«Datevi al meglio della vita» (ChV 143)
Quando mi si interroga sulla vocazione (quasi mai) o sulle vocazioni (quasi sempre) la questione ruota spesso attorno ai perché della crisi. A guardare bene, anche la parola ‘crisi’ porta nella sua etimologia – krino – una radice di speranza: la crisi è un’occasione per scegliere, giudicare. Se c’è una conversione da compiere è imparare a credere che ogni persona è un prezioso annuncio di Dio, una vocazione che non soltanto agisce, fa, lavora ma anche interpella, domanda, invoca. La vita può dispiegarsi nella sua pienezza soltanto se è spesa e accolta nell’amore. L’amore – la vita, la vocazione – non è mai solo per sé ma sempre per qualcuno e insieme a qualcun altro. Siamo tutti chiamati a prenderci cura gli uni della vocazione degli altri perché la vita di tutti – quella del Corpo di Cristo del quale siamo membra – vuole crescere in abbondanza. Solo riscoprendo la solidarietà di appartenenza nell’unica nostra creazione e nell’unica nostra carne è possibile lasciar emergere l’unica vita di Dio che tutti ci lega» (M. Gianola, Facciamo fiorire le vocazioni smorzate nel cuore dei giovani, Avvenire, 3 gennaio 2020).
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Riportiamo qui i video di alcuni degli interventi del Convegno, quelli di Johnny Dotti, di S.Em.za Mons. Jean Claude Hollerich e di Robert Cheaib.