Oggetti evocativi
A causa della pandemia tutti noi abbiamo familiarizzato con le modalità di comunicazione online attraverso la didattica a distanza per i giovani o il cosiddetto smart working per gli adulti.
Studiare o lavorare da casa ha permesso a molti di accedere virtualmente allo spazio privato di compagni/e di classe o colleghi/e. Questo accesso nella casa di altri ha mostrato lati di loro inediti. È esperienza comune dunque che singoli oggetti o particolari elementi della stanza inquadrati dalla videocamera abbiano stimolato la nostra curiosità e attratto la nostra attenzione. Gli oggetti infatti, come sostenuto dallo psicanalista Christopher Bollas (2010), sono evocativi ovvero sono l’espressione materiale del mondo nel quale viviamo e offrono un legame tangibile tra passato e presente interagendo con la nostra immaginazione. Per questi motivi, per aumentare il livello di consapevolezza della realtà nella quale viviamo, è pertanto particolarmente potente invitare giovani e adulti a raccontarsi attraverso un oggetto evocativo. Superando un’idea puramente materialista e illustrativa dell’oggetto, dunque, è interessante riflettere sul valore generativo e simbolico degli oggetti della nostra quotidianità nel processo di costruzione della nostra vita.