N.04
Luglio/Agosto 2019
Dossier
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Essere per gli altri
Il lavoro tra precarietà e vocazione creativa
«Guardate come crescono i fiori dei campi: non lavorano, non si fanno vestiti...» (Mt 6,28): la frase di Gesù apre gli occhi sulla Provvidenza del Padre che nutre la vita e agisce creando. Non è un invito a non lavorare, ma semmai a riconoscere che non tutto dipende dall’uomo! Niente è più fragile di un fiore, per la durata effimera dei suoi giorni dal bocciolo al momento in cui appassisce. Eppure la sua bellezza mostra che è dono gratuito. L’uomo può seminare la terra, ma la crescita del fiore non è semplicemente il risultato dell’impegno di chi lavora. C’è un di più che sfugge all’opera dell’uomo, sempre precaria... L’esperienza quotidiana, riflettuta anche dall’insegnamento sociale della Chiesa, dice invece che abbiamo bisogno di progettare la nostra esistenza. Ci si forma al lavoro, lo si cerca o rincorre, ci si spende con passione, diviene il modo con cui contribuire all’opera creatrice di…