Chi conta davvero?
Anche se la pandemia ci ha mostrato come tutto nel nostro Pianeta sia collegato, abbiamo difficoltà a pensarci in termini di relazioni anche perché fin da bambini e bambine ci viene spiegato che tutto ha dei confini ben definiti e chiari. Senza accorgercene così acquisiamo l’abitudine di pensiero a vedere tutte le cose, noi stessi e stesse compresi, come isole autonome. Secondo il saggista e psicologo, esperto in scienze cognitive, Ugo Morelli, invece “non si può vivere senza porosità” (Morelli, 2022, in Animazione Sociale, n. 354, pp. 18-27) ovvero “ognuno di noi esiste negli altri” poiché la concezione che abbiamo di noi “non si esaurisce in ciò che accade nella nostra mente e nel nostro corpo: essa va oltre di noi e continua nelle persone che ci circondano, così come l’individualizzazione degli altri continua in noi” (Morelli, 2022). Se assumiamo questa prospettiva di pensiero, allora la porosità non è solo una caratteristica dei materiali ma anche di noi esseri umani nel senso che “siamo interconnessi con gli altri da un continuo processo di modulazione intenzionale che fa dei nostri comportamenti, azione emergenti dalle relazioni con gli altri” (Morelli 2022).
Per allenare il nostro sguardo a vedere le relazioni che compongono le nostre vite, il Labs online di questo numero è dedicato ad accompagnare un gruppo di giovani a mappare le relazioni significative della propria vita.