Ripartire dando fiducia
Diversamente in cammino/23
In questo numero, la rivista Vocazioni si interroga sulla rielaborazione del proprio vissuto, non tanto quale occasione per mettere ordine nella comprensione del proprio passato ma come base di lancio per proiettarsi nel futuro.
Fa venire in mente la chiamata dell’apostolo Matteo. Matteo è una persona altamente caratterizzata. È competente e svolge un lavoro importante e lo svolge con successo. Ma anche è un collaborazionista degli occupanti pagani.
Gesù, incontrandolo, è perfettamente consapevole di tutto ciò ma non rimane prigioniero della valutazione di ciò che Matteo è stato ma lo vede proiettato nel suo futuro possibile che è la sequela di Gesù stesso per poi scriverne la storia.
Con il suo “seguimi” Gesù vede ed apre un futuro possibile per Matteo, possibile ma per nulla scontato visto come Matteo aveva vissuto fino a quel momento.
Spesso l’idea che ci facciamo di persone e situazioni rischia di legare al passato, di farne un destino già scritto anche per il futuro. Forse sempre varrebbe la pena di chiedersi: “Partendo da qui, verso cosa potrebbe evolvere?”.
Forse ragionando così sarebbe anche più agevole perdonare, lasciare andare un torto subito e ripartire dando fiducia ad una evoluzione positiva possibile.
Gesù ha incontrato tante persone che avevano commesso errori nella vita ma a tutti ha cercato di far vedere una evoluzione verso il bene. Ha inveito solo verso coloro che combattevano l’invito ad evolvere quasi fosse un nemico.
Tutti abbiamo nel nostro passato errori e tradimenti subiti ma se siamo ancora vivi, allora il gran finale deve ancora essere scritto. Lo scriveremo domani e forse anche dopodomani. Allora il passato va compreso come base di partenza per il domani. Sarebbe proprio un peccato restarne prigionieri.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi qui gli altri articoli di Federico De Rosa.