle Chiese che vivono in Italia e quindi in Europa.
L’attenzione all’Europa sarà ripresa al termine del numero dove potremo leggere il comunicato stampa successivo all’annuale convegno dei responsabili della pastorale vocazionale della Chiese d’Europa. Leggiamo in Ecclesia in Europa:
39. Dato che l’impegno dei ministri ordinati e dei consacrati è determinante, non si può tacere la carenza inquietante di seminaristi e di aspiranti alla vita religiosa, soprattutto nell’Europa occidentale. Questa situazione richiede l’impegno di tutti per un’adeguata pastorale delle vocazioni. Solo quando ai giovani viene presentata la persona di Gesù Cristo in tutta la sua pienezza, si accende in loro una speranza che li spinge a lasciare tutto per seguirlo, rispondendo alla sua chiamata, e per darne testimonianza ai loro coetanei. La cura delle vocazioni è, quindi, un problema vitale per il futuro della fede cristiana in Europa e, di riflesso, per il progresso spirituale degli stessi popoli che l’abitano; è passaggio obbligato per una Chiesa che voglia annunciare, celebrare e servire il Vangelo della speranza.
Dal Papa riceviamo queste indicazioni preziose e splendide che la nostra giornata di studio non solo non ha in alcun modo eluso ma ha invece pienamente rispettato ed in qualche modo accolto. Giornata di studio che voleva focalizzare alcuni aspetti positivi e propositivi. Ci siamo chiesti quali debbano essere i contenuti, i linguaggi, i metodi educativi efficaci oggi nella trasmissione della fede che si faccia risposta alla vocazione cristiana e particolare.
D’altra parte non potevamo evitare di aprire un orizzonte di ricerca su quanto è necessario cambiare nella pastorale vocazionale a partire dai dati raccolti. Quale immagine di vocazione e vocazioni vogliamo dare ai nostri giovani? Quali sono le domande giuste che noi possiamo e dobbiamo provocare in loro? Quali messaggi possano oggi davvero “trafiggere” il loro cuore…
A queste domande hanno offerto la loro risposta alcuni esperti ed alcuni testimoni.
La pubblicazione integrale dei loro interventi consente a tutti i nostri lettori di fare un altro piccolo passo in avanti proprio nella direzione tracciata dal Papa per le Chiese d’Europa quando affermava – come abbiamo letto sopra -: “Solo quando ai giovani viene presentata la persona di Gesù Cristo in tutta la sua pienezza, si accende in loro una speranza che li spinge a lasciare tutto per seguirlo, rispondendo alla sua chiamata, e per darne testimonianza ai loro coetanei”.