Giganti in scena e nella vita
Stanlio & Ollio - L'amicizia è la parte migliore di ogni storia
La commedia “Stanlio & Ollio” di Jon S. Baird esplora la vita di due artisti della risata tra cinema e teatro, ma soprattutto il valore dell’amicizia e l’amore per il palcoscenico.
Un romanzo di formazione tra risate brillanti e sguardi poetici. È il modo per definire in poche battute il film “Stanlio & Ollio” (“Stan & Ollie”) firmato dal regista scozzese Jon S. Baird, un trascinante racconto di due grandi artisti della risata, Stan Laurel e Oliver Hardy, comici statunitensi che hanno dominato la scena del cinema muto e sonoro tra gli anni ’20 e ’50.
Il film “Stanlio & Ollio” si concentra sugli ultimi anni di carriera del duo artistico, sul loro tour teatrale in Inghilterra. È finito il tempo degli spettacoli tutti sold out e il duo comico prova a rimettersi in gioco, rinnovando il proprio campionario di battute e gag, ma soprattutto cercando di ritrovare la freschezza della propria amicizia. Non tutto però sembra scorrere in maniera fluida, perché il fisico e l’animo sono segnati dai cambiamenti. I due protagonisti comunque resistono, vanno avanti per amore della scena e perché non sanno immaginare una vita altra.
L’opera di Bird ha una confezione formale-narrativa impeccabile ed elegante, priva di sbavature alla maniera del miglior cinema inglese. Quello che emerge è un riuscito ritratto di Stanlio e Ollio, sia nella dimensione pubblica che nelle pagine più private. Il film offre la conferma che i due prima di essere giganti come comici lo erano anzitutto come uomini, marcando le proprie qualità umane e artistiche sino all’ultima recita. A tal riguardo, toccante è la sequenza finale del film, che ci consegna un profondo e commovente ritratto d’artista chiamato a scegliere il non facile momento dell’uscire di scena.
Nel complesso, “Stanlio & Ollio” riesce a toccare le corde alte della poesia e dell’incanto; significativo è il contributo dei due interpreti Steve Coogan e John C. Reilly, che aderiscono con grande capacità e attento realismo al profilo dei due comici. La Commissione nazionale valutazione film CEI ha riconosciuto il film dal punto di vista pastorale consigliabile, brillante e per dibattiti (www.cnvf.it).