N.06
Novembre/Dicembre 2019

Vocazione

«Il discorso sulla vocazione porta sempre a pensare ai giovani, perché “la giovinezza è la stagione privilegiata delle scelte di vita e della risposta alla chiamata di Dio (XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Documento Finale, 140). Questo è bene, ma non dobbiamo dimenticare che la vocazione è un cammino che dura tutta la vita. Infatti, la vocazione riguarda il tempo della giovinezza quanto all’orientamento e alla direzione da assumere in risposta all’invito di Dio, e riguarda la vita adulta nell’orizzonte della fecondità e del discernimento del bene da compiere. La vita è fatta per portare frutto nella carità e questo riguarda la chiamata alla santità che il Signore fa a tutti, ciascuno attraverso la sua propria strada (FrancescoDiscorso ai partecipanti al Congresso dei Centri nazionali per le vocazioni delle Chiese d’Europa, 6 giugno 2019)». 

 

Esiste un gioco che si fa con i bambini per ingannare il tempo mentre si viaggia: si sceglie un colore tra le cose che si vedono per farlo indovinare. Per rendere più difficile la sfida, i bimbi cercano l’oggetto più piccolo e più nascosto ma i grandi sanno che spiazza di più scegliere il colore dell’oggetto più in mostra, quello che nessuno immagina, perché sotto gli occhi di tutti. 

 

Accade similmente anche con il linguaggio della fede: per chi lo abita, alcune parole suonano così comuni che vengono date per scontate, lasciate sullo sfondo, usate senza ricordare tutta la ricchezza del loro significato. Vocazione è una di queste. Ad un ascolto superficiale il termine può apparire stantio, fuori tempo, come uno stilo spuntato, non più capace di incidere alcunché. 

 

Le parole della fede sono così: hanno bisogno di fiducia perché possano tornare a brulicare in tutta la loro forza di vita. Se la si ascolta, la parola ‘vocazione’, la si vede tessere una fitta rete di connessioni e sollevare in una luce nuova le questioni decisive della vita: la libertà, il desiderio, la scelta, la volontà, l’amore, il futuro, la morte, la persona, la vita, la felicità… È strano pensare che ai giovani sia difficile (o impossibile) parlare di vocazione! Eppure, in loro si sente il grido di molte di queste domande, che brama una risposta o, più semplicemente, di essere ascoltato. È il medesimo anelito che abita il cuore di tutti, di chi crede e di chi no, di chi cerca, di chi cammina in questa storia, fatta per compiere insieme ‘l’interattivo sogno di Dio’ (cfFrancesco, Christus vivit, 289).