N.06
Novembre/Dicembre 2005

Giovani e vita consacrata a confronto

Il V Forum ha aperto i lavori con una tavola rotonda che ha visto protagonisti 4 giovani ai quali sono state rivolte delle domande sulla vita consacrata. 

Il confronto dei giovani non è stato un “processo” alla VC, ma un mettersi in ascolto, un lasciarsi interrogare dalle sfide dei giovani d’oggi. 

Spesso noi diciamo: “i giovani ci interpellano”, noi abbiamo interpellato loro, offrendo uno spazio per esprimere con sincerità: quale immagine di VC hanno incontrato? Quali domande? Quale presenza significativa? Quali aspettative soddisfatte o disattese? 

Di fronte a questo invito non possiamo tacere la loro emozione e preoccupazione, nonostante ciò, sono stati profondi e concreti. 

I giovani provenivano da Tivoli (Alessandra 23 anni), Castellamare (Francesca 23 anni), Salerno (Tommaso 21 anni), Salerno (Rocco 24 anni). 

Terminate le presentazioni il moderatore ha rivolto la prima domanda: Quale immagine di Vita consacrata? 

Insieme hanno detto un’immagine bella: per l’accoglienza, per l’accompagnamento senza forzature, per la comunione, per la testimonianza di vita trasmessa non solo con le parole ma con l’esempio. 

 

Tra le domande alla vita consacrata essi hanno chiesto: 

– Come affrontare la vita e come essere compagni per non salire sul piedistallo? 

– Come raggiungere una serenità d’animo? 

– Posso anch’io amare il prossimo in modo totalizzante? 

– Siete davvero contenti/e di vivere la vostra vita? 

 

Le aspettative soddisfatte o disattese sono state le più variegate:
SODDISFATTE:

– Essersi sentito scrutato, contemplato

– Aver trovato vicino un religioso/a nei momenti difficili 

– Aver trovato una spugna pronta ad ascoltare 

– Essere stato aiutato a donare la mia vita agli altri

 

DISATTESE:

– Aver visto sacerdoti che hanno cercato il potere; 

 – Chiusura; 

– Incoerenza; 

– Poca umiltà; 

– Vedere le case religiose come oasi impossibili da entrare 

 

Al termine del dibattito i giovani hanno espresso con chiarezza quale presenza significativa desiderano dalla VC: 

– Agire 

– Scendere in campo 

– Rompere quegli schemi che alcune volte impoveriscono

– Smettere di parlare, salire sulla croce 

– Essere uomini/donne della giustizia, meno uomini/donne dell’elemosina 

– Saper dialogare con tanti immigrati 

– Presenza viva non solo nella chiesa ma anche fuori: uscite fuori!!! 

– Apertura con la testa e il cuore 

 

Dall’assemblea sono emerse diverse domande e ringraziamenti per la semplicità delle loro parole. A una domanda: Qual è il grido disperato dei giovani d’oggi, di coloro che sono lontani?, essi hanno risposto così: 

– Ricevere amore, attenzione, speranza, certezze, risposte, comunione… “dammi la mano e ascoltami”.