N.01
Gennaio/Febbraio 2009

Il gusto dell’ascolto del Verbo della vita

Esperienza di un cammino

Il Centro Diocesano Vocazioni di Patti, unitamente al Seminario, all’interno di una più ampia programmazione delle attività vocazionali legate al Giubileo del 2000, si prefissò come obiettivo quello di aiutare i giovani ad accostarsi alla parola di Dio per suscitare in loro l’esperienza e il gusto dell’ascolto di quanto lo Spirito Santo suscita nei credenti.

Si fece un’osservazione legata alla vita di tutti noi, alla vita di ogni giorno: solitamente si segue chi si ascolta. Questa osservazione semplice, concreta e quasi ovvia, ha fatto scattare un’intuizione: se nella vita generalmente si segue la persona che si ascolta, perché, allora, non favorire tra i giovani un ascolto meditato del Vangelo della liturgia del giorno? Si pensò così di confezionare dei sussidi, semplici ed immediati, legati al tempo liturgico, che proponessero il Vangelo del giorno e alcuni suggerimenti per la preghiera e la riflessione.

Ecco come sono nati i volumetti per la meditazione quotidiana. Si è riconosciuta alla Parola del Signore una particolare valenza vocazionale: la familiarità con la Parola di Gesù è anche familiarità con la sua persona e quando cresce l’amicizia si sa bene che crescono anche i presupposti per una disponibilità verso la persona amica. Se questo amico speciale, poi, è Gesù, che chiama ad un impegno altrettanto speciale, allora risulterà più difficile dirgli di no, rifiutare la proposta e il suo invito a seguirlo, se prima si è ascoltata e meditata la sua Parola.

È stato bello veder sorgere un impegno che diventava sempre più significativo per i giovani e per tante altre persone. Si cominciò dalla ciclostile: libretti “fatti in casa” con grafica e impaginazione affidata ai seminaristi e riflessioni sul Vangelo curate dai sacerdoti del Seminario. Ci si accorse subito che i sussidi rispondevano ad un bisogno diffuso, attestato da numerose richieste e testimonianze. Allora, incoraggiati dal Vescovo, mons. Ignazio Zambito, abbiamo allargato le collaborazioni coinvolgendo altri nell’iniziativa e innovando la grafica dei volumetti, stampati in tipografia, e le modalità di presentazione con disegni e immagini sempre più rispondenti alla finalità del sussidio e radicati ai luoghi di fede della nostra Chiesa locale.

Anche le collaborazioni sono diventate sempre più variegate e rispondenti a un’esigenza fondamentale del cammino vocazionale: soltanto all’interno del popolo di Dio è possibile interpellare i giovani a concepire la propria vocazione cristiana come vita da spendere a servizio degli altri secondo il disegno che il Signore ha pensato per ognuno. Dunque famiglie, sacerdoti, religiosi e religiose impegnati o nati in Diocesi, fedeli laici attivi nella pastorale, anziani, giovani, persone ammalate: ognuno, a partire dalla propria esperienza, si è impegnato a condividere l’ascolto, la meditazione della Parola di Dio e la risposta orante e seria.

Il servizio è stato per tutti una crescita di coscienza riguardo alla necessità di avviare la maturazione di un’esperienza di fede ecclesiale entro la quale cresce e si sviluppa ogni vocazione e di aiutare ogni cristiano a scoprire gradualmente il progetto di Dio sulla comunità e, di conseguenza, la vocazione di ciascuno in vista dell’edificazione comune.

La fatica del lavoro, costante e qualificato, è stata coperta dall’entusiasmo di tanti. Il sussidio per la meditazione ha trovato un’accoglienza che non ci aspettavamo e una diffusione che è andata oltre i confini diocesani.

Mi piace condividere, a gloria di Dio, alcune risonanze del lavoro finora svolto che, certamente, c’impegnano per il futuro a continuare la strada intrapresa. Alcune coppie di sposi, dopo aver offerto il loro impegno alla predisposizione delle riflessioni, così mi hanno scritto:

 «Per noi è stata un’esperienza molto bella e profonda, perché abbiamo avuto modo di confrontarci sulle meditazioni che ognuno prima ha fatto personalmente e che poi ha condiviso come coppia e famiglia». (P. e R.)

«Ti ringrazio ancora per aver pensato a me e a mia moglie per questo compito che può sembrare piccolo, ma che ci ha permesso di ridarci le ragioni della nostra povera fede, perché nel meditare la Parola del Signore non si può barare. Mi auguro che dalle parole possa trasparire ciò che il nostro cuore ha cercato di esprimere». (G. e M.)

Sono senz’altro incoraggiamenti che ci confermano l’importanza di saper fare, giorno dopo giorno, della nostra vita un dono di grazia a beneficio di tutti.

Di fondamentale rilievo è stato il coinvolgimento degli stessi giovani in quest’attività. Ho avuto modo di sperimentare il loro desiderio ed entusiasmo nel lasciarsi interpellare dalla Parola. E così è stato spontaneo chiedere ad alcuni di essi una collaborazione più significativa nelle attività del Centro Diocesano Vocazioni. Certo, le difficoltà non mancano, ma gli incoraggiamenti sono molti di più:

«Carissimo don Dino, ho ricevuto in dono le riflessioni sul Vangelo del giorno, curate da lei. Non solo mi hanno accompagnata nella meditazione quotidiana, ma mi sono state utili in alcune riunioni di gruppo in cui dovevo preparare io la preghiera. In questo modo ho fatto conoscere anche ad altri questa preziosa pubblicazione e due mie amiche se ne sono “innamorate”. Approssimandosi il Natale, vorrei fare loro dono dei volumi. (…). La ringrazio tanto per l’attenzione e per il lavoro che svolge quotidianamente nella Chiesa». (D. L.)

«Caro don Dino, mia moglie ha ricevuto per Natale in regalo il libretto “Veniva nel mondo la luce vera”. Lo ha trovato molto utile ed interessante, intessuto ed impastato di “quotidianità evangelica”. Chiede se è possibile averlo per tutto l’anno, cioè per tutti i prossimi tempi liturgici. Grazie. Complimenti per il buon lavoro e per la carità della Parola. Cordiali saluti». (V. S.).

Testimonianze di come la fiducia riposta nella semina – semplice, coraggiosa e senza pretese – della Parola porti frutto e incoraggi a continuare un servizio che sia esperienza di costante novità e comunione. Grazie a tutti e a ciascuno!