N.04
Luglio/Agosto 2019

La bellezza dello squilibrio

La precarietà come opportunità di realizzazione

"Sei un precario": sentirsi addosso questa affermazione ha da sempre suscitato in un giovane uno stato di inadeguatezza, la sensazione di trovarsi in una condizione da cambiare, magari anche uno stimolo per tendere a qualcosa di più stabile. Ma oggi è ancora così? La frammentarietà, l’incertezza non sono forse parole vissute da un giovane come "via" per la propria realizzazione? La precarietà è colta come fonte di opportunità: di conoscere e conoscersi, di generare modalità mai pensate, di dare vita al nuovo. La precarietà si associa all’epoca giovanile non perché ne costituisca una problematica, ma perché parla di chi è ancora in divenire, di chi non è ancora del tutto definito, di chi sta crescendo.   Per un educatore è una condizione che fa da premessa a ogni cammino di accompagnamento: occorre stare accanto al giovane perché il dinamismo che lo abita sia il terreno di fondo che apre ad un…

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