A partire dagli anni 2000, come la Rivista accompagna, diffonde e sorregge i Convegni Nazionali
Il Grande Giubileo del 2000 ha costituito per il CNV, come per tutta la Chiesa, un anno sabbatico di profonda riflessione, revisione e rilancio della pastorale a partire da nuove prospettive emerse in ordine ai contenuti fondamentali, agli obiettivi e ai metodi. Il CNV ha sentito la necessità di qualificarsi sempre più come Centro Nazionale a servizio delle vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata coinvolgendo i CDV e i CRV. Il Convegno Nazionale del gennaio 2000, gettando uno sguardo al cammino compiuto, evidenzia il progressivo maturare nelle nostre Chiese locali di una più chiara coscienza vocazionale. Mons. Bonari, direttore del CNV, insieme al vivo apprezzamento per il lavoro svolto, espresso dai nostri vescovi nella 46a Assemblea Generale della CEI, ha fatto risuonare nel convegno la loro “preoccupazione riguardo al futuro delle nostre Chiese per la sproporzione drammatica tra le attese delle nostre comunità ed il numero insufficiente degli operai del Regno.
Il problema vocazionale, il “caso serio” di tutta la pastorale, sollecita a immaginare e a rendere possibile quel salto di qualità da molti vivamente desiderato, ma concretamente realizzabile solo con il generoso coinvolgimento di tutto il popolo di Dio ed in particolare dei suoi pastori ed educatori”[1]. Dal Convegno giubilare, soprattutto dai lavori di gruppo, è emersa l’esigenza di prestare una maggiore attenzione alla vita ed al lavoro dei CRV e dei CDV, nel contempo si sono evidenziati alcuni nodi problematici della Pastorale Vocazionale: “forse siamo arrivati al capolinea di un cammino. Possiamo considerare conclusa la stagione della ricerca di identità, di ruolo, fondamenti teologici e pastorali. Sembra giunto il tempo in cui la ricerca va messa principalmente a fuoco sul cosa fare e su chi coinvolgere per raggiungere l’unico obiettivo che davvero interessa: servire la persona e la sua vocazione all’amore nella forma verginale scelta da Gesù per sé e i consacrati”[2].
Già nel 1996 mons. Bonari esprimeva la necessità di un CNV che facesse la scelta capillare della periferia[3]. Facendo tesoro di queste riflessioni, che hanno caratterizzato l’ultimo decennio del XX secolo, il Consiglio e la Direzione del CNV si orientano a puntare decisamente su quei nodi problematici che rischiano di non far girare a pieno regime la Pastorale Vocazionale nella Chiesa italiana, facendo innanzitutto del convegno un punto di arrivo di una previa riflessione nei CDV e nei CRV; non più un convegno di studio, ma un’Assemblea Nazionale dei CDV, dei CRV (direttori e membri degli uffici, delle direzioni, delle segreterie e dei consigli diocesani), dei responsabili dell’animazione vocazionale degli istituti di Vita Consacrata e dei seminaristi; Assemblea che affronti i temi proposti dal punto di vista operativo e si muova per aprire strade nuove su cui far camminare la Pastorale Vocazionale. Il Convegno, così ristrutturato, va a costituire il punto di partenza dell’attività pastorale di animazione vocazionale, che vedrà tutti gli animatori camminare insieme, puntando decisamente verso un unico obiettivo, frutto delle riflessioni fatte in Assemblea[4].
Come? Questo avverbio è la prospettiva che caratterizza il cammino del CNV all’inizio del terzo millennio. Chiedersi come? “è una scelta che ne porta con sé molte altre: maggiore scambio di esperienze e quindi maggior lavoro d’insieme; maggior concretezza operativa e quindi identificazione di soggetti e dei criteri per una più adeguata formazione; identificazione ed elaborazione degli strumenti e dei sussidi necessari e quindi maggior corresponsabilità nel realizzarli… La pastorale vocazionale è un grande cantiere che cresce, si rinnova, si aggiorna, si modifica in funzione dell’unico obiettivo che essa ha: la costruzione dell’edificio vocazionale scritto nell’intimo del cuore di ogni persona”[5]; come realizzare questo progetto è l’interrogativo che guida la nostra riflessione, la nostra formazione, il nostro progettare e soprattutto il nostro camminare insieme.
