Scendi nel cuore, se vuoi la pace
Il testo che presentiamo è tratto da una lettera di San Marco l’Eremita, un autore del V secolo che tanto influenzò la letteratura monastica orientale, soprattutto nella dimensione ascetica del combattimento spirituale. In queste brevi righe, troviamo alcuni consigli di una sconcertante attualità. Nel mezzo della confusione mentale in cui ci troviamo e nella quale fa comodo a molti che restiamo, nulla è più urgente che avere la possibilità di stare nella quiete e nella pace, per mettere ordine nella propria anima e poter riconoscere il disordine esterno, senza che a questi venga permesso di entrare nel nostro cuore. La diagnosi sugli attori interiori di tale confusione è perfetta: ignoranza, incoscienza e pigrizia. Altrettanto lo è nella cura proposta.
“Amato figlio Nicola… 22. Se vuoi, carissimo, acquistare e possedere la lampada dell’illuminazione mentale e della sapienza spirituale che ti permetta di camminare senza inciampi nel buio profondo di questo tempo e di essere condotto per mano dal Signore, abbi un forte desiderio di seguire la via del Vangelo… Per ottenere questo, voglio indicarti un metodo prodigioso che consiste nel raggiungere un interiore stato spirituale non mediante sforzi fisici, ma con l’impegno laborioso delle facoltà interiori per conquistare il perfetto dominio della mente: il pensare calmo insieme al timore e all’amore di Dio. Conseguito questo dominio delle forze interiori, potrai mettere in fuga le orde demoniache, confidando e credendo in Dio… 23. I tre poderosi avversari dell’anima che dirigono tutte le forze ostili che ci turbano interiormente sono l’ignoranza, madre di tutti i mali; l’incoscienza, figlia, collaboratrice e istigatrice della prima; la pigrizia, che dalle tenebre tesse una lugubre veste per l’anima. 24. Se vuoi vincere in te le orde della confusione interiore, raccogliti interiormente e con l’aiuto della preghiera e di Dio, discendi nella profondità del tuo cuore, e lì affronta i tre poderosi avversari: l’ignoranza, l’incoscienza e la pigrizia. Da esse traggono nutrimento e forza tutte le male tendenze che germogliano nei cuori indulgenti con se stessi e nelle anima dissipate. Affronta queste male tendenze con l’esser presente a te stesso, la mente calma e l’aiuto divino. Opponi loro le armi contrarie: la cosciente presenza di ciò che è bene, sorgente di ogni benedizione; la sapienza illuminata che conserva l’anima nella sobrietà, allontanando le tenebre dell’ignoranza e sollecitando quelle sante passioni che risvegliano l’anima e la guidano a salvezza”
Tratto da Marco l’Eremita, Lettera al monaco Nicola, in Philocalia. Testi di Ascetica e Mistica della Chiesa Orientale, vol. I, a cura di G. Vannucci, (Ricerca del Graal−Documenti e testi di Spiritualità, 2), LEF, Firenze 1998, 72s.
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