Così nasce il convegno del gennaio 2001 che si pone la domanda: “Come annunciare la vocazione all’amore verginale nella pastorale vocazionale” e che cerca di offrire ai CDV ed agli animatori vocazionali alcuni suggerimenti su come fare una programmazione di pastorale vocazionale. Dalle esperienze condivise e dalla riflessione emerge il tema del convegno 2002: “Come l’azione formativa della comunità cristiana prepara i giovani alla scelta vocazionale”. L’intuizione che ha portato il CNV a orientare il Convegno sempre più ad essere l’assemblea che segna il cammino annuale dei CRV e dei CDV assume una valenza ancora maggiore alla luce degli Orientamenti Pastorali della CEI per il primo decennio del XXI secolo: “Comunicare il vangelo in un mondo che cambia”. Guardando il nuovo decennio i vescovi avvertono “la necessità di favorire un maggiore coordinamento tra la pastorale giovanile, quella familiare e quella vocazionale: il tema vocazione è infatti del tutto centrale per la vita di un giovane”[6].
Partendo da questa considerazione il CNV si è sentito chiamato a svolgere la sua missione di pro-vocazione nei confronti degli uffici CEI di Pastorale Giovanile e Familiare; nasce così il convegno 2003 : “Favorire il maggior coordinamento tra pastorale familiare, giovanile e vocazionale… come?”. Il Convegno muove ancora passi in avanti sul percorso che a partire dal Grande Giubileo è entrato sempre più nel vivo della pastorale diocesana attraverso la relazione tra i vari ambiti in cui essa si concretizza. La riflessione lascia alla fantasia ed alla creatività di ogni singolo Direttore di CRV e CDV il compito di rendere concrete le linee emerse dalla riflessione e dalla condivisione delle esperienze di collaborazione già in atto.
Preparando il Convegno 2004, il CNV ha voluto concretizzare quella che fin dall’inizio si era manifestata come un’esigenza ineludibile: camminare insieme puntando decisamente verso la realizzazione di un unico obiettivo pastorale, frutto della riflessione fatta nel Convegno. Così il Convegno e la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2004 avranno lo stesso tema: La parrocchia.
La rivista Vocazioni, che per un ventennio è stata lo strumento di diffusione della riflessione teologica e pastorale dando un forte impulso alla pastorale vocazionale nelle nostre Chiese locali, oggi, attraverso la pubblicazione degli atti del convegno nel numero uno dell’annata, diviene un importante strumento nelle mani degli operatori dei CRV e dei CDV, strumento di formazione e punto di riferimento per la programmazione pastorale.
Ecco allora che il Convegno, grazie anche all’apporto della Rivista, diviene un appuntamento ineludibile per tutti gli operatori di pastorale vocazionale che cercano come realizzare un progetto che aiuti i giovani e le famiglie ad affrontare la vita secondo il cuore di Dio.
Note
[1] CEI, Le vocazioni al ministero ordinato e alla vita consacrata nella comunità cristiana. Orientamenti emersi dai lavori della XLVI Assemblea generale CEI, in ‘Vocazioni’, n.1/2000 p. 115.
[2] L. BONARI, Lettera di convocazione Consiglio Nazionale CNV del 18-20 maggio 2000.
[3] Cfr. L. BONARI in ‘Vocazioni’, n. 5/1996, p. 16.
[4] Cfr. Verbale del Consiglio Nazionale CNV del 18-20 maggio 2000; A. LADISA, Non un nuovo convegno, ma un convegno nuovo, in ‘Vocazioni’, n.1/2001, pp. 5-8.
[5] L. BONARI, Non solo studio, non solo aggiornamento, ma dentro un cammino, in ‘Vocazioni’, n.1/2001, p. 109. 6) CVMC n. 51.